La sera andavamo
Dal 14 Novembre 2012 al 18 Novembre 2012
Roma
Luogo: Centro culturale Elsa Morante/ Casa della Memoria e della Storia/ Casa dei Teatri
Indirizzo: piazzale Elsa Morante
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 0608
E-Mail info: info@centroelsamorante.roma.it
Sito ufficiale: http://www.comune.roma.it/cultura
Nata per la Casa della Memoria e della Storia, La sera andavamo, coinvolge nella sua quarta edizione anche altri spazi culturali della città: il Centro Culturale Elsa Morante e la Casa dei Teatri.
L’iniziativa è a cura dell’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico, Dipartimento Cultura Ufficio Programmazione e Gestione Spazi Culturali di Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
Si tratta di letture tratte da diari, biografie ed epistolari che rivelano la nostra storia e il nostro presente attraverso le esperienze e le sensibilità di alcune figure esemplari, a loro modo capaci di toccare nervi e questioni più universali sempre attuali. Ciascuno spazio contribuisce all’iniziativa traendo spunto dalla propria vocazione specifica, storica e testimoniale nel caso della Casa della Memoria e della Storia, volta alla narrazione del mondo dello spettacolo quella della Casa dei Teatri e attenta alla storia della letteratura quella del Centro Culturale Elsa Morante.
La serata d’apertura della rassegna, mercoledì 14 novembre alle 21.00, è dedicata alla presentazione del volumeL’Amata. Lettere di e a Elsa Morantein occasione del centenario dalla nascita della scrittrice. L’epistolario, curato dal nipote Daniele Morante, raccoglie i carteggi della scrittrice con Moravia, Pasolini, Giacomo Debenedetti, ma anche le lettere private agli amori e agli amici. La sede scelta per questo primo appuntamento, il Centro Culturale Elsa Morante, oltre all’ovvio riferimento al nome che lo contraddistingue, è luogo dedito alla promozione della cultura proprio in una di quelle periferie cittadine tanto amate e descritte dalla scrittrice. Introduce la serata Goffredo Fofi e interviene il curatore Daniele Morante.
Gli incontri alla Casa della Memoria e della Storia giovedì 15 e venerdì 16 novembre alle 19.00, sono dedicati al Giornale del tempo di guerra. 12 giugno 1940 - 7 maggio 1945 di Magda Ceccarelli De Grada e a Manlio Rossi-Doria. Una vita per il sud. dialoghi epistolari 1944-1987 a cura di Emanuele Bernardi. Si tratta, nel primo appuntamento, di un diario segreto che narra la difficile e dura vita quotidiana di ogni famiglia durante cinque anni di guerra e, nella seconda serata, dello scambio epistolare tra alcune delle figure più importanti della scena politica e intellettuale del nostro paese. Anche in questa occasione, la scelta del luogo non è casuale, essendo la Casa della Memoria e della Storia un’ istituzione culturale dove confluiscono Associazioni che rappresentano la memoria storica del Novecento, dell'antifascismo, della Resistenza, della guerra di Liberazione e Istituti culturali che hanno finalità di ricostruzione, conservazione e promozione di tale memoria.
Sabato 17 e domenica 18 novembre alle 11.30, gli appuntamenti si svolgono alla Casa dei Teatri di Villa Pamphilj con due incontri riservati alla storia dello spettacolo teatrale: La Tempesta tradotta e messa in scena, carteggio ritrovato tra Giorgio Strehler e Agostino Lombardo e Gli anni felici. Realtà e memoria nel lavoro dell’attore, di Sandro Lombardi, appassionato e appassionante viaggio autobiografico nella geografia reale, artistica e interiore di uno dei maggiori attori italiani contemporanei che interviene personalmente all’incontro.
Lo sguardo è rivolto a testi e protagonisti sempre non scontati e che riflettono sul mondo da un’angolazione del tutto particolare, quella della scrittura soggettiva, privata, che diventa condivisa in virtù della loro capacità di ricreare un immaginario e un pensiero sempre urgente e vivo.
L’ingresso a tutti gli appuntamenti è libero fino a esaurimento posti disponibili.
