Il cinema di Martin Scorsese nei disegni “noir” di Paco
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Paco, Quei bravi ragazzi
Dal 13 Febbraio 2020 al 13 Marzo 2020
Roma
Luogo: Casa del Cinema
Indirizzo: largo Marcello Mastroianni 1
Orari: lun – ven 16.00/20.00 | sab e dom 10.00/13.00 e 16.00/20.00
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 060608
Sito ufficiale: http://www.casadelcinema.it
Un ciclo di dieci disegni con gessi e matite bianche su supporto nero per rendere omaggio ai grandi film del maestro del cinema americano Martin Scorsese. Saranno in mostra dal 13 febbraio al 13 marzo all’interno della Sala Tormenti della Casa del Cinema per volere del suo autore Giuseppe “Paco” Scandaglia, che con il suo lavoro Il cinema di Martin Scorsese raffigura scene e volti ormai entrati a far parte dell’immaginario collettivo.
Ispirato dall’ennesima visione di Quei bravi ragazzi durante una domenica piovosa, Paco decide, con le sue tavole 50x70, di compiere un viaggio nella filmografia scorsesiana non solo per omaggiare la grandezza registica del suo autore o quella espressiva dei suoi interpreti ma anche per rappresentare la complessità attraverso una tecnica di disegno in grado di far emergere, per effetto del tratto bianco su fondo nero, il carattere “noir” dei protagonisti di Taxi Driver o Quei bravi ragazzi, solo per citarne alcuni. Che quei personaggi provengano dalla strada o da un ring, dai complicati vicoli del Bronx o dal palcoscenico di un concerto rock non ha molta importanza nella “rilettura” di Paco. I suoi sono volti che emergono, tutti indistintamente, da un’ombra fatta di solitudine, rabbia o malavita. Sia che si tratti del Travis Bickle di Robert De Niro, sia che si tratti del volto scavato di Mick Jagger del documentario/concerto sui Rolling Stones Shine a light.
Giuseppe "Paco" Scandaglia nasce a Roma nel 1980. Fin da bambino dimostra interesse per tutto ciò che è Arte. Autodidatta, la sua scuola è sempre stata la strada e i volti di una Roma che forse si è persa. I suoi punti di riferimento sono Caravaggio e i grandi ritrattisti di Piazza Navona dove spesso, da piccolo, passava le sue giornate. Le sue opere rappresentano spesso volti, sguardi di persone comuni e cercano sempre di raggiungere una "simbiosi" tra Artista e soggetto. Le sue grandi passioni, tra tutte cinema e musica, sono alla base di molte sue mostre caratterizzate dalla presenza, come soggetti principali, dei protagonisti di queste forme d’arte.
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