I MONDI DI GINA
Dal 09 Giugno 2023 al 08 Ottobre 2023
Roma
Luogo: Palazzo Poli
Indirizzo: Via Poli 54
Orari: 10.00 – 19.00 dal martedì alla domenica (ultimo ingresso ore 18.00) Lunedi chiuso
Curatori: Lucia Borgonzoni, Chiara Sbarigia
Enti promotori:
- MiC - Ministero della Cultura
- Archivio Luce-Cinecittà
Costo del biglietto: Intero: 8 €, Ridotto: 6 €. Gratis under 14, invalidi 100% con accompagnatore
Telefono per prevendita: +39 06 32810
Sito ufficiale: http://www.archivioluce.com
“Vorrei essere ricordata soprattutto come artista e, perché no?, anche come attrice”: se questo è una sorta di testamento spirituale che Gina Lollobrigida affidò ad un’intervista, la mostra “I MONDI DI GINA” – promossa dal Ministero della Cultura con Archivio Luce Cinecittà – è sicuramente un tassello fondamentale per comporre il profilo di questa artista straordinaria.
Ideata e curata dal Sottosegretario del MIC, Lucia Borgonzoni e dalla Presidente di Cinecittà, Chiara Sbarigia, “I MONDI DI GINA” è un tributo all’eclettico talento di una delle più grandi attrici della storia del cinema italiano e internazionale. La Mostra – realizzata dal Luce nelle sale di Palazzo Poli, che si affaccia sulla Fontana di Trevi è un viaggio affascinante che ripercorre la sua intera vita illustrata da foto provenienti dall’Archivio Luce Cinecittà, dal Centro Sperimentale di Cinematografia e dal MuFoCo – Museo di Fotografia Contemporanea - e da altri archivi.
“Questa mostra vuole rendere omaggio a tutti i ‘Mondi di Gina’: non solo l’attrice, dunque, ma anche la fotografa, la scultrice, la viaggiatrice” dichiara il Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni descrivendo l’intento dell’iniziativa. “In sintesi, un simbolo di emancipazione e intraprendenza al femminile, una donna – ancora la Senatrice –che attraverso l’arte si è saputa reinventare regalandosi nuove vite, che le hanno consentito di esprimersi a tutto tondo e di raggiungere nelle arti figurative una caratura artistica impensabile, all’epoca, per una star del cinema internazionale: una femminista ante litteram”.
“La sua personalità fiera ed eclettica rende quella di Gina Lollobrigida una figura esemplare proprio nel senso letterale della parola, cioè meritevole di essere presa ad esempio. – afferma la Presidente di Cinecittà, Chiara Sbarigia - Perché Gina fu innanzitutto una self made woman. Una donna contemporanea, dalle mille sfaccettature e dalla creatività inesauribile, che già al culmine del suo successo negli anni Sessanta, prima in parallelo e poi lasciandosi alle spalle la recitazione, riprese la sua vena artistica e si volse alla fotografia, ricevendo molti premi e onorificenze. Ma al fondo delle diverse espressioni artistiche che coltivò c’erano dei tratti comuni che le riconoscevano tutti quelli che hanno avuto l’onore e la fortuna di conoscerla, dei tratti caratteriali che lei conservò fino all’ultimo, e cioè una curiosità infinita e un grande entusiasmo. A Gina brillavano spesso gli occhi, viveva di entusiasmi, e l’entusiasmo è contagioso, è un linguaggio universale che tutti capiscono”.
Il progetto legato a Gina Lollobrigida comprende altre attività successive che si terranno durante la Mostra del Cinema di Venezia: una seconda esposizione fotografica che celebra Gina assieme ad Anna Magnani, una proiezione di un suo film restaurato e la presentazione di un premio dedicato ai giovani talenti nel campo dell’arte, della moda, del design e della fotografia.
“La Lollo era la Lollo, nessuno faceva più notizia di lei” così ricorda Rino Barillari il “Re dei Paparazzi”, la cui testimonianza, ricca di aneddoti, è riportata nel catalogo della Mostra insieme a quella di Stefano Dominella – Presidente della Maison Gattinoni Couture – che racconta, tra l’altro “La star aveva appena finito di girare il film “Venere Imperiale” interpretando il ruolo di Paolina Bonaparte e la Gattinoni creò per lei degli abiti da sera in stile impero cambiando la sua immagine. Quel taglio sotto il seno dette vita allo “stile Lollobrigida” che accompagnò la star durante tutta la sua straordinaria carriera”. Ed ancora, tra le testimonianze presenti, anche quella di Jacopo Peruzzi di Costumi d’Arte che realizzarono gli abiti per i film più importanti dell’attrice, di Marina Cicogna e di Jean-Christophe Babin, AD di Bulgari che ricorda: “I gioielli Bulgari esposti ne “I MONDI DI GINA” provengono dall’Archivio Storico della Maison ed erano parte della sua collezione personale. Gli orecchini con smeraldi, in particolare, sono stati riacquistati nel 2013 a un’asta i cui proventi sono stati devoluti dall’attrice alla ricerca sulle cellule staminali. Questo gesto così nobile testimonia come il successo e la fama non avessero scalfito la sua capacità di essere a contatto con la realtà”.