PROGRAMMA
CENTRO CULTURALE ELSA MORANTE
MERCOLEDI’ 14 NOVEMBRE – ore 21.00
Genere: CARTEGGIO
In occasione del centenario dalla nascita della scrittrice Elsa Morante, la serata d’apertura de La sera andavamo è dedicata alla presentazione del volume:
“L’AMATA. LETTERE DI E A ELSA MORANTE”
a cura di DANIELE MORANTE
(Editore Einaudi, 2012)
Introduzione di GOFFREDO FOFI
Interviene il curatore DANIELE MORANTE
Lettura di ALESSANDRA DI LERNIA e PIERALDO GIROTTO
"Caro Alberto, mi provo ad essere forte e a lavorare ma poi mi viene la disperazione e penso di lasciare tutto e di correre dove sei tu. Ho sempre lo spavento di rimanere indietro, di diventare brutta, povera, stupida ecc. e che tu non possa mai volermi bene. Io sono un groviglio di cose, di pensieri che mi fanno passare un'ora orribile. Forse non imposterò questa lettera che è troppo vera e tu sei così soggetto alle impressioni: chi viene in contatto con Elsa qualche volta la odia, più spesso l'adora. Certo, la forza metamorfica della scrittrice contrasta con la paura della donna incapace di ricevere l'amore che disperatamente le serviva. Non solo le sue opere, ma lei stessa diventa, già in vita, un oggetto di culto”. Un epistolario curato dal nipote Daniele Morante, che raccoglie i carteggi della scrittrice: quelli con Moravia, con Pasolini, con Giacomo Debenedetti, ma anche le lettere private agli amori e agli amici.
CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA
GIOVEDI’ 15 NOVEMBRE - ore 19.00
Genere: DIARIO
“GIORNALE DEL TEMPO DI GUERRA. 12 GIUGNO 1940 - 7 MAGGIO 1945”
di MAGDA CECCARELLI DE GRADA
(Editore Il Mulino, 2011)
Introduzione di VERA MICHELIN SALOMON
Lettura di ALESSANDRA DI LERNIA
Accompagnamento musicale a cura di SONIA MAURER
In collaborazione con ANED Associazione Nazionale Ex Deportati
"È la prima notte di pace", il 7 maggio 1945: con queste parole si conclude il diario di Magda Ceccarelli De Grada. Cinque anni di vita, cinque anni di guerra, affidati dalla scrittrice a un diario segreto: piccoli quaderni tenuti nascosti perché Magda, moglie del pittore Raffaele De Grada, militante antifascista come l'intera famiglia, partecipa alla resistenza, in aiuto ai volontari della Libertà. Le sue pagine non possono cadere in mani sbagliate. Il marito emarginato dal regime, il figlio Raffaele jr., partigiano, prigioniero, la figlia Lidia riparata all'estero: è pericoloso per Magda scrivere, ma ne scaturiscono esiti per noi felici. La Ceccarelli è una scrittrice nata e si ha l'impressione di vedere e di vivere, più che di leggere, quel che scorre nelle sue pagine: la vita di una famiglia particolare in un ambiente di livello intellettuale alto e, insieme, la vita quotidiana difficile e dura di ogni famiglia durante la guerra, gli eventi politici nazionali e internazionali, gli eventi bellici, gli spostamenti, i bombardamenti.
