"La Principessa scudiero”. Come in una fiaba ... la capacità delle donne di fare il bene promuovendo armonia e bellezza
Dal 14 Marzo 2014 al 14 Marzo 2014
Roma
Luogo: Sala Pietro da Cortona - Musei Capitolini
Indirizzo: piazza del Campidoglio 1
Orari: 15-19
Enti promotori:
- Assessorato alla Cultura Creatività e Promozione Artistica-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale
- Commissione Assembleare Cultura di Roma Capitale
- Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio
Telefono per informazioni: +39 060608 / 06 67103067
E-Mail info: marina.mattei@comune.roma.it
Sito ufficiale: http://www.museicapitolini.org
In occasione della festa della Donna, venerdì 14 marzo 2014 (ore 15-19) a Roma, in Campidoglio, presso la Sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini, si terrà la seconda giornata del Convegno di studi “La Principessa scudiero”. Come in una fiaba ... la capacità delle donne di fare il bene promuovendo armonia e bellezza.
L’iniziativa è organizzata dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, dalla Commissione Assembleare Cultura di Roma Capitale e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio.
Sabato 8 marzo presso il Museo delle Navi di Nemi si è tenuta la prima Giornata di studio dal titolo “DONNE: FIGLIE, MOGLI, SORELLE, MADRI, STREGHE, SANTE…”
I due incontri fanno il punto su alcuni temi relativi alla donna, analizzata nei suoi vari aspetti, attraverso un percorso diacronico, che dall’antichità arriva ai giorni nostri. Atteggiamenti violenti nei confronti delle donne possono affondare le radici in un passato molto lontano? L’incontro fra studiosi del mondo antico e di disclipine varie arricchisce le conoscenze sul concetto di donna contrapposta all’uomo, ma anche sulla capacità delle donne di promuovere l’arte e la cultura ripristinando l’equilibrio sociale.
Una serie di conferenze tenute da archeologi, psicoanalisti, antropologi, imprenditori e esponenti della politica culturale tenterà di divulgare le conoscenze nei vari settori sull’operare delle donne. A queste, fin dai primordi, spettano il racconto, la riflessione, la cultura. Nella storia, nei racconti mitici e fiabeschi, così come nel lavoro quotidiano, alla donna è attribuita la capacità di differenziarsi dall’uomo, ma anche di disegnare una unità e una riunificazione, conservando la memoria e promuovendo rispetto, armonia e bellezza.
Il titolo è quello di una fiaba all’interno della quale si ritrovano i mutamenti che, come una femminile tessitura, intrecciano le trame della vita. La realtà “supera” le fiabe: in questi ultimi tempi strumenti giuridici, norme internazionali e il lavoro di associazioni che operano nel sociale e nella cultura in genere, costituiscono un grande avanzamento. Per questo l’incontro promosso dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dalla Commissione Assembleare Cultura di Roma Capitale, con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, e la collaborazione delle associazioni La Bifernina, Zonta International e Cipsi, può condurre indietro nel tempo con la coscienza di un presente migliore per la costruzione di un più armonico futuro.
La giornata di studio si articola in due sezioni, “ La trasmissione dell’arte e della cultura”, “La partecipazione al senso della natura, la cura del corpo e l’espressione della femminilità”.
Si spazia dal mondo Mesopotamico alla Grecia, a Roma, fino a ricercare i meccanismi sociali e culturali che danno origine alla diversità con un lavoro interdisciplinare che arriva fino ai nostri giorni.
Il programma riunisce figure maschili e femminili senza antagonismo. L’intento è di incidere socialmente attraverso i valori più importanti di una società avanzata che risiedono nella creatività, come processo di generazione, secondo un sapiente e antico concetto di poesia. Poesia è creazione, generazione, composizione e, dunque, il processo di opposti che generano unità e che com-pongono la realtà più profonda della vita.
L’iniziativa è organizzata dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, dalla Commissione Assembleare Cultura di Roma Capitale e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio.
Sabato 8 marzo presso il Museo delle Navi di Nemi si è tenuta la prima Giornata di studio dal titolo “DONNE: FIGLIE, MOGLI, SORELLE, MADRI, STREGHE, SANTE…”
I due incontri fanno il punto su alcuni temi relativi alla donna, analizzata nei suoi vari aspetti, attraverso un percorso diacronico, che dall’antichità arriva ai giorni nostri. Atteggiamenti violenti nei confronti delle donne possono affondare le radici in un passato molto lontano? L’incontro fra studiosi del mondo antico e di disclipine varie arricchisce le conoscenze sul concetto di donna contrapposta all’uomo, ma anche sulla capacità delle donne di promuovere l’arte e la cultura ripristinando l’equilibrio sociale.
Una serie di conferenze tenute da archeologi, psicoanalisti, antropologi, imprenditori e esponenti della politica culturale tenterà di divulgare le conoscenze nei vari settori sull’operare delle donne. A queste, fin dai primordi, spettano il racconto, la riflessione, la cultura. Nella storia, nei racconti mitici e fiabeschi, così come nel lavoro quotidiano, alla donna è attribuita la capacità di differenziarsi dall’uomo, ma anche di disegnare una unità e una riunificazione, conservando la memoria e promuovendo rispetto, armonia e bellezza.
Il titolo è quello di una fiaba all’interno della quale si ritrovano i mutamenti che, come una femminile tessitura, intrecciano le trame della vita. La realtà “supera” le fiabe: in questi ultimi tempi strumenti giuridici, norme internazionali e il lavoro di associazioni che operano nel sociale e nella cultura in genere, costituiscono un grande avanzamento. Per questo l’incontro promosso dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dalla Commissione Assembleare Cultura di Roma Capitale, con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, e la collaborazione delle associazioni La Bifernina, Zonta International e Cipsi, può condurre indietro nel tempo con la coscienza di un presente migliore per la costruzione di un più armonico futuro.
La giornata di studio si articola in due sezioni, “ La trasmissione dell’arte e della cultura”, “La partecipazione al senso della natura, la cura del corpo e l’espressione della femminilità”.
Si spazia dal mondo Mesopotamico alla Grecia, a Roma, fino a ricercare i meccanismi sociali e culturali che danno origine alla diversità con un lavoro interdisciplinare che arriva fino ai nostri giorni.
Il programma riunisce figure maschili e femminili senza antagonismo. L’intento è di incidere socialmente attraverso i valori più importanti di una società avanzata che risiedono nella creatività, come processo di generazione, secondo un sapiente e antico concetto di poesia. Poesia è creazione, generazione, composizione e, dunque, il processo di opposti che generano unità e che com-pongono la realtà più profonda della vita.
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