I pittori del ’900 e le carte da gioco. La collezione di Paola Masino
Dal 15 Dicembre 2016 al 30 Aprile 2017
Roma
Luogo: Museo di Roma a Palazzo Braschi
Indirizzo: piazza Navona 2
Orari: dal martedì alla domenica ore 10-19. 24 e 31 dicembre ore 10-14. Giorni di chiusura: Lunedì, 25 dicembre, 1 gennaio, 1 maggio. La biglietteria chiude un'ora prima
Curatori: Marinella Mascia Galateria, Patrizia Masini
Enti promotori:
- Roma Capitale
- Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
- Archivio del Novecento - Sapienza Università degli Studi di Roma
Costo del biglietto: € 11 intero, € 9 ridotto, € 4 speciale scuola ad alunno (ingresso gratuito ad un docente accompagnatore ogni 10 alunni), € 22 speciale Famiglie (2 adulti più figli al di sotto dei 18 anni)
Telefono per informazioni: +39 060608
E-Mail info: http://www.museodiroma.it/museodiroma@comune.roma.it
Sito ufficiale: http://www.museodiroma.it
Giocare a carte con i pittori del ’900, da Carla Accardi a Burri, a Consagra, da Primo Conti a Carrà, da Campigli a Capogrossi, a Cagli, da Fautrier a Cocteau, da Carlo Levi a Guttuso, da Prampolini a Fausto Pirandello – solo per citarne alcuni. Questa suggestiva partita sarà idealmente possibile grazie alla originale collezione di carte di Paola Masino (1908-1989), donate da Alvise Memmo al Museo di Roma ed esposte per la prima volta al pubblico nelle sale al piano terra dal 15 dicembre al 30 aprile 2017.
La mostra “I pittori del ’900 e le carte da gioco. La collezione di Paola Masino” promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con l’Archivio del Novecento di Sapienza Università degli Studi di Roma e con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura, è a cura di Marinella Mascia Galateria e Patrizia Masini.
Scrittrice anticonformista, intellettuale coltissima, compagna di Massimo Bontempelli, Paola Masino conobbe e frequentò assiduamente letterati, musicisti e pittori, italiani e stranieri, nelle varie residenze, a Roma, Firenze, Parigi, Milano, a Venezia e, d’estate, a Castiglioncello e a Forte dei Marmi. Amava giocare a carte: a poker, a pinnacolo (con Bontempelli), a scopone (con Pirandello). E collezionare mazzi di carte da gioco. Da queste “passioni” nasce l’idea di chiedere ai tanti amici artisti di creare delle carte dipinte, napoletane, francesi e Tarocchi. Realizzando così, dal ’47 agli anni Ottanta, una collezione unica al mondo, che è testimonianza dell’arte pittorica del Novecento e in cui le carte da gioco, astratte dal loro contesto, divengonoopera d’arte e “simbolo metafisico”.
Per la prima volta saranno esposti al pubblico anche i ritratti di Paola Masino, opera dei pittori Bucci, Cagli, Cecchi Pieraccini, de Chirico, de Pisis, Funi e Sironi, e di famosi fotografi, da Bragaglia a Ghitta Carell, da Luxardo, a Sommariva. Tutti degli anni ’30, mentre è del 1968 il ritratto di Alexander Calder, autore anche di una splendida carta in bianco e nero, la Regina di fiori: opere eseguite entrambe a Roma, così come il ritratto di Bontempelli di Alberto Savinio.
Inoltre, grazie al contributo dell’Archivio del Novecento di Sapienza Università degli Studi di Roma, saranno esposte foto d’epoca, lettere, manoscritti, quaderni d’appunti, libri editi e inediti di Paola Masino.
Il “Fondo Paola Masino – donazione Alvise Memmo”, donato nel 2007 al Museo di Roma Palazzo a Braschi dal nipote della scrittrice, oltre alla collezione, che nella sua integralità si compone di 352 carte dipinte, comprende un piccolo e prezioso archivio, costituito da un quaderno e dalle meticolose liste redatte da Paola Masino, con i nomi degli artisti “incaricati” e le corrispondenti carte da gioco “commissionate”, le lettere dei pittori alla collezionista, che hanno accompagnato il progressivo sviluppo della collezione, oltre a una serie di scatole di sigarette utilizzate come contenitori delle carte dipinte e di due mazzi di carte da gioco commerciali autografate da famosi musicisti, letterati e attori.
Il Fondo, significativo per lo studio della collezione, e anche della figura di Paola Masino, un’istituzione della vita culturale romana, costituisce un’importante acquisizione che va ad arricchire le raccolte del Museo.
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