I Giovedì della Villa - Odysseas Yiannikouris / Liliana Moro / Thomas Hirschhorn

© Thomas Hirschhorn / Galleria Alfonso Artiaco, Napoli | Thomas Hirschhorn, Dancing Philosophy (How To Dance Gramsci), 2007, video

 

Dal 12 Aprile 2018 al 12 Aprile 2018

Roma

Luogo: Accademia di Francia a Roma - Villa Medici

Indirizzo: viale Trinità dei Monti 1

Orari: dalle 19

Costo del biglietto: ingresso gratuito nel limite dei posti disponibili

Telefono per informazioni: +39 06 67611

Sito ufficiale: http://www.villamedici.it/



ore 18 esposizione e dibattito Beyond boredom or suffocation
di e con Odysseas Yiannikouris, borsista dell’Accademia di Francia a Roma

ore 19 Art Club #23: Club to Club
a cura di Pier Paolo Pancotto
installazioni sonore di Liliana Moro e video installazioni di Thomas Hirschhorn
 
ore 20.30 concerto del quartetto d’archi Quatuor Diotima
invitato dal borsista Aurélien Dumont
programma
György Ligeti Quartetto n. 2
Aurélien Dumont Neige de Jakuchu
Franz Schubert Rosamunde
Il prossimo appuntamento de I Giovedì della Villa ideati dalla direttrice Muriel Mayette-Holtz e curati da Cristiano Leone, il 12 aprile alle 18 presenta una esposizione e un dibattito, tra ecologia e architettura, condotto dall’architetto e borsista Odysseas Yiannikouris, seguito alle 19 dall’inaugurazione di Art Club#23: Club to Club curata da Pier Paolo Pancotto, e, alle 20:30, dal concerto del Quatour Diotima, ensemble di prestigio internazionale, che eseguirà un programma curato dal compositore e borsista Aurélien Dumont.
 
ore 18 Beyond boredom or suffocation | Odysseas Yiannikouris
Nel Lazio alcuni contadini stanno abbandonando i loro terreni in favore della produzione di energia solare. Là dove un tempo si trovavano i frutti del loro lavoro, campeggiano ora le superfici nere dei pannelli solari. Certo, ne abbiamo bisogno, ma, ora, in quei luoghi non c’è altro che monotonia e una melancolia implacabile: come se fosse stato necessario scegliere tra la noia e il  soffocamento. L’architettura spesso ha dimenticato la campagna, e ora fallisce il suo compito privilegiando solo la tecnica. L’ecologia può e deve essere una preoccupazione radicale per rinnovare il design industriale. Ed è in questo contesto che Odysseas Yiannikouris presenterà lo stato del suo progetto (installazioni, plastici e disegni), in un dibattitto che coinvolgerà gli altri partner con cui sta collaborando.
 
ore 19 Art Club #23: Club to Club | Liliana Moro e Thomas Hirschhorn 
a cura di Pier Paolo Pancotto. L’esposizione sarà visitabile fino a domenica 15 aprile nell’ambito del programma di visite guidate.
Club to Club riunisce due artisti del tutto diversi tra loro ma accomunati da una stessa sensibilità al confronto con temi e figure della storia, ed alla loro possibile celebrazione attraverso il tradizionale apparato monumentale, seppure reinterpretato in chiave contemporanea. Come suggerisce lo stesso titolo dell’esposizione, che evoca la consuetudine, soprattutto notturna, del dislocarsi da un luogo di svago all’altro, i “monumenti” dei due autori sono situati in luoghi diversi dell’Accademia di Francia a Roma, a tracciare un percorso privo di norme precostituite, enfatizzando così una eterogeneità di forme in cui è possibile declinare la commemorazione di un soggetto o di una figura iconica. 
Liliana Moro (Milano, 1961; vive e lavora a Milano) compie una celebrazione laica della canzone Ciao, Bella ciao (2010) con un lavoro sonoro che, diffuso all’ingresso della Villa, raccoglie diverse versioni internazionali del brano sottolineandone l’universalità mediatica e semantica. Testi e parole sono al centro anche di un altro lavoro dell’artista, Un temps (1997) ove un impianto video/sonoro, posizionato nell’Atelier Balthus, anima una lettura interattiva delle note sul testo di Aspettando Godot, rendendo così omaggio a Samuel Beckett. 
Dancing Philosophy: How to Dance Deleuze, How to Dance Gramsci, How to Dance Bataille, How to Dance Spinoza (2007) di Thomas Hirschhorn (Berna, 1957; vive e lavora a Parigi) occupa, invece, il Salon de musique. La video installazione, il cui titolo fa quasi da controcanto a quello dello stesso Art Club o viceversa, è un personale quanto originale inno al pensiero filosofico ed a quattro dei suoi più significativi esponenti. 
 
ore 20.30 Quatuor Diotima invitato dal borsista e compsoitore Aurélien Dumont
Fondato nel 1996 da laureati del Conservatoire National Supérieur de Musique de Paris, il Quatuor Diotima è una delle formazioni più celebri al mondo. Invitato a I Giovedì della Villa dal borsista compositore Aurélien Dumont, l’ensemble eseguirà il Quartetto n. 2 di György Ligeti, il quartetto Rosamunde di Franz Schubert, e Neige de Jakuchu dello stesso Dumont, curatore del programma.
Il Quatuor Diotima è partner privilegiato di numerosi compositori tra cui Helmut Lachenmann, Brian Ferneyhough, Toshio Hosokawa, e commissiona regolarmente nuovi brani a compositori di tutti gli orizzonti musicali, tra cui Tristan Murail,  Alberto Posadas, Gérard Pesson, Rebecca Sanders, Pascal Dusapin.
Pur essendo risolutamente votato alla creazione contemporanea, il repertorio del Quatuor Diotima offre sempre una nuova interpretazione dei grandi compositori classici, e in particolare Bartok, Debussy e Ravel, Schubert e Beethoven, i compositori della Scuola Viennese, Janacek.
Quatuor Diotima si esibisce regolarmente nei maggiori festival e nelle più importanti sale da concerto europee (Philharmonie e Konzerthaus de Berlin, Reina Sofia Madrid, Cité de la musique Paris, Wigmore Hall Londres, South Bank Center Londres, Konzerhaus de Vienne, tra le altre.), e in tournées negli Stati Uniti, in Asia e in America del Sud.
Tra i tanti riconoscimenti, cinque Diapasons d’oro, di cui uno per i Quartetti di Janacek, nel 2008, e uno per la musica americana di Crumb, Reich, Barber, nel 2011.



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