Modernità nei Balcani. Da Le Corbusier a Tito - Talk
Ivo Vitić, Edificio Laginjine, Zagabria. Prospettiva di studio, 1962
Dal 9 June 2021 al 9 June 2021
Roma
Luogo: MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Indirizzo: Via Guido Reni 4/a
Orari: ore 18:00 - 19:30; prenotazione obbligatoria tramite il form alla pagina dell'evento sul sito
Enti promotori:
- In collaborazione con Lettera Ventidue
Sito ufficiale: http://www.maxxi.art
Per buona parte del Novecento, i Balcani hanno espresso una cultura architettonica e urbana altamente sofisticata.
In occasione della mostra Più grande di me, Voci eroiche dalla ex Jugoslavia, il Museo ospita un incontro dedicato alla ricerca di Lorenzo Pignatti, nata da una serie continua di viaggi e studi effettuati nell’arco degli ultimi decenni nel territorio balcanico, in una regione ritenuta “di mezzo” o di “semi-periferia”, come più volte denominata da tanti.
Il libro di Pignatti prova a capire le ragioni della modernità nei Balcani, partendo dal famoso Voyage d’Orient di Charles-Edouard Jeanneret nel 1911, in cui il futuro Le Corbusier apprezzò per primo l’originalità dell’architettura di questi luoghi. Ma la modernità che si è sviluppata nel secondo dopoguerra non sarebbe esistita senza la figura di Josip Broz Tito, partigiano e leader carismatico della Jugoslavia, che ha promosso con lungimiranza politica e culturale una “modernizzazione socialista” attraverso sguardi rivolti sia a Est sia a Ovest, pur mantenendo salda la fede verso un’ideologia politica che egli interpretava in maniera libera e originale.
Intervengono
Zoran Djukanović Università di Belgrado (Serbia)
Rosario Pavia Università G. D’Annunzio di Chieti-Pescara
Lorenzo Pignatti Università G. D’Annunzio di Chieti-Pescara
Marida Talamona Università Roma 3
Il libro di Pignatti prova a capire le ragioni della modernità nei Balcani, partendo dal famoso Voyage d’Orient di Charles-Edouard Jeanneret nel 1911, in cui il futuro Le Corbusier apprezzò per primo l’originalità dell’architettura di questi luoghi. Ma la modernità che si è sviluppata nel secondo dopoguerra non sarebbe esistita senza la figura di Josip Broz Tito, partigiano e leader carismatico della Jugoslavia, che ha promosso con lungimiranza politica e culturale una “modernizzazione socialista” attraverso sguardi rivolti sia a Est sia a Ovest, pur mantenendo salda la fede verso un’ideologia politica che egli interpretava in maniera libera e originale.
Intervengono
Zoran Djukanović Università di Belgrado (Serbia)
Rosario Pavia Università G. D’Annunzio di Chieti-Pescara
Lorenzo Pignatti Università G. D’Annunzio di Chieti-Pescara
Marida Talamona Università Roma 3
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 20 November 2025 al 25 January 2026
Firenze | Palazzo Strozzi
Andro Eradze. Bones of Tomorrow
-
Dal 21 November 2025 al 28 March 2026
Cuneo | Complesso Monumentale di San Francesco
La Galleria Borghese. Da Raffaello a Bernini. Storia di una collezione
-
Dal 21 November 2025 al 29 March 2026
Treviso | Museo Nazionale Collezione Salce
UN MAGICO INVERNO. Bianche emozioni dalla Collezione Salce
-
Dal 21 November 2025 al 12 April 2026
Roma | Museo di Roma a Palazzo Braschi
Ville e giardini di Roma. Una corona di delizie
-
Dal 20 November 2025 al 6 April 2026
Bologna | Museo Civico Archeologico di Bologna
Graphic Japan. Da Hokusai al Manga
-
Dal 14 November 2025 al 15 March 2026
Roma | Musei Capitolini
Cartier e il Mito ai Musei Capitolini