VENERDI’ 16 NOVEMBRE - ore 19.00
Genere: CARTEGGIO
MANLIO ROSSI-DORIA “UNA VITA PER IL SUD. DIALOGHI EPISTOLARI 1944-1987”
a cura di EMANUELE BERNARDI
(Editore Donzelli, 2012)
Introduzione di ENRICO PUGLIESE
Lettura di PIERALDO GIROTTO
Accompagnamento musicale a cura di SONIA MAURER
In collaborazione con IRSIFAR Istituto Romano per la Storia d’Italia dal Fascismo alla Resistenza
La preoccupazione per il futuro dell’Italia e la premura di agire in un momento in cui tutti sembrano attendere: è questo lo stato d’animo che Manlio Rossi-Doria confida a Guido Dorso in una delle prime lettere di questa raccolta, scritta nel novembre del 1944. Con lo sguardo sempre rivolto allo scopo principale di una vita, ovvero l’impegno per lo sviluppo economico e culturale del Mezzogiorno, Rossi-Doria – che dal pensiero meridionalista è stato uno dei principali interpreti – trova nello scambio epistolare un luogo di riflessione privilegiato. Attraverso i dialoghi con alcune delle figure più importanti della scena politica e intellettuale del nostro paese – Norberto Bobbio, Antonio Giolitti, Emilio Sereni, Gaetano Salvemini, Ernesto Rossi, Rocco Scotellaro, Nuto Revelli ed altri - matura l’idea di un’Italia e di un Sud fatti di uomini e donne impegnati nella costruzione di un’effettiva unità nazionale, che coniughi sviluppo economico e coesione sociale, infrastrutturazione e difesa del territorio. Accanto all’incertezza e al pessimismo delle confidenze agli amici più stretti, c’è la forte convinzione che le giovani generazioni abbiano dalla loro parte la forza morale e l’impegno civile necessari per colmare l’assenza delle istituzioni e affrontare la mancanza di prospettive.
CASA DEI TEATRI
SABATO 17 NOVEMBRE - ore 11.30
Genere: CARTEGGIO
WILLIAM SHAKESPEARE, AGOSTINO LOMBARDO, GIORGIO STREHLER
“LA TEMPESTA TRADOTTA E MESSA IN SCENA”
UN CARTEGGIO RITROVATO TRA STREHLER E LOMBARDO E DUE TRADUZIONI INEDITE REALIZZATE DA LOMBARDO PER IL PICCOLO TEATRO DI MILANO
a cura di ROSY COLOMBO
(Editore Donzelli, 2007)
Introduzione di WALTER PAGLIARO
Lettura di LEONARDO GAMBARDELLA e PIERALDO GIROTTO
Accompagnamento musicale a cura di SONIA MAURER
Nella stagione 1977-78 il Piccolo Teatro di Milano allestisce “La Tempesta” di Shakespeare. La regia è di Giorgio Strehler che commissiona una nuova traduzione dell’opera ad Agostino Lombardo. Il grande studioso si mette al lavoro ma quando il testo arriva nelle mani del regista si accumulano sulle pagine chiose, varianti, proposte di modifica. Ed ecco che entrambi si esaltano in un corpo a corpo sulla traduzione teatrale di quel testo, che li vede interloquire intensamente, alla ricerca delle soluzioni più efficaci. Alla fine, Lombardo mette a punto una traduzione profondamente rinnovata, tanto da apparire come un altro testo, rispetto a quello iniziale. Intanto, Strehler crea una macchina scenica strepitosa, inventa una conduzione degli attori magistrale segnando una pietra miliare nella storia del teatro italiano. Dopo trent’anni, nel 2007, a distanza di dieci anni dalla morte di Strehler e di due da quella di Lombardo, il carteggio fra il professore e il regista esce da un cassetto insieme con i manoscritti delle due traduzioni di Lombardo: quella originaria e quella successiva alla lunga discussione con Strehler. Un materiale che consente di ricostruire il loro lavoro sulla “Tempesta”, dal testo alla scena.
DOMENICA 18 NOVEMBRE – ore 11.30
Genere: BIOGRAFIA
“GLI ANNI FELICI. REALTA’ E MEMORIA NEL LAVORO DELL’ATTORE”
di SANDRO LOMBARDI
(Editore Garzanti, 2004)
Introduzione di PAOLO RUFFINI
Lettura di SANDRO LOMBARDI
Accompagnamento musicale a cura di SONIA MAURER
"La carta d'identità di un intellettuale, di apertura europea, capace delle esperienze più disparate, l'una legata all'altra in una coerente unità culturale. Dove la passione dominante per il teatro fa tutt'uno con la raffinata competenza nel campo della musica e soprattutto con gli studi d'arte." (Dante Isella)
Gli anni felici di Sandro Lombardi è un appassionato e appassionante viaggio autobiografico nella geografia reale, artistica e interiore di uno dei maggiori attori italiani contemporanei. Una figura per certi aspetti unica nel nostro panorama teatrale, per rigore di percorso nell’ambito del teatro di ricerca dagli anni Settanta a oggi, per la straordinaria intensità e modulazione delle sue interpretazioni, per la densità della sua formazione culturale e per la sua maschera naturale, quasi un archetipo del volto dell’attore.
