Cosmowomen. Places as constellations
![Cosmowomen, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma. Installation View I Ph. Monkeys Video Lab<br /> Cosmowomen, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma. Installation View I Ph. Monkeys Video Lab<br />](http://www.arte.it/foto/600x450/46/117121-La_Galleria_Nazionale_Cosmowomen_Ph_Monkeys_Video_Lab_03.jpg)
Cosmowomen, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma. Installation View I Ph. Monkeys Video Lab
Dal 21 Giugno 2021 al 10 Ottobre 2021
Roma
Luogo: Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea
Indirizzo: Viale delle Belle Arti 131
Orari: dal lunedì al venerdì: 9.00 – 19.00, ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura
Curatori: Izaskun Chinchilla
Costo del biglietto: intero: € 10,00, ridotto: € 2,00
Telefono per informazioni: +39 06 32298221
E-Mail info: gan-amc@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://lagallerianazionale.com
Lunedì 21 giugno, la Galleria Nazionale inaugura Cosmowomen. Places as Constellations, a cura
dell’architetta Izaskun Chinchilla Moreno. La mostra si sviluppa attorno al concetto filosofico e spaziale di
sfera e abita lo spazio del museo con un’installazione site-specific: tre strutture di grande formato ispirate
alle sfere armillari usate anticamente per studiare la terra, il cosmo e le relazioni tra i corpi celesti.
La mostra riflette sulla filosofia e la politica degli spazi abitativi, interrogando le diverse modalità di
costruire spazi di riflessione e relazione. Ciascuna sfera è dedicata a un luogo di convivenza che ha avuto
un ruolo importante nella costruzione della cultura comune delle donne, avendo rappresentato anche, in
modi diversi, un luogo di segregazione o di esclusione.
Ordinate dallo spazio più intimo a quello pubblico e politico, le sfere rimandano al Gineceo, all’Onsen
(bagno termale giapponese), al Parlamento. La sfera Gineceo riflette sui luoghi destinati a una nuova
vita domestica, esaminando la casa come luogo delle relazioni di solidarietà e complicità, ma anche come
strumento di controllo storicamente impiegato per mantenere nello spazio privato l’ordine sociale imposto
nello spazio pubblico. La sfera Onsen si concentra sulla relazione intima e pubblica che gli esseri umani
hanno con la natura e il paesaggio. Tradizionalmente progettati in dialogo con la natura, gli onsen univano
la conoscenza del proprio corpo a quella del paesaggio, precedendo la netta separazione imposta dai
pregiudizi colonialisti. La sfera Parlamento analizza infine nuove possibilità per lo spazio pubblico, le
istituzioni e la città. L’indagine parte dall’edificio che più rappresenta i concetti di convivenza e abitazione
collettiva degli spazi e che tuttavia è stato al centro di una doppia segregazione delle donne: l’esclusione
dal voto prima e la rappresentanza delle donne dalla politica poi.
Attorno a questi luoghi simbolici e attraverso numerose sotto-sfere, nuove generazioni di architette
propongono modelli alternativi di relazionarsi con lo spazio, gli esseri umani e il pianeta, formulando
riflessioni contemporanee circa le forme dell’abitare, il co-living e la collaborazione; un rinnovato rapporto
con l’ambiente, l’economia e gli esseri umani basato sull’accettazione e l’apprezzamento della natura e dei
corpi; sulle dinamiche alternative della vita pubblica e la necessità di adottare nuovi modelli e nuovi ruoli
femminili per la società.
Attraverso la ricca selezione di 71 progetti e 283 rendering e disegni, Cosmowomen. Places as
Constellations presenta il lavoro di 65 architette, provenienti da oltre 20 Paesi, che hanno conseguito il
master alla Bartlett School of Architecture di Londra negli ultimi dieci anni. La mostra contestualizza
dunque la produzione architettonica femminile portandola fuori dal solo mondo accademico e professionale,
e mette in luce come la piena integrazione delle donne nel settore dell’architettura generi inedite relazioni
fra i “luoghi di riflessione”, componendo nuove costellazioni. Le prospettive presenti in mostra sono frutto
di sguardi e saperi eterogenei che spaziano dalla cultura classica, alla filosofia, antropologia, sociologia,
letteratura e teatro, per arrivare fino alla biologia, anatomia, scienze naturali e nuove tecnologie.
Catalogo
Il catalogo della mostra Cosmowomen. Places as Constellations, edito da Silvana Editoriale in italiano
e inglese, raccoglie i saggi di venti architette, professioniste e studiose di ambiti disciplinari differenti,
invitate a dare il proprio contributo e la propria visione sui temi della mostra. Completa la pubblicazione il
manifesto Il capitale femminile nell’architettura e nella città della curatrice Izaskun Chinchilla Moreno.
Ecosostenibilità
Le strutture in mostra sono state realizzate da Cartonlab, studio di architettura e design specializzato
nella lavorazione del cartone. Tutti i materiali impiegarti sono di origine riciclata e offrono garanzie di basso
impatto ambientale.
