Lino Tardia. Regola ed emozione
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Lino Tardia. Regola ed emozione
Dal 03 Ottobre 2015 al 25 Ottobre 2015
Marino | Roma
Luogo: Museo Civico Umberto Mastroianni
Indirizzo: piazza Matteotti 13
Orari: venerdì, sabato e domenica 10-13 / 16-19
Curatori: Francesco Ciaffi
Enti promotori:
- Comune di Marino
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 7802620
E-Mail info: info@edarcom.it
Sito ufficiale: http://www.edarcom.it
Sabato 3 ottobre alle 18, nell’ambito del programma di eventi per la 91esima Sagra dell’Uva, verrà inaugurata, presso il Museo Civico Umberto Mastroianni, la mostra "Regola ed emozione", personale dell’artista Lino Tardia, cui il Comune di Marino ha affidato la realizzazione del Manifesto dell’ormai storica festa dedicata al vino.
L'artista, siciliano di nascita ma stabile a Roma fin dagli anni '60, presenterà una raccolta di dipinti selezionati dalla produzione degli ultimi venti anni per poter fornire a visitatori e collezionisti una chiave di lettura e di comprensione della propria ricerca.
Come ha puntualmente stigmatizzato Franco Campegiani, nella presentazione della mostra, le opere di Tardia “sono delle vere e proprie cosmogonie, racconti del germinare mondi, l’uno dall’altro, secondo un’incessante e incandescente esplosione vitale. Un teatro fresco e zampillante, fantasmagorico, che pone in scena la creazione universale, ciò che affiora e viene alla luce da sorgenti misteriose e incorruttibili. Al contrario del teatro dechirichiano, che mostra l’eterna consunzione, l’infinito logoramento e l’inappellabile estinzione delle cose, qui è l’alba della vita a fare la sua apparizione, con quello sdoppiamento (si noti la frequente divisione della tela in due campiture) che sembra evocare la Madre Fenicia, la sua capacità di spezzarsi come il pane per dare vita a tutti gli esseri e a tutti i mondi”.
La opere scelte consentiranno di scoprire come, a partire dalla mostra "In viaggio con i Fenici" tenutasi nel 1996 alla Galleria Comunale d'Arte Moderna di Spoleto, fino a "La scatola dei miti" allestita nel 2009 presso le sale dell'Appartamento Barbo del Museo Nazionale di Palazzo Venezia di Roma, la ricerca di Tardia sia stata improntata alla realizzazione di un immaginario figurativo caratterizzato dall'astratta esaltazione del contrasto di linee, forme e colori.
La mostra, realizzata in collaborazione con la galleria d’arte Edarcom Europa, sarà visitabile fino al 25 ottobre.
L'artista, siciliano di nascita ma stabile a Roma fin dagli anni '60, presenterà una raccolta di dipinti selezionati dalla produzione degli ultimi venti anni per poter fornire a visitatori e collezionisti una chiave di lettura e di comprensione della propria ricerca.
Come ha puntualmente stigmatizzato Franco Campegiani, nella presentazione della mostra, le opere di Tardia “sono delle vere e proprie cosmogonie, racconti del germinare mondi, l’uno dall’altro, secondo un’incessante e incandescente esplosione vitale. Un teatro fresco e zampillante, fantasmagorico, che pone in scena la creazione universale, ciò che affiora e viene alla luce da sorgenti misteriose e incorruttibili. Al contrario del teatro dechirichiano, che mostra l’eterna consunzione, l’infinito logoramento e l’inappellabile estinzione delle cose, qui è l’alba della vita a fare la sua apparizione, con quello sdoppiamento (si noti la frequente divisione della tela in due campiture) che sembra evocare la Madre Fenicia, la sua capacità di spezzarsi come il pane per dare vita a tutti gli esseri e a tutti i mondi”.
La opere scelte consentiranno di scoprire come, a partire dalla mostra "In viaggio con i Fenici" tenutasi nel 1996 alla Galleria Comunale d'Arte Moderna di Spoleto, fino a "La scatola dei miti" allestita nel 2009 presso le sale dell'Appartamento Barbo del Museo Nazionale di Palazzo Venezia di Roma, la ricerca di Tardia sia stata improntata alla realizzazione di un immaginario figurativo caratterizzato dall'astratta esaltazione del contrasto di linee, forme e colori.
La mostra, realizzata in collaborazione con la galleria d’arte Edarcom Europa, sarà visitabile fino al 25 ottobre.
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