Elvino Echeoni. La cabala del 12
Dal 13 Dicembre 2012 al 21 Dicembre 2012
Roma
Luogo: Palazzo Margutta
Indirizzo: via Margutta 55
Orari: da lunedì pomeriggio a domenica 10-13/ 16-20
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 338 2715138/ 347 1223254
E-Mail info: paola_pacchiani@yahoo.it
Sito ufficiale: http://www.ilmondodellarte.com
Da mercoledì 12 dicembre, la Galleria “Il Mondo dell’Arte” ospita la personale tutta da vedere “La cabala del 12”, dedicata al Maestro Elvino Echeoni, pittore e scultore, e al suo portafortuna, il numero 12.
L’esposizione propone un’ampia raccolta di opere nate dall’estro artistico di Echeoni che, con una mostra inaugurata proprio il giorno del suo sessantaduesimo compleanno, ha scelto di festeggiare le sempre verdi emozioni che l’arte, la pittura e la vita continuano a donargli, ma anche di celebrare i tanti significati che la numerologia e la cabala attribuiscono al numero 12, da sempre suo personalissimo talismano.
La mostra - che si concluderà il 21 dicembre prossimo, data spartiacque e fatidica in cui, stando al calendario maia, è previsto un evento, di natura imprecisata e di proporzioni planetarie, capace di produrre una significativa discontinuità storica con il passato – rappresenta un ampio excursus nella produzione creativa, anche recentissima, del Maestro, noto al grande pubblico e alla critica per essere considerato “il più innovativo tra gli artisti contemporanei”. Accanto alle opere dedicate alla “Realtà Virtuale” o ai “Momenti Musicali” e ai lavori che, figli di un elaborato racconto pittorico nato dall’incontro tra armonia del colore e tecniche sapientemente usate, raffigurano tramonti e notturni, anche i pezzi che, risultato degli ultimi mesi di ricerca e sperimentazione, sono stati ispirati dalle musiche del musicista e amico Mario Torosantucci e raffigurano i colori e le atmosfere della tempesta. Immancabili, alle pareti, i quadri in cui protagonista assoluto è il numero 12, anche se poche sono le indiscrezioni in merito: potrebbe trattarsi di 12 pezzi, magari di dimensioni 12 centimetri o 12 decimetri per 12, ma anche di 12 stili diversi. Una sola certezza: tutto verterà sui mille significati che la cabala attribuisce a questo numero.
Dodici sono i mesi in un anno solare, i segni dello zodiaco occidentale, cinese e indiano, le ore meridiane e quelle antimeridiane che compongono il giorno, i semitoni che, nel sistema musicale occidentale, per convenzione formano un’ottava. Nella mitologia greca sono dodici gli dei principali del monte Olimpo ma anche le fatiche che Ercole affronta e supera. Anche in ambito religioso questo numero riesce a imporsi rispetto agli altri: nelle religioni bibliche tanti sono i figli di Giacobbe, i profeti minori e le tribù di Israele da cui discendono i patriarchi. Ma non è tutto. Il numero dodici segna gli anni di ingresso nella pubertà, inducendo l’idea di una trasformazione radicale che si fonda su di un passaggio molto difficile e faticoso. E’ proprio per questo motivo che, nella maggior parte delle società, i riti iniziatici destinati a far accedere allo stato di adulto si praticano nel dodicesimo anno di età e che questo numero diventa la rappresentazione implicita del superamento di ostacoli, passaggi difficili ed enigmi da risolvere.
Nella vita di Echeoni “il dodici è sempre stato un numero scaramantico e, fin da subito, di buon auspicio”, come racconta lo stesso artista. Alla sua nascita, nei primi anni del dopoguerra, in un periodo in cui l’Italia era tutta da ricostruire e le famiglie stentavano a sopravvivere anche soltanto nel quotidiano, la madre decise di acquistare alla riffa natalizia il numero 12, giorno in cui aveva dato alla luce Elvino. Il caso volle che quel numero venisse estratto e che, per tutta la famiglia, finisse per rappresentare la classica, inaspettata boccata di ossigeno.
Ma quest’anno il Maestro Echeoni, che ha festeggiato gran parte dei propri compleanni abbinandoli a una mostra o a una performance, ha scelto di dedicare a questa incredibile “cabala del 12”, un evento unico almeno quanto le incredibili e irripetibili coincidenze che si verificheranno in quel giorno su questo numero. Affinché si ripresenti questa “magica” coincidenza che vede rappresentati dalla stessa cifra, oltre al giorno e al mese, anche l’anno, infatti, si dovrà aspettare il prossimo millennio. Ma non è tutto: il numero “12” assume un significato particolare in quanto il giorno 12-12-12 Echeoni compie 62 anni. Scomponendo la cifra e moltiplicandola, si ottiene di nuovo il numero che rappresenta il giorno del suo sessantaduesimo compleanno: il 12.
