Diana Lelonek. Buona Fortuna

Diana Lelonek. Buona Fortuna

 

Dal 20 Maggio 2020 al 05 Giugno 2020

Roma

Luogo: Pastificio Cerere

Indirizzo: via degli Ausoni 7

Orari: da lunedì a venerdì 15-19; sabato 16-20

Curatori: Jakub Gawkowski

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 06.45422960

E-Mail info: info@pastificiocerere.it

Sito ufficiale: http://www.pastificiocerere.it



Mercoledì 20 maggio 2020 riapre la Fondazione Pastificio Cerere con la mostra in corso Buona Fortuna, prima personale in Italia di Diana Lelonek, a cura di Jakub Gawkowski, prorogata fino al 5 giugno 2020. La mostra, realizzata in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma, è il risultato di una residenza dell’artista e del curatore polacchi presso il Pastificio Cerere nel mese di gennaio 2020.

Diana Lelonek crea progetti interdisciplinari basati su una ricerca ispirata alle scienze naturali e all'eco-attivismo, che sollevano la questione dell'impatto umano sulla natura e la fine dell’antropocentrismo, inteso come epoca geologica in cui l'ecosistema terrestre è fortemente condizionato dagli effetti dell'azione dell'uomo. Il suo lavoro – attraverso la fotografia, l'uso artistico della muffa e la visualizzazione di oggetti comunemente considerati spazzatura - offre una visione critica sui processi di sovrapproduzione e crescita illimitata.

Il percorso espositivo, articolato tra lo spazio superiore del silos e quello sotterraneo dello Spazio Molini, presenterà i risultati della ricerca condotta dall'artista in due luoghi lontani uno dall’altro e apparentemente non correlati: l’ Alta Slesia, una regione industriale polacca, e i ghiacciai alpini del Rodano, dell’ Aletsch, del Monteratsch che diventano protagonisti di una installazione sonora ambientale.

"Nella mia pratica - dichiara l’artista - rifletto sul quesito: che cos'è la natura nell'era dell'Antropocene? Tento di mostrare le diverse forme di interdipendenza tra ecosistemi terrestri, processi capitalistici e industriali e sovrapproduzione di rifiuti. Provo che questi processi non possono più essere separati l'uno dall'altro. Analizzo criticamente l'Antropocene e cerco soluzioni alternative e innovative incentrate su un approccio empatico ed equo dagli umani ad altre specie”.

Lavorando con l'immagine e il suono, Diana Lelonek esplora il rapporto tra l'identità culturale e i sentimenti di appartenenza e perdita. La visione dell’artista si concentra su relazioni interspecifiche, rituali culturali legati alla natura e alle loro storie, che forniscono informazioni sul passato pre-umano, sulla crisi del presente e sul futuro incerto dell'ambiente planetario.

Le installazioni sonore sono realizzate in collaborazione con: Denim Szram, Bartosz Zaskórski.

Diana Lelonek Nata nel 1988 a Katowice. Laureata alla Facoltà di Comunicazione multimediale all'Università delle Arti di Poznań nel 2014. Lelonek ha vinto diverse competizioni internazionali, tra le quali: Polityka's Passport (2019), Vordemberge-Gildewart Foundation Award (2018), Show Off al Photomonth di Cracovia (2014), ReGeneration 3 al Musée de l'Elysée in Svizzera (2014). Ha esposto i suoi lavori in diversi musei internazionali, tra gli altri RIBOCA International Contemporary Art Biennale, Riga; La galleria Edith-RussHaus, Oldenburg; Festival Culturescapes, Basilea; Centro d’Arte Contemporanea Zamek Ujazdowski; Le Musée de l'Elysée, Losanna; MOCAK, Cracovia; Temporary Gallery, Colonia; Museo Amparo, Messico; Museo d'arte fotografica di Tokyo; Tallinn Art Hall; Biennale WRO.
www.dianalelonek.com

Jakub Gawkowski Nato nel 1993 a Varsavia. Curatore e critico d'arte. Laureato presso la facoltà di storia dell'Università Centro Europea di Budapest. I suoi progetti recenti includono “Skip the Line! Populismo e promesse dei tempi moderni” (Biennale di Varsavia, 2018) e" Il disastro più bello "(CSW Kronika, Bytom, 2018). I suoi principali interessi di ricerca includono questioni relative all'ambiente nell'arte contemporanea e la storia delle mostre nell'Europa postbellica. Pubblica in cataloghi e sulla stampa, incluso Rivista Szum, Critical Critique, Artportal.cz, ArtMarigins Online.



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