Lo stesso attore dà voce alla propria vita in questo appuntamento alla Casa dei Teatri.
L’iniziativa è a cura dell’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico, Dipartimento Cultura Ufficio Programmazione e Gestione Spazi Culturali di Roma Capitale in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
Si tratta di letture tratte da diari, biografie ed epistolari che rivelano la nostra storia e il nostro presente attraverso le esperienze e le sensibilità di alcune figure esemplari, a loro modo capaci di toccare nervi e questioni più universali sempre attuali. Ciascuno spazio contribuisce all’iniziativa traendo spunto dalla propria vocazione specifica, storica e testimoniale nel caso della Casa della Memoria e della Storia, volta alla narrazione del mondo dello spettacolo quella della Casa dei Teatri e attenta alla storia della letteratura quella del Centro Culturale Elsa Morante.
La serata d’apertura della rassegna, mercoledì 14 novembre alle 21.00, è dedicata alla presentazione del volumeL’Amata. Lettere di e a Elsa Morantein occasione del centenario dalla nascita della scrittrice. L’epistolario, curato dal nipote Daniele Morante, raccoglie i carteggi della scrittrice con Moravia, Pasolini, Giacomo Debenedetti, ma anche le lettere private agli amori e agli amici. La sede scelta per questo primo appuntamento, il Centro Culturale Elsa Morante, oltre all’ovvio riferimento al nome che lo contraddistingue, è luogo dedito alla promozione della cultura proprio in una di quelle periferie cittadine tanto amate e descritte dalla scrittrice. Introduce la serata Goffredo Fofi e interviene il curatore Daniele Morante.
Gli incontri alla Casa della Memoria e della Storia giovedì 15 e venerdì 16 novembre alle 19.00, sono dedicati al Giornale del tempo di guerra. 12 giugno 1940 - 7 maggio 1945 di Magda Ceccarelli De Grada e a Manlio Rossi-Doria. Una vita per il sud. dialoghi epistolari 1944-1987 a cura di Emanuele Bernardi. Si tratta, nel primo appuntamento, di un diario segreto che narra la difficile e dura vita quotidiana di ogni famiglia durante cinque anni di guerra e, nella seconda serata, dello scambio epistolare tra alcune delle figure più importanti della scena politica e intellettuale del nostro paese. Anche in questa occasione, la scelta del luogo non è casuale, essendo la Casa della Memoria e della Storia un’ istituzione culturale dove confluiscono Associazioni che rappresentano la memoria storica del Novecento, dell'antifascismo, della Resistenza, della guerra di Liberazione e Istituti culturali che hanno finalità di ricostruzione, conservazione e promozione di tale memoria.
Sabato 17 e domenica 18 novembre alle 11.30, gli appuntamenti si svolgono alla Casa dei Teatri di Villa Pamphilj con due incontri riservati alla storia dello spettacolo teatrale: La Tempesta tradotta e messa in scena, carteggio ritrovato tra Giorgio Strehler e Agostino Lombardo e Gli anni felici. Realtà e memoria nel lavoro dell’attore, di Sandro Lombardi, appassionato e appassionante viaggio autobiografico nella geografia reale, artistica e interiore di uno dei maggiori attori italiani contemporanei che interviene personalmente all’incontro.
Lo sguardo è rivolto a testi e protagonisti sempre non scontati e che riflettono sul mondo da un’angolazione del tutto particolare, quella della scrittura soggettiva, privata, che diventa condivisa in virtù della loro capacità di ricreare un immaginario e un pensiero sempre urgente e vivo.
L’ingresso a tutti gli appuntamenti è libero fino a esaurimento posti disponibili.