“Anch’io come molti – ha spiegato il Maestro Echeoni - do un significato speciale al giorno in cui sono nato e quest’anno mi è sembrato assolutamente doveroso dedicare un’intera mostra al “12” che, da sempre, mi protegge. Ma solo chi visiterà la mia esposizione scoprirà se, alla fine, sono riuscito nell’intento di dare il giusto omaggio a questo mio speciale talismano”.
Ma l’istrionico Echeoni è anche un talentuoso musicista, compositore e autore di testi, e come tale, a fine serata, darà spazio alla musica suonando il pianoforte e cantando. E chissà che, anche per questo, non riesca a riproporre la “cabala del 12”.
Elvino Echeoni - pittore, scultore, incisore, restauratore, scenografo ma anche designer, musicista, compositore e autore di testi - è tra i più rappresentativi artisti italiani in campo internazionale, avendo portato l’arte moderna del Bel Paese in tutto il mondo: dal Canada agli Stati Uniti, dal Perù agli Emirati Arabi, passando anche per la Cina dove, proprio in occasione dell’Expo del 2000 di Shangai, grazie ai suoi lavori indirizzati a rappresentare la Realtà virtuale e i Momenti musicali, si è visto riconoscere dalla critica il titolo del “più innovativo tra gli artisti contemporanei”. Frutto della sua costante ricerca tra l’astratto e il figurativo, anche i pezzi in cui sintetizza tramonti e notturni e che, grazie a un intenso racconto pittorico tra armonia del colore e tecniche sapientemente dosate, riescono a far sognare lo spettatore. Artista completo e poliedrico, da giovanissimo e per diversi anni, Echeoni, nel pieno della Dolce Vita fatta nascere da Novella Parigini e immortalata da Federico Fellini, esercitò la professione del musicista, esibendosi in Italia e all’estero. A metà degli anni ‘70, abbandonata la musica, Echeoni intraprese la strada della pittura. Nello stesso periodo incontrò di nuovo Novella Parigini, con cui nacque un indissolubile sodalizio artistico che non si concluse neanche nel 1993 con la scomparsa della pittrice a cui successivamente dedicò il libro “Un mito preannunciato”, nel quale viene ricostruita, attraverso testimonianze dell’epoca, la vita della straordinaria artista.
L’esposizione propone un’ampia raccolta di opere nate dall’estro artistico di Echeoni che, con una mostra inaugurata proprio il giorno del suo sessantaduesimo compleanno, ha scelto di festeggiare le sempre verdi emozioni che l’arte, la pittura e la vita continuano a donargli, ma anche di celebrare i tanti significati che la numerologia e la cabala attribuiscono al numero 12, da sempre suo personalissimo talismano.
La mostra - che si concluderà il 21 dicembre prossimo, data spartiacque e fatidica in cui, stando al calendario maia, è previsto un evento, di natura imprecisata e di proporzioni planetarie, capace di produrre una significativa discontinuità storica con il passato – rappresenta un ampio excursus nella produzione creativa, anche recentissima, del Maestro, noto al grande pubblico e alla critica per essere considerato “il più innovativo tra gli artisti contemporanei”. Accanto alle opere dedicate alla “Realtà Virtuale” o ai “Momenti Musicali” e ai lavori che, figli di un elaborato racconto pittorico nato dall’incontro tra armonia del colore e tecniche sapientemente usate, raffigurano tramonti e notturni, anche i pezzi che, risultato degli ultimi mesi di ricerca e sperimentazione, sono stati ispirati dalle musiche del musicista e amico Mario Torosantucci e raffigurano i colori e le atmosfere della tempesta. Immancabili, alle pareti, i quadri in cui protagonista assoluto è il numero 12, anche se poche sono le indiscrezioni in merito: potrebbe trattarsi di 12 pezzi, magari di dimensioni 12 centimetri o 12 decimetri per 12, ma anche di 12 stili diversi. Una sola certezza: tutto verterà sui mille significati che la cabala attribuisce a questo numero.
