Dirigibili della Regia Marina. Imprese di guerra e di pace
Dal 10 Marzo 2015 al 03 Maggio 2015
Roma
Luogo: Complesso del Vittoriano
Indirizzo: via San Pietro in Carcere
Orari: da martedì a domenica 9.30-15
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 6780664 / 06 47355002
E-Mail info: museo.vittoriano1@tiscali.it
Dal 10 marzo al 3 maggio 2015 il Sacrario delle Bandiere al Complesso del Vittoriano ospita la mostra Dirigibili della Regia Marina: imprese di guerra e di pace. Una mostra fotografica dall’archivio di Arrigo Lorenzo Osti. Realizzata con il patrocinio della Marina Militare Italiana, con il coordinamento di Lorenza Suber, Silvia Francisci, Pietro Suber, Amedeo Osti Guerrazzi e la consulenza di Anthony Majanlahti, l’esposizione vuole raccontare la straordinaria esperienza del volo in dirigibile.
Attraverso una selezione di fotografie d’epoca provenienti dagli album di Arrigo Lorenzo Osti (1891-1977), ufficiale della Regia Marina in servizio sui dirigibili tra il 1916 e il 1918, la mostra è divisa in tre sezioni: i dirigibili nell’aspetto tecnico e bellico; il personale, gli ufficiali e i molti visitatori; la città di Roma vista dall’alto dei dirigibili.
Le 85 fotografie rivelano una grande modernità, sia per la scelta del soggetto che per il taglio dell’inquadratura, documentando inoltre le complesse attività di manovra e manutenzione di un mezzo che si dimostrava estremamente difficile da comandare.
Buona parte del materiale della collezione di Osti riprende i tentativi e gli esperimenti effettuati nel corso della guerra per rendere i dirigibili dei sistemi d’arma in grado sia di offendere che di difendere. Quelle dedicate alla logistica e alle manovre sono forse tra le più belle foto dell’archivio Osti.
Nella seconda sezione dedicata al personale di volo, ufficiali e visitatori si riconoscono personaggi celebri,fra cui Gabriele D’Annunzio e l’Ammiraglio PaoloThaon di Revel. L’ultima sezione è invece dedicata alle vedute di Roma dal dirigibile, in cui si vedono ancora alcuni scorci della campagna romana e preziose tracce del tessuto urbano della città che saranno in seguito cancellate dalle imprese di demolizione negli anni Trenta.
Oltre alle foto selezionate sarà proiettato un video con tutte le immagini provenienti dalla collezione privata di Arrigo Lorenzo Osti. Arrigo Lorenzo Osti nacque a Mantova nel 1891, nel 1909 entrò all’Accademia navale di Livorno e ne uscì da Guardiamarina nel 1912. Poco prima della prima guerra mondiale, nel 1914, fu assegnato dallo Stato maggiore della Marina a un gruppo di dirigibili che poi entrarono a far parte della prima ossatura dell’aeronautica militare italiana, utilizzando vari aeroscali tra i quali Campalto e Grottaglie. E’ stato decorato con medaglie di bronzo al Valore Militare per azioni nel cielo di Lussinpiccolo e Sebenico nel 1916 e poi ancora nel 1918 per dodici mesi di “costante attività guerresca al comando di una squadriglia di dirigibili esploratori”. Nel maggio 1917 sposa Mercedes del Bono, conosciuta negli anni dell’Accademia e figlia del futuro Ministro della Marina, l’Ammiraglio del Bono. Nei primi anni Venti si iscrive e si laurea alla facoltà di Ingegneria all’Università di Napoli, lascia la Marina ed entra a far parte della dirigenza della Italcable, società privata che per molti anni ha offerto in Italia il servizio di comunicazioni via cavo, via etere e, in epoca più moderna, via satellite. E’ stato proprio Osti a dirigere la posa del primo cavo sottomarino italiano tra l’Italia e il Sud America, esaudendo così il desiderio di tanti emigrati italiani. Osti restò sempre con grande entusiasmo a disposizione della Marina Italiana, ritornando anche in servizio agli inizi della seconda guerra mondiale come Capitano di Fregata. Internato dai tedeschi l’8 settembre 1943 fu poi rimpatriato a causa delle sue gravi condizioni di salute; allo stesso tempo prese comunque parte al Fronte Clandestino di Resistenza fino alla Liberazione, quando riprese il suo lavoro da ingegnere alla Italcable.
