Festival delle scienze 2014
Dal 23 Gennaio 2014 al 26 Gennaio 2014
Roma
Luogo: Auditorium Parco della Musica
Indirizzo: viale Pietro de Coubertin
Enti promotori:
- Roma Capitale
Costo del biglietto: € 2
Telefono per informazioni: +39 06 80241281
Sito ufficiale: http://www.auditorium.com
l linguaggio è il segno distintivo degli esseri umani: quello che ci rende unici. Ma è anche uno dei misteri più profondi e sfuggenti della scienza. Tra analisi scientifica, indagine filosofica e incursioni nella fantascienza prende il via, da giovedì 23 a domenica 26 gennaio all’Auditorium Parco della Musica, il Festival delle scienze, che in questa nona edizione prova a rispondere ad alcune domande fondamentali: qual è il rapporto tra linguaggio e percezione della realtà? Quali sono le differenze e le somiglianze tra i linguaggi? Cosa ci insegnano le patologie del linguaggio? Che rapporto c’è con la musica? Qual è il ruolo del linguaggio in ambito politico e giuridico?
Il Festival - presentato in Campidoglio alla presenza del sindaco di Roma Ignazio Marino, dell’amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma Carlo Fuortes e del direttore scientifico della manifestazione Vittorio Bo - è un’avventura attraverso lectio magistralis, incontri, dibattiti, caffè scientifici, eventi per le scuole, mostre, spettacoli, con i grandi nomi della ricerca scientifica italiana e internazionale ma anche con filosofi, storici della scienza, scrittori.
Dopo l’inaugurazione istituzionale, in programma alle 10 di giovedì 23 in Sala Petrassi, La scienza del linguaggio sarà, alle 18 dello stesso giorno, il tema dell’incontro che darà il via al festival. Si confronteranno Philippe Schlenker, direttore di ricerca all’Istituto Jean-Nicod di Parigi, Luigi Rizzi, professore ordinario di Linguistica generale all’Università di Siena e massimo esponente italiano della grammatica generativa, e il linguista e neuroscienziato Andrea Moro, ordinario di Linguistica generale alla Scuola superiore universitaria Iuss di Pavia, introdotti da Vittorio Bo.
Riuscire ad esplorare con rigore metodologico e con strumenti matematici e scientifici un concetto sfuggente e relativo come il linguaggio, costituisce un paradosso affascinante. L’approccio scientifico al linguaggio, dagli anni Cinquanta in poi, ci ha infatti permesso di studiare in modo nuovo la mente, sulla scia delle ricerche del linguista Noam Chomsky.
E sarà proprio il grande studioso a spiegare la sua teoria rivoluzionaria sulla grammatica generativa – trasformazionale, che ha cambiato per sempre gli studi sulla lingua e le scienze cognitive: sabato 25 gennaio alle 21, nel corso di una serata speciale in Sala Petrassi, Chomsky – introdotto da Andrea Moro – racconterà come è nata la teoria dirompente secondo la quale per comprendere il linguaggio non basta analizzarne la struttura.
Per scoprire tutti gli altri numerosissimi incontri e conoscere i nomi degli illustri ospiti che si alterneranno fino a domenica cliccare su calendario eventi.
Il Festival presenterà anche diversi eventi spettacolari, come “Conversazioni con Chomsky”: talk-opera per ensemble strumentale, voce, elettronica e immagini di Emanuele Casale, con la partecipazione, oltre allo stesso Chomsky, del Parco della Musica Contemporanea Ensemble diretto da Tonino Battista (venerdì 24 gennaio alle 21 in Sala Sinopoli). E le conversazioni semiserie dei Caffè scientifici (ogni giorno alle 18.30 al BArt caffetteria dell’Auditorium, introdotti da Andrea Grignolio).
Ricco il programma per le scuole, patrocinato da Roma Capitale - Assessorato alla Scuola, Infanzia, Giovani e Pari Opportunità, che inaugura giovedì 23 gennaio con due appuntamenti dedicati agli studenti delle superiori. Prevista la partecipazione del fisico Valerio Rossi Albertini e di Roberto Vecchioni, che terrà una lezione su parole e musica.
Per tutta la durata del Festival, nel Foyer dell’Auditorium, è possibile divertirsi con le parole, protagoniste di tre exhibit, oppure confrontarsi sul mondo dell’infinitamente piccolo con Nanopinion (Monitoring public opinion on Nanotechnology in Europe), un progetto europeo coordinato da ECSITE, il network europeo dei Science Center e dei Musei Scientifici (a cura di Explora. Il museo dei bambini di Roma) in cui il pubblico potrà fare domande – e trovare risposte – sulle nanotecnologie. Il Foyer ospita anche l’installazione sonora permanente Sound Corner, un angolo del suono con una programmazione periodica mensile destinata ad accogliere brani sonori di artisti sempre diversi, proposti di volta in volta da curatori, artisti e istituzioni.
