(Dis)Figured. Rashwan Abdelbaki, Luis Gomez de Teran, Jan Van Oost

Luis Gomez de Teran, Dalia, oil on board, epoxy resin, white Dalia, lace, 70x90 cm.

 

Dal 12 Aprile 2018 al 15 Maggio 2018

Roma

Luogo: Montoro12 Contemporary Art

Indirizzo: via di Montoro 12

Orari: dal martedì al sabato 15-19. Domenica e lunedì ed altri orari su appuntamento

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 06 68308500

E-Mail info: info@montoro12.it

Sito ufficiale: http://www.m12gallery.com/



Montoro12 Contemporary Art è lieta di presentare (Dis)Figured, una mostra che include dipinti e sculture di Rashwan Abdelbaki (b.1984, Damasco, Siria), Luis Gomez de Teran (1980 Caracas, Venezuela) e Jan Van Oost (1961, Deinze, Belgio).

Nonostante questi artisti internazionali lavorano con stili notevolmente diversi, sono tutti interessati alla condizione umana, espressa in opere che rappresentano prevalentemente la figura umana, per quanto decostruita. Visivamente seducenti, affascinanti e attraenti, le opere sono capolavori dialettici, che conciliano gli opposti binari, la luce e il buio, la vita e la morte, la tensione e il rilassamento. La loro bellezza sta nell'oscurità della profondità e sotto la superficie.

Proveniente dalla Siria dilaniata dalla guerra, Rashwan Abdelbaki, che è stato membro all'American Academy di Roma nel 2016, è noto per i suoi dipinti acrilici colorati che mostrano figure che hanno sempre un occhio aperto e uno chiuso: costantemente all'erta del nemico, come la preda, le sue figure appaiono sempre vigili, perché il sonno può provocare lesioni e morte. La sua ultima serie di lavori raffigura coppie vicine che sembrano confortarsi a vicenda in questa tragica situazione: le opere Love, Whisper e Connection ci ricordano l'umanità nel nostro tempo di disumanità.

Nato in Venezuela, Luis Gomez de Teran si è fatto un nome come street artist internazionale con muri dipinti da Berlino a Londra a Mumbai. Per lo più autodidatta, ha recentemente iniziato a creare quadri misti su tavola che sembrano usciti dal barocco: il chiaroscuro, anche il tenebroso, le sue figure dipinte emergono dal buio, le figure notturne ricordano Caravaggio, Rembrandt e Rubens. Per questa mostra Gomez ha creato una serie di cinque opere che rappresentano una vita, dalla pre-nascita alla morte. Ogni opera include un elemento naturale che immortala con la resina.

L'artista belga di fama internazionale Jan Van Oost si è sempre occupato della morte, con gli scheletri come memento mori, con la seduzione e la paura dell'unica certezza nella vita: la morte. Alcuni dei disegni di grandi dimensioni in mostra sono dal suo noto ciclo Pasolini - De Sade. 

A prima vista le sue pitture espressioniste ci seducono con la loro potenza e bellezza, mentre il pericolo sembra in agguato proprio sotto la superficie. La sua bella scultura in marmo di un teschio trasforma la nozione di morte in un luogo gradevole e tranquillo.

"Visivamente distanti, ognuno di questi tre artisti ci offre uno sguardo sulla tragedia umana.
La vita e la morte si intrecciano e si sintetizzano nella bellezza e nella decadenza dei protagonisti "(Dis) Figurati" delle loro affascinanti opere d'arte.

Inaugurazione giovedì dalle ore 18 alle ore 20:30 

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