Cosmoschool
Partendo dalle riflessioni messe in campo da Cosmowomen. Places as Constellations, a ottobre 2021
la Galleria Nazionale organizza il workshop Cosmoschool rivolto studentesse e studenti di architettura. Il
programma formativo sarà articolato in lezioni, conferenze e attività hands-on e utilizzerà un approccio
transdisciplinae per approfondire modelli e pratiche che ragionano sui nuovi ruoli e saperi femminili in
architettura.
dell’architetta Izaskun Chinchilla Moreno. La mostra si sviluppa attorno al concetto filosofico e spaziale di
sfera e abita lo spazio del museo con un’installazione site-specific: tre strutture di grande formato ispirate
alle sfere armillari usate anticamente per studiare la terra, il cosmo e le relazioni tra i corpi celesti.
La mostra riflette sulla filosofia e la politica degli spazi abitativi, interrogando le diverse modalità di
costruire spazi di riflessione e relazione. Ciascuna sfera è dedicata a un luogo di convivenza che ha avuto
un ruolo importante nella costruzione della cultura comune delle donne, avendo rappresentato anche, in
modi diversi, un luogo di segregazione o di esclusione.
Ordinate dallo spazio più intimo a quello pubblico e politico, le sfere rimandano al Gineceo, all’Onsen
(bagno termale giapponese), al Parlamento. La sfera Gineceo riflette sui luoghi destinati a una nuova
vita domestica, esaminando la casa come luogo delle relazioni di solidarietà e complicità, ma anche come
strumento di controllo storicamente impiegato per mantenere nello spazio privato l’ordine sociale imposto
nello spazio pubblico. La sfera Onsen si concentra sulla relazione intima e pubblica che gli esseri umani
hanno con la natura e il paesaggio. Tradizionalmente progettati in dialogo con la natura, gli onsen univano
la conoscenza del proprio corpo a quella del paesaggio, precedendo la netta separazione imposta dai
pregiudizi colonialisti. La sfera Parlamento analizza infine nuove possibilità per lo spazio pubblico, le
istituzioni e la città. L’indagine parte dall’edificio che più rappresenta i concetti di convivenza e abitazione
collettiva degli spazi e che tuttavia è stato al centro di una doppia segregazione delle donne: l’esclusione
dal voto prima e la rappresentanza delle donne dalla politica poi.
Attorno a questi luoghi simbolici e attraverso numerose sotto-sfere, nuove generazioni di architette
propongono modelli alternativi di relazionarsi con lo spazio, gli esseri umani e il pianeta, formulando
riflessioni contemporanee circa le forme dell’abitare, il co-living e la collaborazione; un rinnovato rapporto
con l’ambiente, l’economia e gli esseri umani basato sull’accettazione e l’apprezzamento della natura e dei
corpi; sulle dinamiche alternative della vita pubblica e la necessità di adottare nuovi modelli e nuovi ruoli
femminili per la società.
Attraverso la ricca selezione di 71 progetti e 283 rendering e disegni, Cosmowomen. Places as
Constellations presenta il lavoro di 65 architette, provenienti da oltre 20 Paesi, che hanno conseguito il
master alla Bartlett School of Architecture di Londra negli ultimi dieci anni. La mostra contestualizza
dunque la produzione architettonica femminile portandola fuori dal solo mondo accademico e professionale,
e mette in luce come la piena integrazione delle donne nel settore dell’architettura generi inedite relazioni
fra i “luoghi di riflessione”, componendo nuove costellazioni. Le prospettive presenti in mostra sono frutto
di sguardi e saperi eterogenei che spaziano dalla cultura classica, alla filosofia, antropologia, sociologia,
letteratura e teatro, per arrivare fino alla biologia, anatomia, scienze naturali e nuove tecnologie.
Catalogo
Il catalogo della mostra Cosmowomen. Places as Constellations, edito da Silvana Editoriale in italiano
e inglese, raccoglie i saggi di venti architette, professioniste e studiose di ambiti disciplinari differenti,
invitate a dare il proprio contributo e la propria visione sui temi della mostra. Completa la pubblicazione il
manifesto Il capitale femminile nell’architettura e nella città della curatrice Izaskun Chinchilla Moreno.
Ecosostenibilità
Le strutture in mostra sono state realizzate da Cartonlab, studio di architettura e design specializzato
nella lavorazione del cartone. Tutti i materiali impiegarti sono di origine riciclata e offrono garanzie di basso
impatto ambientale.
Cosmoschool
Partendo dalle riflessioni messe in campo da Cosmowomen. Places as Constellations, a ottobre 2021
la Galleria Nazionale organizza il workshop Cosmoschool rivolto studentesse e studenti di architettura. Il
programma formativo sarà articolato in lezioni, conferenze e attività hands-on e utilizzerà un approccio
transdisciplinae per approfondire modelli e pratiche che ragionano sui nuovi ruoli e saperi femminili in
architettura.
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