LelioSwing 50 anni di storia italiana
Dal 07 Novembre 2013 al 02 Febbraio 2014
Roma
Luogo: Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali
Indirizzo: via IV Novembre 94
Orari: da martedì a domenica 9-19
Curatori: Silvia Colombini, Cesare Bastelli, Leonardo Scarpa
Enti promotori:
- Roma Capitale
- Assessorato alla Cultura Creatività e Promozione Artistica
- Sovrintendenza Capitolina e dalla Fondazione Lelio Luttazzi
Costo del biglietto: comprensivo delle 3 mostre: intero € 9.50, ridotto € 7.50; residenti € 8.50/ € 6.50
Telefono per informazioni: +39 06 0608
E-Mail info: info@mercatiditraiano.it
Sito ufficiale: http://www.mercatiditraiano.it/
“Lelio? Un portatore sano di smoking” così lo definisce Enrico Vaime. Ma anche musicista, showman, attore, scrittore, personaggio eclettico carico di umanità e di swing. Lelio Luttazzi ha traghettato da un secolo all’altro – con garbo e intelligenza – il suo sentire e fare musica, osservando con profondità di analisi i cambiamenti del mondo.
La mostra LelioSwing 50 anni di storia italiana- promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica, Sovrintendenza Capitolina e dalla Fondazione Lelio Luttazzi - è l’omaggio a questo indimenticabile Maestro. Un’esposizione che vuole raccontare i momenti fondamentali e le atmosfere che si respiravano in Italia, dal dopoguerra passando per gli anni sessanta fino ai nostri tempi: oggetti d’epoca, dal mobile radio in legno alla televisione, al design spaziale, documenti che segnano il passaggio dal “giazzo” al jazz. E ancora, foto del dopoguerra e della Dolce Vita, immagini ed emozioni che raccontano come un ragazzo triestino, un “giovanotto matto”, sia riuscito a materializzare il suo sogno.
Un progetto-evento a cui hanno voluto collaborare nomi importanti: Enrico Vaime per la supervisione ai testi e Pupi Avati per quella artistica, Piera Detassis direttore di Ciak per la parte cinematografica del Maestro, Leonardo Scarpa per le scenografie.
Un viaggio della memoria che parte da Trieste, la sua città. Radio Trieste, il jazz, il primo complesso di Lelio “I Gatti Selvatici”, gli americani, il piano bar all’Hotel de la Ville. Poi Milano, la direzione artistica alla CGD (Compagnia Generale del Disco) con Teddy Reno e i tanti dischi pieni di swing. E ancora, Torino chiamato dalla sede Rai per dirigere la prima orchestra d’archi ritmica di sua invenzione. E Roma con la radio, il periodo d’oro della tv e del cinema. Infine il ritorno a Trieste, gli ultimi concerti, Sanremo e il memorabile concerto del 15 agosto del 2009, nella sua Piazza dell’Unità.
Un percorso cronologico ricco scandito da 8 Sale e 7 sezioni.
Trieste (1923-1948), con l’infanzia, l’adolescenza, la scoperta del jazz e la giovinezza durante l’amministrazione americana.
La seconda sezione è dedicata a Milano e Torino (1948-1952), quando Lelio si trasferisce a Milano e diventa direttore artistico della Compagnia Generale del Disco fondata da Ferruccio Ricordi (in arte Teddy Reno). Poi c’è Torino dove dirige, nel 1950, l’orchestra stabile della Rai, inventando uno stile musicale nuovo per l’Italia: l’orchestra d’archi ritmica.
Roma è al centro della terza sezione (1954-1970), la città dove Luttazzi si trasferisce appunto nel 1954.
Sala Cinema. Le interpretazioni di Luttazzi in film come “L’Avventura” di Antonioni, “L’Ombrellone” di Dino Risi e molti altri. Le tante colonne sonore per i film di Mario Monicelli, Totò, Dino Risi, Luciano Salce,
Sergio Corbucci.
Roma - Trieste (1970-2010). Il libro “Operazione Montecristo” scritto da Lelio, che diede lo spunto a Nanni Loy per girare il film “Detenuto in attesa di giudizio” con Alberto Sordi.
Importante e particolarmente curata anche la sezione multimediale della mostra: uno spazio con l’installazione interattiva “Play Lelio Swing”. Suggestiva e coinvolgente l’esperienza per il visitatore che, semplicemente alzando le braccia e simulando nell’aria il gesto di suonare sulla tastiera proiettata sul grande schermo di fronte a lui, attiva il meccanismo che gli permette di scegliere un ambito artistico tra jazz, canzoni e duetti, accompagnando Lelio nel video che verrà trasmesso.
Sono, inoltre, esposti oggetti, curiosità, reperti, come il pianoforte verticale primi novecento, il microfono radiofonico anni ’40 o il televisore Geloso anni ‘50/’60 restaurato, dischi di Rabagliati, i primissimi dischi preziosi della CGD, o la foto originale di Louis Armstrong che Lelio ha sempre tenuto accanto al pianoforte. Manoscritti, lettere, premi, oggetti personali.
