La Fotografia al Femminile. Storie e visioni: Silvia Camporesi Simona Ghizzoni Beatrice Pediconi
Dal 30 Novembre 2013 al 12 Gennaio 2014
Roma
Luogo: AuditoriumArte - Auditorium Parco della Musica
Indirizzo: viale Pietro de Coubertin
Orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 17 alle 21 sabato e domenica dalle ore 11 alle 21
Enti promotori:
- Fondazione Musica per Roma
- Contrasto
- Galleria Z20-Sara Zanin (Roma)
- Forma Galleria (Milano)
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: 892982
E-Mail info: relazionipubblico@musicaperroma.it
Sito ufficiale: http://www.auditorium.com
Inaugura venerdì 29 novembre alle ore 18 la mostra Storie e visioni presso l’AuditoriumArte dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. Si tratta di uno degli appuntamenti espositivi della rassegna La fotografia al femminile, che, in modo diverso, affrontano il rapporto tra donna e fotografia. Prodotta dalla Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Contrasto, Galleria Z20-Sara Zanin (Roma) e Forma Galleria (Milano), la mostra resterà aperta fino al 12 gennaio 2014. Tre fotografe, tre autrici del panorama italiano contemporaneo, che si muovono con modalità diverse e utilizzando il linguaggio fotografico e video, interpretano il proprio presente, la vita, reale o fantastica di ognuna, con sguardo nuovo, poetico e intenso. Ogni autrice presenta in questa mostra due lavori fotografici, di dimensioni diverse, dando vita in questo modo a un insieme armonico e variegato di immagini che mischiano, propongono e sovrappongono i ricordi, i simboli, le storie e le visioni dell’una e dell’altra. Nelle sue creazioni, spesso costruite in serie ragionate, Silvia Camporesi (Forlì, 1973) interpreta in modo personale, a volte divertente e giocoso, altre intriso di una magica e spiazzante attesa, il suo mondo e le suggestioni che le arrivano dalla letteratura, dall’arte o anche solo dalla banale quotidianità. Il colore di Simona Ghizzoni (Reggio Emilia, 1977), tenue ed evocativo, lascia che al centro delle sue creazioni affiori sempre una figura femminile, vera protagonista di ogni storia e di ogni visione, come una labile impronta da cogliere al volo, prima che scompaia per sempre. Nelle sorprendenti immagini di Beatrice Pediconi (Roma, 1972), niente è come appare ma tutto sembra il frutto di un processo di continua trasformazione, liquida e materiale, come un vero travaso di sostanze. Elementi vitali in continuo cambiamento che assumono sempre nuove forme, nuove visioni, appunto. E quindi, nuove storie.
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