Attraverso una selezione di fotografie d’epoca provenienti dagli album di Arrigo Lorenzo Osti (1891-1977), ufficiale della Regia Marina in servizio sui dirigibili tra il 1916 e il 1918, la mostra è divisa in tre sezioni: i dirigibili nell’aspetto tecnico e bellico; il personale, gli ufficiali e i molti visitatori; la città di Roma vista dall’alto dei dirigibili.
Le 85 fotografie rivelano una grande modernità, sia per la scelta del soggetto che per il taglio dell’inquadratura, documentando inoltre le complesse attività di manovra e manutenzione di un mezzo che si dimostrava estremamente difficile da comandare.
Buona parte del materiale della collezione di Osti riprende i tentativi e gli esperimenti effettuati nel corso della guerra per rendere i dirigibili dei sistemi d’arma in grado sia di offendere che di difendere. Quelle dedicate alla logistica e alle manovre sono forse tra le più belle foto dell’archivio Osti.
Nella seconda sezione dedicata al personale di volo, ufficiali e visitatori si riconoscono personaggi celebri,fra cui Gabriele D’Annunzio e l’Ammiraglio PaoloThaon di Revel. L’ultima sezione è invece dedicata alle vedute di Roma dal dirigibile, in cui si vedono ancora alcuni scorci della campagna romana e preziose tracce del tessuto urbano della città che saranno in seguito cancellate dalle imprese di demolizione negli anni Trenta.
Oltre alle foto selezionate sarà proiettato un video con tutte le immagini provenienti dalla collezione privata di Arrigo Lorenzo Osti. Arrigo Lorenzo Osti nacque a Mantova nel 1891, nel 1909 entrò all’Accademia navale di Livorno e ne uscì da Guardiamarina nel 1912. Poco prima della prima guerra mondiale, nel 1914, fu assegnato dallo Stato maggiore della Marina a un gruppo di dirigibili che poi entrarono a far parte della prima ossatura dell’aeronautica militare italiana, utilizzando vari aeroscali tra i quali Campalto e Grottaglie. E’ stato decorato con medaglie di bronzo al Valore Militare per azioni nel cielo di Lussinpiccolo e Sebenico nel 1916 e poi ancora nel 1918 per dodici mesi di “costante attività guerresca al comando di una squadriglia di dirigibili esploratori”. Nel maggio 1917 sposa Mercedes del Bono, conosciuta negli anni dell’Accademia e figlia del futuro Ministro della Marina, l’Ammiraglio del Bono. Nei primi anni Venti si iscrive e si laurea alla facoltà di Ingegneria all’Università di Napoli, lascia la Marina ed entra a far parte della dirigenza della Italcable, società privata che per molti anni ha offerto in Italia il servizio di comunicazioni via cavo, via etere e, in epoca più moderna, via satellite. E’ stato proprio Osti a dirigere la posa del primo cavo sottomarino italiano tra l’Italia e il Sud America, esaudendo così il desiderio di tanti emigrati italiani. Osti restò sempre con grande entusiasmo a disposizione della Marina Italiana, ritornando anche in servizio agli inizi della seconda guerra mondiale come Capitano di Fregata. Internato dai tedeschi l’8 settembre 1943 fu poi rimpatriato a causa delle sue gravi condizioni di salute; allo stesso tempo prese comunque parte al Fronte Clandestino di Resistenza fino alla Liberazione, quando riprese il suo lavoro da ingegnere alla Italcable.
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