A corredo della mostra, concerti, eventi e convegni, omaggi e ricordi per un uomo la cui vita straordinaria e le opere hanno attraversato più di 50 anni di Storia d’Italia, storia dello spettacolo e del costume.
LelioSwing regalerà al pubblico adulto un album di ricordi dove poter ritrovare una parte della propria vita, grazie al percorso di un uomo e di un artista tanto famoso quanto amato. Per le generazioni più giovani sarà invece un modo per appropriarsi e vivere emozioni di un passato, conosciuto solo grazie ai racconti dei “grandi”, dal quale hanno però attinto musica e look.
La mostra LelioSwing 50 anni di storia italiana- promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica, Sovrintendenza Capitolina e dalla Fondazione Lelio Luttazzi - è l’omaggio a questo indimenticabile Maestro. Un’esposizione che vuole raccontare i momenti fondamentali e le atmosfere che si respiravano in Italia, dal dopoguerra passando per gli anni sessanta fino ai nostri tempi: oggetti d’epoca, dal mobile radio in legno alla televisione, al design spaziale, documenti che segnano il passaggio dal “giazzo” al jazz. E ancora, foto del dopoguerra e della Dolce Vita, immagini ed emozioni che raccontano come un ragazzo triestino, un “giovanotto matto”, sia riuscito a materializzare il suo sogno.
Un progetto-evento a cui hanno voluto collaborare nomi importanti: Enrico Vaime per la supervisione ai testi e Pupi Avati per quella artistica, Piera Detassis direttore di Ciak per la parte cinematografica del Maestro, Leonardo Scarpa per le scenografie.
Un viaggio della memoria che parte da Trieste, la sua città. Radio Trieste, il jazz, il primo complesso di Lelio “I Gatti Selvatici”, gli americani, il piano bar all’Hotel de la Ville. Poi Milano, la direzione artistica alla CGD (Compagnia Generale del Disco) con Teddy Reno e i tanti dischi pieni di swing. E ancora, Torino chiamato dalla sede Rai per dirigere la prima orchestra d’archi ritmica di sua invenzione. E Roma con la radio, il periodo d’oro della tv e del cinema. Infine il ritorno a Trieste, gli ultimi concerti, Sanremo e il memorabile concerto del 15 agosto del 2009, nella sua Piazza dell’Unità.
Un percorso cronologico ricco scandito da 8 Sale e 7 sezioni.
Trieste (1923-1948), con l’infanzia, l’adolescenza, la scoperta del jazz e la giovinezza durante l’amministrazione americana.
La seconda sezione è dedicata a Milano e Torino (1948-1952), quando Lelio si trasferisce a Milano e diventa direttore artistico della Compagnia Generale del Disco fondata da Ferruccio Ricordi (in arte Teddy Reno). Poi c’è Torino dove dirige, nel 1950, l’orchestra stabile della Rai, inventando uno stile musicale nuovo per l’Italia: l’orchestra d’archi ritmica.
Roma è al centro della terza sezione (1954-1970), la città dove Luttazzi si trasferisce appunto nel 1954.
Sala Cinema. Le interpretazioni di Luttazzi in film come “L’Avventura” di Antonioni, “L’Ombrellone” di Dino Risi e molti altri. Le tante colonne sonore per i film di Mario Monicelli, Totò, Dino Risi, Luciano Salce,
Sergio Corbucci.
Roma - Trieste (1970-2010). Il libro “Operazione Montecristo” scritto da Lelio, che diede lo spunto a Nanni Loy per girare il film “Detenuto in attesa di giudizio” con Alberto Sordi.
Importante e particolarmente curata anche la sezione multimediale della mostra: uno spazio con l’installazione interattiva “Play Lelio Swing”. Suggestiva e coinvolgente l’esperienza per il visitatore che, semplicemente alzando le braccia e simulando nell’aria il gesto di suonare sulla tastiera proiettata sul grande schermo di fronte a lui, attiva il meccanismo che gli permette di scegliere un ambito artistico tra jazz, canzoni e duetti, accompagnando Lelio nel video che verrà trasmesso.
Sono, inoltre, esposti oggetti, curiosità, reperti, come il pianoforte verticale primi novecento, il microfono radiofonico anni ’40 o il televisore Geloso anni ‘50/’60 restaurato, dischi di Rabagliati, i primissimi dischi preziosi della CGD, o la foto originale di Louis Armstrong che Lelio ha sempre tenuto accanto al pianoforte. Manoscritti, lettere, premi, oggetti personali.
A corredo della mostra, concerti, eventi e convegni, omaggi e ricordi per un uomo la cui vita straordinaria e le opere hanno attraversato più di 50 anni di Storia d’Italia, storia dello spettacolo e del costume.
LelioSwing regalerà al pubblico adulto un album di ricordi dove poter ritrovare una parte della propria vita, grazie al percorso di un uomo e di un artista tanto famoso quanto amato. Per le generazioni più giovani sarà invece un modo per appropriarsi e vivere emozioni di un passato, conosciuto solo grazie ai racconti dei “grandi”, dal quale hanno però attinto musica e look.
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