“I MONDI DI GINA” esporrà: oltre 120 fotografie, 2 abiti originali realizzati per l’Attrice da Gattinoni e 2 costumi di scena dei film “Venere Imperiale” e “La donna più bella del mondo” realizzati da Costumi d’Arte e alcuni gioielli Bulgari. Inoltre, saranno proiettati filmati inediti che raccontano la vita privata - grazie alla gentile concessione di Andrea Milko Skofic - e quella pubblica della grande attrice.
Ideata e curata dal Sottosegretario del MIC, Lucia Borgonzoni e dalla Presidente di Cinecittà, Chiara Sbarigia, “I MONDI DI GINA” è un tributo all’eclettico talento di una delle più grandi attrici della storia del cinema italiano e internazionale. La Mostra – realizzata dal Luce nelle sale di Palazzo Poli, che si affaccia sulla Fontana di Trevi è un viaggio affascinante che ripercorre la sua intera vita illustrata da foto provenienti dall’Archivio Luce Cinecittà, dal Centro Sperimentale di Cinematografia e dal MuFoCo – Museo di Fotografia Contemporanea - e da altri archivi.
“Questa mostra vuole rendere omaggio a tutti i ‘Mondi di Gina’: non solo l’attrice, dunque, ma anche la fotografa, la scultrice, la viaggiatrice” dichiara il Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni descrivendo l’intento dell’iniziativa. “In sintesi, un simbolo di emancipazione e intraprendenza al femminile, una donna – ancora la Senatrice –che attraverso l’arte si è saputa reinventare regalandosi nuove vite, che le hanno consentito di esprimersi a tutto tondo e di raggiungere nelle arti figurative una caratura artistica impensabile, all’epoca, per una star del cinema internazionale: una femminista ante litteram”.
“La sua personalità fiera ed eclettica rende quella di Gina Lollobrigida una figura esemplare proprio nel senso letterale della parola, cioè meritevole di essere presa ad esempio. – afferma la Presidente di Cinecittà, Chiara Sbarigia - Perché Gina fu innanzitutto una self made woman. Una donna contemporanea, dalle mille sfaccettature e dalla creatività inesauribile, che già al culmine del suo successo negli anni Sessanta, prima in parallelo e poi lasciandosi alle spalle la recitazione, riprese la sua vena artistica e si volse alla fotografia, ricevendo molti premi e onorificenze. Ma al fondo delle diverse espressioni artistiche che coltivò c’erano dei tratti comuni che le riconoscevano tutti quelli che hanno avuto l’onore e la fortuna di conoscerla, dei tratti caratteriali che lei conservò fino all’ultimo, e cioè una curiosità infinita e un grande entusiasmo. A Gina brillavano spesso gli occhi, viveva di entusiasmi, e l’entusiasmo è contagioso, è un linguaggio universale che tutti capiscono”.
Il progetto legato a Gina Lollobrigida comprende altre attività successive che si terranno durante la Mostra del Cinema di Venezia: una seconda esposizione fotografica che celebra Gina assieme ad Anna Magnani, una proiezione di un suo film restaurato e la presentazione di un premio dedicato ai giovani talenti nel campo dell’arte, della moda, del design e della fotografia.
“La Lollo era la Lollo, nessuno faceva più notizia di lei” così ricorda Rino Barillari il “Re dei Paparazzi”, la cui testimonianza, ricca di aneddoti, è riportata nel catalogo della Mostra insieme a quella di Stefano Dominella – Presidente della Maison Gattinoni Couture – che racconta, tra l’altro “La star aveva appena finito di girare il film “Venere Imperiale” interpretando il ruolo di Paolina Bonaparte e la Gattinoni creò per lei degli abiti da sera in stile impero cambiando la sua immagine. Quel taglio sotto il seno dette vita allo “stile Lollobrigida” che accompagnò la star durante tutta la sua straordinaria carriera”. Ed ancora, tra le testimonianze presenti, anche quella di Jacopo Peruzzi di Costumi d’Arte che realizzarono gli abiti per i film più importanti dell’attrice, di Marina Cicogna e di Jean-Christophe Babin, AD di Bulgari che ricorda: “I gioielli Bulgari esposti ne “I MONDI DI GINA” provengono dall’Archivio Storico della Maison ed erano parte della sua collezione personale. Gli orecchini con smeraldi, in particolare, sono stati riacquistati nel 2013 a un’asta i cui proventi sono stati devoluti dall’attrice alla ricerca sulle cellule staminali. Questo gesto così nobile testimonia come il successo e la fama non avessero scalfito la sua capacità di essere a contatto con la realtà”.
“I MONDI DI GINA” esporrà: oltre 120 fotografie, 2 abiti originali realizzati per l’Attrice da Gattinoni e 2 costumi di scena dei film “Venere Imperiale” e “La donna più bella del mondo” realizzati da Costumi d’Arte e alcuni gioielli Bulgari. Inoltre, saranno proiettati filmati inediti che raccontano la vita privata - grazie alla gentile concessione di Andrea Milko Skofic - e quella pubblica della grande attrice.
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