Nello spazio AuditoriumArte è invece allestita l’installazione multicanale “L’Enigma Casanova” di Young-Hae Chang Heavy Industries curata da Anna Cestelli Guidi (in collaborazione con l’Ambasciata della Corea a Roma).
Ai laboratori e agli exhibit si aggiunge quest’anno un ciclo di proiezioni in Sala Ospiti (con ingresso gratuito fino a esaurimento posti) e anche per questa nona edizione del Festival delle Scienze, infine, i microfoni di Radio3 Scienza tornano all'Auditorium per dare voce, con collegamenti quotidiani dal 24 al 26 gennaio, ai suoi protagonisti.
Il Festival - presentato in Campidoglio alla presenza del sindaco di Roma Ignazio Marino, dell’amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma Carlo Fuortes e del direttore scientifico della manifestazione Vittorio Bo - è un’avventura attraverso lectio magistralis, incontri, dibattiti, caffè scientifici, eventi per le scuole, mostre, spettacoli, con i grandi nomi della ricerca scientifica italiana e internazionale ma anche con filosofi, storici della scienza, scrittori.
Dopo l’inaugurazione istituzionale, in programma alle 10 di giovedì 23 in Sala Petrassi, La scienza del linguaggio sarà, alle 18 dello stesso giorno, il tema dell’incontro che darà il via al festival. Si confronteranno Philippe Schlenker, direttore di ricerca all’Istituto Jean-Nicod di Parigi, Luigi Rizzi, professore ordinario di Linguistica generale all’Università di Siena e massimo esponente italiano della grammatica generativa, e il linguista e neuroscienziato Andrea Moro, ordinario di Linguistica generale alla Scuola superiore universitaria Iuss di Pavia, introdotti da Vittorio Bo.
Riuscire ad esplorare con rigore metodologico e con strumenti matematici e scientifici un concetto sfuggente e relativo come il linguaggio, costituisce un paradosso affascinante. L’approccio scientifico al linguaggio, dagli anni Cinquanta in poi, ci ha infatti permesso di studiare in modo nuovo la mente, sulla scia delle ricerche del linguista Noam Chomsky.
E sarà proprio il grande studioso a spiegare la sua teoria rivoluzionaria sulla grammatica generativa – trasformazionale, che ha cambiato per sempre gli studi sulla lingua e le scienze cognitive: sabato 25 gennaio alle 21, nel corso di una serata speciale in Sala Petrassi, Chomsky – introdotto da Andrea Moro – racconterà come è nata la teoria dirompente secondo la quale per comprendere il linguaggio non basta analizzarne la struttura.
Per scoprire tutti gli altri numerosissimi incontri e conoscere i nomi degli illustri ospiti che si alterneranno fino a domenica cliccare su calendario eventi.
Il Festival presenterà anche diversi eventi spettacolari, come “Conversazioni con Chomsky”: talk-opera per ensemble strumentale, voce, elettronica e immagini di Emanuele Casale, con la partecipazione, oltre allo stesso Chomsky, del Parco della Musica Contemporanea Ensemble diretto da Tonino Battista (venerdì 24 gennaio alle 21 in Sala Sinopoli). E le conversazioni semiserie dei Caffè scientifici (ogni giorno alle 18.30 al BArt caffetteria dell’Auditorium, introdotti da Andrea Grignolio).
Ricco il programma per le scuole, patrocinato da Roma Capitale - Assessorato alla Scuola, Infanzia, Giovani e Pari Opportunità, che inaugura giovedì 23 gennaio con due appuntamenti dedicati agli studenti delle superiori. Prevista la partecipazione del fisico Valerio Rossi Albertini e di Roberto Vecchioni, che terrà una lezione su parole e musica.
Per tutta la durata del Festival, nel Foyer dell’Auditorium, è possibile divertirsi con le parole, protagoniste di tre exhibit, oppure confrontarsi sul mondo dell’infinitamente piccolo con Nanopinion (Monitoring public opinion on Nanotechnology in Europe), un progetto europeo coordinato da ECSITE, il network europeo dei Science Center e dei Musei Scientifici (a cura di Explora. Il museo dei bambini di Roma) in cui il pubblico potrà fare domande – e trovare risposte – sulle nanotecnologie. Il Foyer ospita anche l’installazione sonora permanente Sound Corner, un angolo del suono con una programmazione periodica mensile destinata ad accogliere brani sonori di artisti sempre diversi, proposti di volta in volta da curatori, artisti e istituzioni.
Nello spazio AuditoriumArte è invece allestita l’installazione multicanale “L’Enigma Casanova” di Young-Hae Chang Heavy Industries curata da Anna Cestelli Guidi (in collaborazione con l’Ambasciata della Corea a Roma).
Ai laboratori e agli exhibit si aggiunge quest’anno un ciclo di proiezioni in Sala Ospiti (con ingresso gratuito fino a esaurimento posti) e anche per questa nona edizione del Festival delle Scienze, infine, i microfoni di Radio3 Scienza tornano all'Auditorium per dare voce, con collegamenti quotidiani dal 24 al 26 gennaio, ai suoi protagonisti.
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