PROGRAMMA
CENTRO CULTURALE ELSA MORANTE
MERCOLEDI’ 14 NOVEMBRE – ore 21.00
Genere: CARTEGGIO
In occasione del centenario dalla nascita della scrittrice Elsa Morante, la serata d’apertura de La sera andavamo è dedicata alla presentazione del volume:
“L’AMATA. LETTERE DI E A ELSA MORANTE”
a cura di DANIELE MORANTE
(Editore Einaudi, 2012)
Introduzione di GOFFREDO FOFI
Interviene il curatore DANIELE MORANTE
Lettura di ALESSANDRA DI LERNIA e PIERALDO GIROTTO
"Caro Alberto, mi provo ad essere forte e a lavorare ma poi mi viene la disperazione e penso di lasciare tutto e di correre dove sei tu. Ho sempre lo spavento di rimanere indietro, di diventare brutta, povera, stupida ecc. e che tu non possa mai volermi bene. Io sono un groviglio di cose, di pensieri che mi fanno passare un'ora orribile. Forse non imposterò questa lettera che è troppo vera e tu sei così soggetto alle impressioni: chi viene in contatto con Elsa qualche volta la odia, più spesso l'adora. Certo, la forza metamorfica della scrittrice contrasta con la paura della donna incapace di ricevere l'amore che disperatamente le serviva. Non solo le sue opere, ma lei stessa diventa, già in vita, un oggetto di culto”. Un epistolario curato dal nipote Daniele Morante, che raccoglie i carteggi della scrittrice: quelli con Moravia, con Pasolini, con Giacomo Debenedetti, ma anche le lettere private agli amori e agli amici.
CASA DELLA MEMORIA E DELLA STORIA
GIOVEDI’ 15 NOVEMBRE - ore 19.00
Genere: DIARIO
“GIORNALE DEL TEMPO DI GUERRA. 12 GIUGNO 1940 - 7 MAGGIO 1945”
di MAGDA CECCARELLI DE GRADA
(Editore Il Mulino, 2011)
Introduzione di VERA MICHELIN SALOMON
Lettura di ALESSANDRA DI LERNIA
Accompagnamento musicale a cura di SONIA MAURER
In collaborazione con ANED Associazione Nazionale Ex Deportati
"È la prima notte di pace", il 7 maggio 1945: con queste parole si conclude il diario di Magda Ceccarelli De Grada. Cinque anni di vita, cinque anni di guerra, affidati dalla scrittrice a un diario segreto: piccoli quaderni tenuti nascosti perché Magda, moglie del pittore Raffaele De Grada, militante antifascista come l'intera famiglia, partecipa alla resistenza, in aiuto ai volontari della Libertà. Le sue pagine non possono cadere in mani sbagliate. Il marito emarginato dal regime, il figlio Raffaele jr., partigiano, prigioniero, la figlia Lidia riparata all'estero: è pericoloso per Magda scrivere, ma ne scaturiscono esiti per noi felici. La Ceccarelli è una scrittrice nata e si ha l'impressione di vedere e di vivere, più che di leggere, quel che scorre nelle sue pagine: la vita di una famiglia particolare in un ambiente di livello intellettuale alto e, insieme, la vita quotidiana difficile e dura di ogni famiglia durante la guerra, gli eventi politici nazionali e internazionali, gli eventi bellici, gli spostamenti, i bombardamenti.
VENERDI’ 16 NOVEMBRE - ore 19.00
Genere: CARTEGGIO
MANLIO ROSSI-DORIA “UNA VITA PER IL SUD. DIALOGHI EPISTOLARI 1944-1987”
a cura di EMANUELE BERNARDI
(Editore Donzelli, 2012)
Introduzione di ENRICO PUGLIESE
Lettura di PIERALDO GIROTTO
Accompagnamento musicale a cura di SONIA MAURER
In collaborazione con IRSIFAR Istituto Romano per la Storia d’Italia dal Fascismo alla Resistenza
La preoccupazione per il futuro dell’Italia e la premura di agire in un momento in cui tutti sembrano attendere: è questo lo stato d’animo che Manlio Rossi-Doria confida a Guido Dorso in una delle prime lettere di questa raccolta, scritta nel novembre del 1944. Con lo sguardo sempre rivolto allo scopo principale di una vita, ovvero l’impegno per lo sviluppo economico e culturale del Mezzogiorno, Rossi-Doria – che dal pensiero meridionalista è stato uno dei principali interpreti – trova nello scambio epistolare un luogo di riflessione privilegiato. Attraverso i dialoghi con alcune delle figure più importanti della scena politica e intellettuale del nostro paese – Norberto Bobbio, Antonio Giolitti, Emilio Sereni, Gaetano Salvemini, Ernesto Rossi, Rocco Scotellaro, Nuto Revelli ed altri - matura l’idea di un’Italia e di un Sud fatti di uomini e donne impegnati nella costruzione di un’effettiva unità nazionale, che coniughi sviluppo economico e coesione sociale, infrastrutturazione e difesa del territorio. Accanto all’incertezza e al pessimismo delle confidenze agli amici più stretti, c’è la forte convinzione che le giovani generazioni abbiano dalla loro parte la forza morale e l’impegno civile necessari per colmare l’assenza delle istituzioni e affrontare la mancanza di prospettive.
