Cristiano Pintaldi. Dalla materia alla luce

Cristiano Pintaldi, Senza titolo, 2015, acrilico su tela, cm. 160 x 360
Dal 02 Ottobre 2015 al 10 Gennaio 2016
Roma
Luogo: MACRO Testaccio - Padiglione 9B
Indirizzo: piazza Orazio Giustiniani 4
Orari: da martedì a domenica 16-22
Curatori: Stella Santacatterina
Enti promotori:
- Assessorato Cultura e Sport di Roma - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
- in collaborazione conla Galleria Mucciaccia
Costo del biglietto: Tariffa intera: non residenti 8,50 €, residenti 7,50 €. Tariffa ridotta: non residenti 7,50 €, residenti 6,50 €
Telefono per informazioni: +39 060608
Sito ufficiale: http://www.museomacro.org
Negli spazi del MACRO Testaccio si svolge dal 3 ottobre 2015 al 10 gennaio 2016 la nuova mostra dell’artista romano Cristiano Pintaldi, DALLA MATERIA ALLA LUCE, curata da Stella Santacatterina e promossa dall’Assessorato Cultura e Sport di Roma - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione conla Galleria Mucciaccia.
Cresciuto in una famiglia di pubblicitari appassionati d’arte, Pintaldi si è fatto conoscere e apprezzare per la sua personale tecnica di scomposizione dell’immagine in pixel che gli consente di ricreare su tela immagini digitali.
Inizialmente, presta la sua attenzione alla televisione – come contenitore unico di "realtà condivisa" negli anni '90 - sviluppando una pittura che, attraverso l’uso dei colori primari, rosso, verde e blu, su uno sfondo nero, accostati nello stesso modo in cui i pixel si dispongono per dare vita all’immagine sullo schermo televisivo, crea opere che richiamano la costruzione puntiforme delle immagini digitali, composte da numerosi pixel, scegliendo soggetti tratti dalla cultura popolare, dai programmi televisivi, dai cartoni animati, dai film cult di fantascienza e dai film di Kubrick.
Un lavoro lungo e artigianale, per il quale l’artista utilizza una mascherina di un centimetro quadrato che comprende al suo interno tre segni paralleli verticali dei tre colori e applica numerosi strati di pittura con l’aerografo.
La nuova mostra al MACRO rappresenta per l’artista romano una evoluzione naturale del suo lavoro. Si tratta di lavori sempre incentrati su temi a lui cari, quali il fenomeno della condivisione collettiva e l’analisi dei limiti e della sintesi tra realtà e finzione, caratterizzati dall'abile riduzione dello spettro cromatico, ma l'attenzione dell’artista si sposta dalle immagini televisive verso la dimensione attuale, fatta di immagini prese dalla rete, nell’universo di internet e dei social network.
Contemporaneamente, sono presentati per la prima volta al MACRO i disegni di Pintaldi, parte strutturale del suo lavoro artistico.
Durante la mostra sarà organizzata una sezione didattica dove si potrà assistere al backstage della realizzazione di un'opera dell'artista.
In occasione dell'inaugurazione sarà presentato il catalogo della mostra, edito da Cambi editore.
Cristiano Pintaldi
Nasce a Roma nel 1970, inizia la sua attività subito dopo gli studi al Liceo Artistico. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche a Roma nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna, nel MAXXI Museo d’Arte Contemporanea del XXI secolo, nel MACRO Museo d’Arte Contemporanea e nel Museo d’Arte Moderna di La Spezia.
Pintaldi ha preso parte a numerose mostre collettive e personali. Tra le ultime monografiche si ricordano “Lucid dreams” (2011), curata da Achille Bonito Oliva, nell’Ex Cantiere Navale di Venezia, come evento collaterale della LIV Esposizione Internazionale d’Arte Biennale e, nel 2014, "Suspended Animation", curata da Gianluca Marziani, presso il Museo Scientifico e di Ricerca dell’Accademia Russa di Belle Arti di San Pietroburgo e presso la Galleria Partner&Mucciaccia di Singapore.
Cresciuto in una famiglia di pubblicitari appassionati d’arte, Pintaldi si è fatto conoscere e apprezzare per la sua personale tecnica di scomposizione dell’immagine in pixel che gli consente di ricreare su tela immagini digitali.
Inizialmente, presta la sua attenzione alla televisione – come contenitore unico di "realtà condivisa" negli anni '90 - sviluppando una pittura che, attraverso l’uso dei colori primari, rosso, verde e blu, su uno sfondo nero, accostati nello stesso modo in cui i pixel si dispongono per dare vita all’immagine sullo schermo televisivo, crea opere che richiamano la costruzione puntiforme delle immagini digitali, composte da numerosi pixel, scegliendo soggetti tratti dalla cultura popolare, dai programmi televisivi, dai cartoni animati, dai film cult di fantascienza e dai film di Kubrick.
Un lavoro lungo e artigianale, per il quale l’artista utilizza una mascherina di un centimetro quadrato che comprende al suo interno tre segni paralleli verticali dei tre colori e applica numerosi strati di pittura con l’aerografo.
La nuova mostra al MACRO rappresenta per l’artista romano una evoluzione naturale del suo lavoro. Si tratta di lavori sempre incentrati su temi a lui cari, quali il fenomeno della condivisione collettiva e l’analisi dei limiti e della sintesi tra realtà e finzione, caratterizzati dall'abile riduzione dello spettro cromatico, ma l'attenzione dell’artista si sposta dalle immagini televisive verso la dimensione attuale, fatta di immagini prese dalla rete, nell’universo di internet e dei social network.
Contemporaneamente, sono presentati per la prima volta al MACRO i disegni di Pintaldi, parte strutturale del suo lavoro artistico.
Durante la mostra sarà organizzata una sezione didattica dove si potrà assistere al backstage della realizzazione di un'opera dell'artista.
In occasione dell'inaugurazione sarà presentato il catalogo della mostra, edito da Cambi editore.
Cristiano Pintaldi
Nasce a Roma nel 1970, inizia la sua attività subito dopo gli studi al Liceo Artistico. Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche a Roma nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna, nel MAXXI Museo d’Arte Contemporanea del XXI secolo, nel MACRO Museo d’Arte Contemporanea e nel Museo d’Arte Moderna di La Spezia.
Pintaldi ha preso parte a numerose mostre collettive e personali. Tra le ultime monografiche si ricordano “Lucid dreams” (2011), curata da Achille Bonito Oliva, nell’Ex Cantiere Navale di Venezia, come evento collaterale della LIV Esposizione Internazionale d’Arte Biennale e, nel 2014, "Suspended Animation", curata da Gianluca Marziani, presso il Museo Scientifico e di Ricerca dell’Accademia Russa di Belle Arti di San Pietroburgo e presso la Galleria Partner&Mucciaccia di Singapore.
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