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Giovanni Gastel per il Piccolo Principe

Giovanni Gastel per il Piccolo Principe
Dal 22 Novembre 2013 al 24 Novembre 2013
Roma
Luogo: Auditorium della Conciliazione
Indirizzo: via della Conciliazione 4
Orari: 10-19
Curatori: Talitha Puri Negri
Enti promotori:
- Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 67796551/ 338 6817499
E-Mail info: segreteria@garanteinfanzia.org
Sito ufficiale: http://www.garanteinfanzia.org/
Dopo la tappa milanese, arriva all’Auditorium della Conciliazione di Roma, dal 23 al 24 novembre 2013, la mostra di Giovanni Gastel che raccoglie ventisei immagini di bambini, parte integrante del progetto ideato e curato dalla giovane fotografa Talitha Puri Negri con la collaborazione della Onlus Piccolo Principe, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul delicato tema del maltrattamento e della violenza minorile.
L’iniziativa dal titolo Giovanni Gastel per il Piccolo Principe, che ha ricevuto il Patrocinio e il sostegno dell’Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, presenta fotografie di bambini ritratti con il viso coperto, nel tentativo di nascondersi e allo stesso tempo di sottrarsi alla violenza subita per poter guardare con un volto nuovo la propria vita, trasformata e finalmente felice.
“Bambini che vivono in quattro case-famiglia, con quattro educatori per ogni comunità, questo è il Piccolo Principe; una casa, un luogo protetto che rammenda il passato, costruisce un presente sereno e regala un futuro diverso – sottolinea Talitha Puri Negri nell’introduzione del catalogo; era necessario dare una voce a questi bambini e spero che le foto di Giovanni Gastel e le storie di vita dei bambini del Piccolo Principe, 28 dei 30.200 allontanati dalle famiglie, regalino uno sguardo su una verità che appartiene a ognuno di noi”.
Gastel racconta così il pensiero dietro a questi scatti: “Sul dolore estremo di queste vite chiuse si innesta il lavoro di educatori attenti e intelligenti che non cercano di far dimenticare il dolore ma di farlo sedimentare perché diventi linfa nuova. Senza pietismo ma con amore attento e, a volte, severo. Le ventotto splendide vite che per un momento ho avuto davanti all’obbiettivo non vogliono pietà, ma guardano nel nostro cuore con dignità come a dire: tutto ciò che ho visto e subito non mi impedirà di amare.” Durante la sera dell’inaugurazione, le 26 fotografie verranno vendute e tutto il ricavato verrà devoluto alla Onlus Piccolo Principe.
Nelle parole di Patrizia Corbo, Presidente della Onlus Piccolo Principe: “La sfida educativa che il Piccolo Principe, come ogni Comunità per bambini, raccoglie è quella di ricostruire sulle macerie, ricucire gli affetti sfilacciati e restituire i bambini al loro splendente futuro.La filosofia di intervento si riassume nella semplicità della Carta dei Diritti dell’Infanzia, che propugna diritti forti ed essenziali, quali il diritto all’istruzione, il diritto ad essere amati e curati, ad avere una casa, cose “piccole”che per i nostri bambini sono solo scritte nel libro dei sogni”.
L’iniziativa dal titolo Giovanni Gastel per il Piccolo Principe, che ha ricevuto il Patrocinio e il sostegno dell’Autorità Garante per l'Infanzia e l'Adolescenza, presenta fotografie di bambini ritratti con il viso coperto, nel tentativo di nascondersi e allo stesso tempo di sottrarsi alla violenza subita per poter guardare con un volto nuovo la propria vita, trasformata e finalmente felice.
“Bambini che vivono in quattro case-famiglia, con quattro educatori per ogni comunità, questo è il Piccolo Principe; una casa, un luogo protetto che rammenda il passato, costruisce un presente sereno e regala un futuro diverso – sottolinea Talitha Puri Negri nell’introduzione del catalogo; era necessario dare una voce a questi bambini e spero che le foto di Giovanni Gastel e le storie di vita dei bambini del Piccolo Principe, 28 dei 30.200 allontanati dalle famiglie, regalino uno sguardo su una verità che appartiene a ognuno di noi”.
Gastel racconta così il pensiero dietro a questi scatti: “Sul dolore estremo di queste vite chiuse si innesta il lavoro di educatori attenti e intelligenti che non cercano di far dimenticare il dolore ma di farlo sedimentare perché diventi linfa nuova. Senza pietismo ma con amore attento e, a volte, severo. Le ventotto splendide vite che per un momento ho avuto davanti all’obbiettivo non vogliono pietà, ma guardano nel nostro cuore con dignità come a dire: tutto ciò che ho visto e subito non mi impedirà di amare.” Durante la sera dell’inaugurazione, le 26 fotografie verranno vendute e tutto il ricavato verrà devoluto alla Onlus Piccolo Principe.
Nelle parole di Patrizia Corbo, Presidente della Onlus Piccolo Principe: “La sfida educativa che il Piccolo Principe, come ogni Comunità per bambini, raccoglie è quella di ricostruire sulle macerie, ricucire gli affetti sfilacciati e restituire i bambini al loro splendente futuro.La filosofia di intervento si riassume nella semplicità della Carta dei Diritti dell’Infanzia, che propugna diritti forti ed essenziali, quali il diritto all’istruzione, il diritto ad essere amati e curati, ad avere una casa, cose “piccole”che per i nostri bambini sono solo scritte nel libro dei sogni”.
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