Dialogo tra materie
Dal 01 Febbraio 2019 al 02 Marzo 2019
Roma
Luogo: Accademia d’Ungheria
Indirizzo: via Giulia 1
Orari: dal lunedì al venerdì 10-19.30
Costo del biglietto: Ingresso gratuito
Venerdì 1 febbraio p.v. alle ore 19.00 presso l’Accademia d’Ungheria in Roma (Via Giulia, 1) si terrà l’inaugurazione di tre mostre parallele all’insegna del Dialogo tra materie.
Una selezione delle opere rappresentative della lunga storia dell’art colony di Siklós verrà allestita presso la Galleria del Palazzo Falconieri.
Il Salone di Siklós è una comunità artistica attiva sin dal 1991. Prese spunti dal I. Simposio ungherese di sculture (I. Magyar Szobrász Symposium 1967-1970) nell’ambito del quale videro la luce il Nagyharsányi Szabadtéri Szoborpark (Parco di statue all’aperto di Nagyharsány) nonché la Casa artistica internazionale della Ceramica (Nemzetközi Kerámia Alkotóház) di Siklós. Quest’ultima ospitò per decenni le varie colonie artistiche ungheresi ed internazionali di ceramica. Il Salone Siklósi venne creato con l’intento di dare seguito al fervore artistico appena citato. L’idea del Salone risale al 7 giugno del 1991, quando all’inaugurazione dell’atelier di Ferenc Kovács, tra gli artisti amici del pittore emerse la voglia di formare un salotto. Il Salone oggi consta di più di 70 membri tra artisti di arte figurativa ed applicata, fotografi, architetti e storici dell'arte.
Gli artisti del Salone oltre a Siklós e Pécs, hanno avuto delle collettive al Palazzo del Congresso di Budapest, alla Casa delle arti di Szekszárd, alla Galleria Kortárs di Tatabánya, alla Galleria Templom di Eger, nonché alla Galleria Moldvay Győző di Hatvan. Dal 2005 essi hanno esposto anche all’estero presso gli istituti di cultura ungherese (Praga, Vienna, Bucarest, Mosca, Lendava e Parigi) riscuotendo grande successo.
Al Piano Nobile dell’Accademia verranno invece collocati gli arazzi dipinti ed i gioielli creati dagli artisti dell’Associazione Ungherese degli Artisti di Arti Figurative e di Arti Applicate.
La valorizzazione del vissuto, la memoria e il ricordare influenza in modo palpabile il nostro sistema sensoriale.
Le possibilità intrinseche di rappresentazioni date dalle dimensioni e superfici degli arazzi ci aprono un vasto orizzonte di contenuti, pensieri del mondo visivo. Gli arazzi nel XXI secolo, ci pongono vari interrogativi circa la loro stessa legittimità e la loro interpretazione. Quanto si differenziano essi dai poster e molini? Che cosa conservano delle ere passate? Cosa offrono e cosa possono offrire, cosa ci fanno vedere e cosa rivendicano? Che cosa hanno di arte contemporanea?
I gioielli sono uno dei mezzi espressivi dell'arte visiva odierna. Analogamente a tutti gli altri generi artistici, anche nel settore del design del gioiello si evidenziano in modo piuttosto chiaro le diverse forme concettuali dell'arte contemporanea. Un grande merito dell’arte del gioiello ungherese contemporanea, oltre al suo intento dedicato all’innovazione e reinterpretazione, è l'alto livello di conoscenza professionale. Il messaggio canonico del gioiello difatti non viene mai trascurato nonostante nuove strutture e soluzioni con accoppiamenti insoliti di materiali
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