Dodici sono i mesi in un anno solare, i segni dello zodiaco occidentale, cinese e indiano, le ore meridiane e quelle antimeridiane che compongono il giorno, i semitoni che, nel sistema musicale occidentale, per convenzione formano un’ottava. Nella mitologia greca sono dodici gli dei principali del monte Olimpo ma anche le fatiche che Ercole affronta e supera. Anche in ambito religioso questo numero riesce a imporsi rispetto agli altri: nelle religioni bibliche tanti sono i figli di Giacobbe, i profeti minori e le tribù di Israele da cui discendono i patriarchi. Ma non è tutto. Il numero dodici segna gli anni di ingresso nella pubertà, inducendo l’idea di una trasformazione radicale che si fonda su di un passaggio molto difficile e faticoso. E’ proprio per questo motivo che, nella maggior parte delle società, i riti iniziatici destinati a far accedere allo stato di adulto si praticano nel dodicesimo anno di età e che questo numero diventa la rappresentazione implicita del superamento di ostacoli, passaggi difficili ed enigmi da risolvere.
Nella vita di Echeoni “il dodici è sempre stato un numero scaramantico e, fin da subito, di buon auspicio”, come racconta lo stesso artista. Alla sua nascita, nei primi anni del dopoguerra, in un periodo in cui l’Italia era tutta da ricostruire e le famiglie stentavano a sopravvivere anche soltanto nel quotidiano, la madre decise di acquistare alla riffa natalizia il numero 12, giorno in cui aveva dato alla luce Elvino. Il caso volle che quel numero venisse estratto e che, per tutta la famiglia, finisse per rappresentare la classica, inaspettata boccata di ossigeno.
Ma quest’anno il Maestro Echeoni, che ha festeggiato gran parte dei propri compleanni abbinandoli a una mostra o a una performance, ha scelto di dedicare a questa incredibile “cabala del 12”, un evento unico almeno quanto le incredibili e irripetibili coincidenze che si verificheranno in quel giorno su questo numero. Affinché si ripresenti questa “magica” coincidenza che vede rappresentati dalla stessa cifra, oltre al giorno e al mese, anche l’anno, infatti, si dovrà aspettare il prossimo millennio. Ma non è tutto: il numero “12” assume un significato particolare in quanto il giorno 12-12-12 Echeoni compie 62 anni. Scomponendo la cifra e moltiplicandola, si ottiene di nuovo il numero che rappresenta il giorno del suo sessantaduesimo compleanno: il 12.
“Anch’io come molti – ha spiegato il Maestro Echeoni - do un significato speciale al giorno in cui sono nato e quest’anno mi è sembrato assolutamente doveroso dedicare un’intera mostra al “12” che, da sempre, mi protegge. Ma solo chi visiterà la mia esposizione scoprirà se, alla fine, sono riuscito nell’intento di dare il giusto omaggio a questo mio speciale talismano”.
Ma l’istrionico Echeoni è anche un talentuoso musicista, compositore e autore di testi, e come tale, a fine serata, darà spazio alla musica suonando il pianoforte e cantando. E chissà che, anche per questo, non riesca a riproporre la “cabala del 12”.
Elvino Echeoni - pittore, scultore, incisore, restauratore, scenografo ma anche designer, musicista, compositore e autore di testi - è tra i più rappresentativi artisti italiani in campo internazionale, avendo portato l’arte moderna del Bel Paese in tutto il mondo: dal Canada agli Stati Uniti, dal Perù agli Emirati Arabi, passando anche per la Cina dove, proprio in occasione dell’Expo del 2000 di Shangai, grazie ai suoi lavori indirizzati a rappresentare la Realtà virtuale e i Momenti musicali, si è visto riconoscere dalla critica il titolo del “più innovativo tra gli artisti contemporanei”. Frutto della sua costante ricerca tra l’astratto e il figurativo, anche i pezzi in cui sintetizza tramonti e notturni e che, grazie a un intenso racconto pittorico tra armonia del colore e tecniche sapientemente dosate, riescono a far sognare lo spettatore. Artista completo e poliedrico, da giovanissimo e per diversi anni, Echeoni, nel pieno della Dolce Vita fatta nascere da Novella Parigini e immortalata da Federico Fellini, esercitò la professione del musicista, esibendosi in Italia e all’estero. A metà degli anni ‘70, abbandonata la musica, Echeoni intraprese la strada della pittura. Nello stesso periodo incontrò di nuovo Novella Parigini, con cui nacque un indissolubile sodalizio artistico che non si concluse neanche nel 1993 con la scomparsa della pittrice a cui successivamente dedicò il libro “Un mito preannunciato”, nel quale viene ricostruita, attraverso testimonianze dell’epoca, la vita della straordinaria artista.
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