CASA DEI TEATRI
SABATO 17 NOVEMBRE - ore 11.30
Genere: CARTEGGIO
WILLIAM SHAKESPEARE, AGOSTINO LOMBARDO, GIORGIO STREHLER
“LA TEMPESTA TRADOTTA E MESSA IN SCENA”
UN CARTEGGIO RITROVATO TRA STREHLER E LOMBARDO E DUE TRADUZIONI INEDITE REALIZZATE DA LOMBARDO PER IL PICCOLO TEATRO DI MILANO
a cura di ROSY COLOMBO
(Editore Donzelli, 2007)
Introduzione di WALTER PAGLIARO
Lettura di LEONARDO GAMBARDELLA e PIERALDO GIROTTO
Accompagnamento musicale a cura di SONIA MAURER
Nella stagione 1977-78 il Piccolo Teatro di Milano allestisce “La Tempesta” di Shakespeare. La regia è di Giorgio Strehler che commissiona una nuova traduzione dell’opera ad Agostino Lombardo. Il grande studioso si mette al lavoro ma quando il testo arriva nelle mani del regista si accumulano sulle pagine chiose, varianti, proposte di modifica. Ed ecco che entrambi si esaltano in un corpo a corpo sulla traduzione teatrale di quel testo, che li vede interloquire intensamente, alla ricerca delle soluzioni più efficaci. Alla fine, Lombardo mette a punto una traduzione profondamente rinnovata, tanto da apparire come un altro testo, rispetto a quello iniziale. Intanto, Strehler crea una macchina scenica strepitosa, inventa una conduzione degli attori magistrale segnando una pietra miliare nella storia del teatro italiano. Dopo trent’anni, nel 2007, a distanza di dieci anni dalla morte di Strehler e di due da quella di Lombardo, il carteggio fra il professore e il regista esce da un cassetto insieme con i manoscritti delle due traduzioni di Lombardo: quella originaria e quella successiva alla lunga discussione con Strehler. Un materiale che consente di ricostruire il loro lavoro sulla “Tempesta”, dal testo alla scena.
DOMENICA 18 NOVEMBRE – ore 11.30
Genere: BIOGRAFIA
“GLI ANNI FELICI. REALTA’ E MEMORIA NEL LAVORO DELL’ATTORE”
di SANDRO LOMBARDI
(Editore Garzanti, 2004)
Introduzione di PAOLO RUFFINI
Lettura di SANDRO LOMBARDI
Accompagnamento musicale a cura di SONIA MAURER
"La carta d'identità di un intellettuale, di apertura europea, capace delle esperienze più disparate, l'una legata all'altra in una coerente unità culturale. Dove la passione dominante per il teatro fa tutt'uno con la raffinata competenza nel campo della musica e soprattutto con gli studi d'arte." (Dante Isella)
Gli anni felici di Sandro Lombardi è un appassionato e appassionante viaggio autobiografico nella geografia reale, artistica e interiore di uno dei maggiori attori italiani contemporanei. Una figura per certi aspetti unica nel nostro panorama teatrale, per rigore di percorso nell’ambito del teatro di ricerca dagli anni Settanta a oggi, per la straordinaria intensità e modulazione delle sue interpretazioni, per la densità della sua formazione culturale e per la sua maschera naturale, quasi un archetipo del volto dell’attore.
Lo stesso attore dà voce alla propria vita in questo appuntamento alla Casa dei Teatri.
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