Il Figliol Prodigo
Dal 21 Novembre 2015 al 13 Dicembre 2015
Roma
Luogo: Museo delle Mura
Indirizzo: via di Porta San Sebastiano 18
Orari: da martedì a domenica 9-14
Enti promotori:
- Assessorato alla Cultura e allo Sport
- Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
- Associazione Nessuno Tocchi Caino
- Cooperativa Sociale PID Onlus
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 68979302
E-Mail info: museomura@zetema.it
Sito ufficiale: http://www.museodellemuraroma.it
Il progetto artistico dal titolo “Il Figliol ProdigIo”, è stato realizzato nel carcere di Rebibbia Nuovo Complesso a Roma. L’idea nasce dal tema della Misericordia di questo anno giubilare e come spunto si è guardato alla parabola “Il Figliol Prodigo” per proporre una riflessione sulla capacità di ogni essere umano di ritornare sulle proprie responsabilità anche attraverso una forma mediata di linguaggio: quella dell’arte.
Il Carcere è visto e vissuto troppo spesso come luogo separato dalla comunità ma sappiamo tutti che questo non corrisponde alla realtà e che il nostro Paese è stato chiamato a dare conto in sede Europea delle condizioni dei propri istituti di pena. Ecco perché questo progetto artistico ha l’obiettivo di riaffermare come ogni persona sia portatrice di doveri ma anche di diritti inalienabili e come in ognuno di noi vi sia anche un po’ dell’altro.
Grazie alla disponibilità dell’Amministrazione Penitenziaria e dei suoi operatori e della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma, è stato possibile ai volontari della Cooperativa sociale Pronto Intervento Disagio e dell’Associazione Radicale Nessuno Tocchi Caino insieme ad alcuni artisti dell’avanguardia contemporanea romana, la realizzazione di opere pittoriche dei detenuti con il preciso scopo di portare alla luce attraverso immagini, colori, segni quello che spesso con le parole non si riesce a comunicare.
Sono stati coinvolti 11 detenuti del Nuovo Complesso di Rebibbia e gli artisti Paolo Bielli, Alessandro Costa, Giuseppe Graziosi, Marina Haas, Vincenzo Mazzarella, Laura Palmieri, Elena Pinzuti.
Le opere saranno esposte all’intero di Rebibbia il 27 ottobre 2015, alle ore 15 (Via Raffaele Majetti 70, ingresso limitato).
Nelle settimane successive usciranno dal Penitenziario per essere esposte al Museo Delle Mura del Comune di Roma.
Il Carcere è visto e vissuto troppo spesso come luogo separato dalla comunità ma sappiamo tutti che questo non corrisponde alla realtà e che il nostro Paese è stato chiamato a dare conto in sede Europea delle condizioni dei propri istituti di pena. Ecco perché questo progetto artistico ha l’obiettivo di riaffermare come ogni persona sia portatrice di doveri ma anche di diritti inalienabili e come in ognuno di noi vi sia anche un po’ dell’altro.
Grazie alla disponibilità dell’Amministrazione Penitenziaria e dei suoi operatori e della Sovrintendenza ai Beni Culturali di Roma, è stato possibile ai volontari della Cooperativa sociale Pronto Intervento Disagio e dell’Associazione Radicale Nessuno Tocchi Caino insieme ad alcuni artisti dell’avanguardia contemporanea romana, la realizzazione di opere pittoriche dei detenuti con il preciso scopo di portare alla luce attraverso immagini, colori, segni quello che spesso con le parole non si riesce a comunicare.
Sono stati coinvolti 11 detenuti del Nuovo Complesso di Rebibbia e gli artisti Paolo Bielli, Alessandro Costa, Giuseppe Graziosi, Marina Haas, Vincenzo Mazzarella, Laura Palmieri, Elena Pinzuti.
Le opere saranno esposte all’intero di Rebibbia il 27 ottobre 2015, alle ore 15 (Via Raffaele Majetti 70, ingresso limitato).
Nelle settimane successive usciranno dal Penitenziario per essere esposte al Museo Delle Mura del Comune di Roma.
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museo delle mura ·
marina haas ·
paolo bielli ·
alessandro costa ·
elena pinzuti ·
11 detenuti del nuovo complesso di rebibbia ·
giuseppe graziosi ·
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