INCERTA et.cetera
Dal 06 Dicembre 2018 al 20 Dicembre 2018
Roma
Luogo: Fondaco
Indirizzo: via della Frezza 43/51/57/60a
Orari: dal martedì al sabato dalle 11.00 - 19.30
Curatori: Collettivo Curatoriale del LUISS Master of Art
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Il tempo ha fatto deragliare tutti i linguaggi, di tutte le arti. Ha, in qualche modo, rotto la cornice dello specifico. Poiché l’arte è indecisa a tutto, e questa è la sua grande forza. L’incertezza è proprio quell’energia che spinge l’artista a sviluppare una forma inusitata, inedita, imprevista anche per lui”
Achille Bonito Oliva.
Gli artisti: Gianfranco Baruchello, Enrico Boccioletti, Claire Fontaine, Pasquale Gadaleta, H.H Lim, Luca Manes, Diego Marcon, Marzia Migliora, Luigi Ontani, Alessandro Piangiamore, Nicola Samorì, Andrea Santarlasci, Santissimi, Luca Trevisani e Andreas Zampella.
Il Collettivo Curatoriale composto dagli studenti dell’VIII edizione del Luiss Master of Art, Master Universitario di I livello della Luiss Business School, con la supervisione scientifica di Achille Bonito Oliva, presenta INCERTA et.cetera, mostra che riflette sull’indeterminatezza della nostra contemporaneità e che si terrà dal 6 al 20 dicembre 2018 negli spazi diffusi di Fòndaco, in via della Frezza a Roma.
L’azione del Collettivo curatoriale si pone come un interrogativo, un dialogo aperto sul tema della sparizione delle certezze. Dalla pluralità delle trentasei menti del collettivo emerge una volontà di esplorazione. Nel buio della confusione, del non chiaro, continuano a sorgere creazioni stimolate da quel terreno estremamente fertile che è il caos. Cos’è il tempo incerto? È prettamente umano, è una questione di percezione. È il tempo dell'individuo o della società? Forse è il prodotto dei due. È l'istantaneità della nuova comunicazione: babelica, scremata del suo valore. È un tempo critico in cui l'essere umano, nell'eterno procrastinare, è posto davanti a una scelta di reazione di fronte a un senso di catastrofe imminente: l'azione o l'immobilità. Insomma, è un tempo nuovo, mai visto e pur sempre esistito per tutti; è la consueta paura della morte, forse stavolta più intellettuale che fisica. È un problema di forma. O della sua assenza.
Come si rappresenta questa mutazione? Gli stimoli offerti dall’arte suggeriscono una deformazione che coinvolge le categorie attraverso cui definiamo il nostro immaginario. Al centro di questa Babele c'è ancora l’uomo con il suo estremo bisogno di trasformare la realtà a suo riflesso. Siamo passibili di una molteplicità di scelte possibili e d’informazioni simultanee che assottigliano il valore individuale e aprono la strada a innumerevoli spunti di riflessione. La reazione dell'arte è caleidoscopica, piena di creazioni estremamente eterogenee. Questo è un tentativo di lettura di un tempo incerto, un districarsi tra la liquidità del presente e l’assoluta evanescenza del futuro.
INCERTA et.cetera è un tentativo di riflessione sull’indeterminatezza della nostra contemporaneità. Pittura, scultura, installazioni video e sonore sono le forme di linguaggio scelte per l’esplorazione eclettica del tema.
Gli spazi di Fòndaco, la cui filosofia riunisce diverse realtà, si propongono di rompere i vecchi confini e lasciar fluire nuove identità, in perfetta sinergia con il metodo d’indagine perseguito dal collettivo. Al contempo, l’audace accostamento degli spazi della concept street all’arte contemporanea crea una situazione immersiva e spaesante, in cui lo spettatore è invitato a perdersi e attraversare.
INCERTA è la forma declinata in neutro plurale di incertus, incerta, incertum, che lascia spazio a molteplici chiavi di lettura. Una scelta indeterminata - come il tema trattato - dove nulla è chiaro, ma solo frutto d’interpretazioni soggettive e oggettive. Si offre al pubblico la libertà di identificarsi - o meno - nelle varie espressioni artistiche scelte, così da indurlo a una personale riflessione sul tempo incerto. Il sottotitolo et.cetera, dal latino "e i rimanenti", "e altre cose", "e così via", rimanda all'immaginario collettivo dell'incertezza che caratterizza la nostra contemporaneità.
Gli studenti del LUISS Master of Art hanno curato tutti i passaggi progettuali e organizzativi della mostra, dal concept alla scelta degli artisti, dagli allestimenti, alla comunicazione con un innovativo progetto di promozione sui social, sino alla redazione di un innovativo catalogo, realizzato con la collaborazione diNERO che approfondisce l'"Anatomia del tempo incerto" attraverso sezioni tematiche e contributi critici.
In mostra anche le opere dei tre finalisti della III edizione del Premio Internazionale Generazione Contemporanea, istituito dalla LUISS Business School per promuovere l’arte contemporanea italiana e straniera, sostenere gli artisti under 35 e dare vita alla collezione permanente d’arte contemporanea dell’Università LUISS Guido Carli.
Durante il vernissage sarà annunciato il vincitore scelto da una giuria composta da: Achille Bonito Oliva (Presidente di giuria) - Lorenzo Balbi (Direttore artistico MAMbo - Museo d’arte moderna di Bologna) - Anna Coliva (Direttore Galleria Borghese) - Pia Lauro (Curatore indipendente e diplomata Master of Art) - Domenico Piraina (Direttore PAC - Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano) - Luca Pirolo (Direttore Master of Art) - Monique Veaute (Presidente Fondazione Romaeuropa).
Il Collettivo Curatoriale è composto da: Anna Baciarlini - Beatrice Bandinelli - Elisa Barbero - Greta Bonvicini - Francesca Carpani Glisenti - Giulia Caruso - Giampiero Castiglione - Liberata d’Amore - Elena D’Angelo - Maria Enza D’Auria - Eugenia De Petra - Flaminia Di Meo - Silvia Etzi - Adriano Foltran - Laura Fichera - Chiara Furega - Alessandra Giacopini - Mafalda Giro - Alessandra Grimaldi - Carla Lintas - Rachele Logli - Bianca Malitesta - Susanna Mancini - Benedetta Mirra - Raffaele Moretti - Serena Nardoni - Valerio Ninu - Lidia Orsatti - Laura Parascandolo - Carmen Petrarota - Jodie Petrosino - Giorgia Pieretti - Stefania Postiglione - Viviana Prisco - Giuseppina Sacco - Pedro Silvani.
Inaugurazione Giovedì 6 dicembre 2018 ore 18.30
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Lisetta Carmi. Molto vicino, incredibilmente lontano