Giulio Turcato. La Pittura si fa poesia

Giulio Turcato, Itinerari, metà anni 70, olio e collage su tela, cm. 40x50
Dal 29 Ottobre 2022 al 26 Novembre 2022
Roma
Luogo: Galleria Lombardi
Indirizzo: Via di Monte Giordano 40
Orari: da Martedì a Sabato 11-19
Curatori: Lorenzo Lombardi
Telefono per informazioni: +39 06 31073928
E-Mail info: info@gallerialombardi.com
Sito ufficiale: http://www.gallerialombardi.com
Il 29 ottobre 2022 verrà inaugurata, presso i locali della Galleria Lombardi, la mostra di Giulio Turcato dal titolo “La Pittura si fa poesia”.
Tra i maggiori artisti del secondo dopoguerra, Turcato attinge al colore quale elemento principale della sua pittura. Inattesi incontri cromatici danno vita a grandi campiture in cui i segni oscillano in senso dinamico, lasciando affiorare nuove visioni spaziali dove l’artista sublima e confonde la dimensione naturale con la visione astratta.
La sperimentazione dei materiali, sabbia, collanti e polveri fluorescenti dagli effetti cangianti contribuiscono a quel senso di evocazione e bagliore del colore che, nelle opere di Turcato, è in grado di generare un’espressione nuova del reale. Si pensi ad alcune delle opere presenti in mostra, Forme vaganti, Paesaggio urbano, esposto al Premio Michetti nel 1988, Atmosferico notturno, Composizione cangiante e ai Subacquei in cui l’artista attinge a suggestioni percettive e poetiche, in grado di rivelare quell’essenza vitale del colore. La mostra ripercorre così attraverso una ventina di opere, il percorso di Turcato dagli anni cinquanta agli anni ottanta.
Dal testo di Alberto Dambruoso …. In uno scritto datato 1985 dal titolo “La Dogana” Turcato si espresse in questi termini a proposito dell’importanza del colore, superiore secondo lui al disegno e alla forma: “Penso che la pittura moderna deve essere imperniata sul colore come espressione emotiva e psicologica dell’attuale”….
Inaugurazione: Sabato 29 Ottobre, ore 18
Tra i maggiori artisti del secondo dopoguerra, Turcato attinge al colore quale elemento principale della sua pittura. Inattesi incontri cromatici danno vita a grandi campiture in cui i segni oscillano in senso dinamico, lasciando affiorare nuove visioni spaziali dove l’artista sublima e confonde la dimensione naturale con la visione astratta.
La sperimentazione dei materiali, sabbia, collanti e polveri fluorescenti dagli effetti cangianti contribuiscono a quel senso di evocazione e bagliore del colore che, nelle opere di Turcato, è in grado di generare un’espressione nuova del reale. Si pensi ad alcune delle opere presenti in mostra, Forme vaganti, Paesaggio urbano, esposto al Premio Michetti nel 1988, Atmosferico notturno, Composizione cangiante e ai Subacquei in cui l’artista attinge a suggestioni percettive e poetiche, in grado di rivelare quell’essenza vitale del colore. La mostra ripercorre così attraverso una ventina di opere, il percorso di Turcato dagli anni cinquanta agli anni ottanta.
Dal testo di Alberto Dambruoso …. In uno scritto datato 1985 dal titolo “La Dogana” Turcato si espresse in questi termini a proposito dell’importanza del colore, superiore secondo lui al disegno e alla forma: “Penso che la pittura moderna deve essere imperniata sul colore come espressione emotiva e psicologica dell’attuale”….
Inaugurazione: Sabato 29 Ottobre, ore 18
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