MARCO TAMBURRO

Marco Tamburro, "Manifesti", 2011
tecnica mista su tela, 250x190 cm
Dal 19 Dicembre 2011 al 31 Gennaio 2012
Roma
Luogo: 6° Senso Art Gallery
Indirizzo: Via dei Maroniti 13/15
Orari: Da Lunedi' al Sabato 11:00/19.00 - Domenica su appuntamento
Costo del biglietto: ingresso libero
Telefono per informazioni: +39 06 69921131
E-Mail info: info@sestosensoartgallery.com
Sito ufficiale: http://www.sestosensoartgallery.com
Dopo la sua mostra personale “Life Live” a cura di Luca Beatrice, all’interno degli spazi della Pelanda, presso il MACRO Testaccio, dove sono state esposte circa trenta opere dell’artista che illustrano la sua nuova produzione, Marco Tamburro esporrà alla 6° Senso Art Gallery le sue ultime opere pittoriche e fotografiche che comunicano al meglio la trasfigurazione di quel “teatro di vita” che egli vuole rappresentare.
All’ interno della galleria saranno esposti quadri di grandi dimensioni, dal taglio quasi cinematografico, ma anche di medie, realizzate con tecnica mista, in cui Tamburro porta avanti una sua personale ricerca: saper raccontare, attraverso la fusione di colori e di segni, la vita contemporanea. Attraverso l'uso del bianco e del nero, a volte interrotto da squarci accesi di rosso che appaiono all’improvviso, l’artista vuole raffigurare la velocità della vita metropolitana e il teatro quotidiano dell'uomo, della massa e del singolo individuo. La sintesi pittorica, la fotografia e i colori inducono lo spettatore a scavare in profondità, per cogliere la vera essenza del messaggio trasmesso da Marco Tamburro.
Marco Tamburro nasce a Perugia nel 1974. Nel 1994 si trasferisce a Milano dove frequenta all’Accademia di Belle Arti di Brera il corso di scenografia. Qui comincia ad esporre in alcune gallerie e spazi alternativi legati soprattutto all'ambiente della moda e del design. Alla fine degli anni Novanta si trasferisce a Roma dove attualmente vive e lavora. Dal 1998 Tamburro ha realizzato numerose esposizioni personali e collettive, nazionali ed internazionali, destando il plauso della critica e del pubblico. Letterati, critici d'arte ed esponenti del mondo dell'arte come Maurizio Sciaccaluga, Gianluca Marziani, Enzo Santese, Chiara Canali, Barbara Martusciello, Renato Civello, Vito Riviello, Ennio Calabria, Antonio Tamburro, ed altri, hanno definito l'opera di Marco Tamburro come personale ed efficace nel rappresentare con cinica puntualità l'annullamento dell'identità che sostanzia l'età contemporanea.
All’ interno della galleria saranno esposti quadri di grandi dimensioni, dal taglio quasi cinematografico, ma anche di medie, realizzate con tecnica mista, in cui Tamburro porta avanti una sua personale ricerca: saper raccontare, attraverso la fusione di colori e di segni, la vita contemporanea. Attraverso l'uso del bianco e del nero, a volte interrotto da squarci accesi di rosso che appaiono all’improvviso, l’artista vuole raffigurare la velocità della vita metropolitana e il teatro quotidiano dell'uomo, della massa e del singolo individuo. La sintesi pittorica, la fotografia e i colori inducono lo spettatore a scavare in profondità, per cogliere la vera essenza del messaggio trasmesso da Marco Tamburro.
Marco Tamburro nasce a Perugia nel 1974. Nel 1994 si trasferisce a Milano dove frequenta all’Accademia di Belle Arti di Brera il corso di scenografia. Qui comincia ad esporre in alcune gallerie e spazi alternativi legati soprattutto all'ambiente della moda e del design. Alla fine degli anni Novanta si trasferisce a Roma dove attualmente vive e lavora. Dal 1998 Tamburro ha realizzato numerose esposizioni personali e collettive, nazionali ed internazionali, destando il plauso della critica e del pubblico. Letterati, critici d'arte ed esponenti del mondo dell'arte come Maurizio Sciaccaluga, Gianluca Marziani, Enzo Santese, Chiara Canali, Barbara Martusciello, Renato Civello, Vito Riviello, Ennio Calabria, Antonio Tamburro, ed altri, hanno definito l'opera di Marco Tamburro come personale ed efficace nel rappresentare con cinica puntualità l'annullamento dell'identità che sostanzia l'età contemporanea.
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