Nicoletta Braga. Cambiamento di stato: Macro Asilo – Asilo di Kobane

© Nicoletta Braga | Nicoletta Braga, Cambiamento di stato: Macro Asilo – Asilo di Kobane, 2018-2019

 

Dal 01 Febbraio 2019 al 03 Febbraio 2019

Roma

Luogo: Macro Asilo

Indirizzo: via Nizza138

Orari: venerdì e domenica 10-20; sabato 10-22

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Sito ufficiale: http://www.uikionlus.com/



Nicoletta Braga presenta il progetto CAMBIAMENTO DI STATO: Macro Asilo – Asilo di Kobane (2018 – 2019) nella #Project Room del Macro – Museo d’Arte Contemporanea Roma, dal 1 al 3 febbraio 2019, al fine di favorire una raccolta fondi per sostenere l’Asilo di Kobane.

L’artista ha ideato appositamente un ambiente espositivo composto da una serie di sculture in gesso, calchi di corpi umani, piante, disegni e stampi in materia organica che riflettono sullo scorrere del tempo, su ciò che resta di noi e dei nostri corpi, sulle libertà conquistate e sulle lotte in atto. Tra le sculture allestite, il gesso intitolato La Bella Addormentata (2018), figura sdraiata dormiente con l’attributo del berretto frigio e della fionda in mano, realizzata da un calco su modello vivente, e L’Immortale (2019), corpo rarefatto in materiale organico che sembra emerge come da uno scavo archeologico.

L’Immortale sarà al centro della performance che inizierà sabato 2 febbraio alle ore 17 e che vedrà Nicoletta Braga dissolvere il corpo e far emergere le protesi contenute al suo interno, indagando lo sviluppo della corporeità umana che si sta avventurando verso un’era post-organica. L’arte viene vissuta quale unica possibilità di un’azione costruttiva che affronti i temi della libertà, dei diritti e della storia dell’uomo. A seguito della performance interverrà Ozlem Tanrikulu, membro di UIKI - Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia

Dalle parole dell’artista: “La figura disfatta ci ricorda anche l’inutilità delle guerre e delle oppressioni poiché dopo pochi anni di passaggio sulla Terra, vinti e vincitori, oppressi e oppressori, alla fine tornano alla terra, diventando cenere e polvere del Mondo. Per questo la scultura è nata per essere distrutta. Questa disfatta è metafora di ogni altra disfatta, come di una predestinazione alla quale prometeicamente ci opponiamo”.

Saranno presenti in scena anche I Prigioni (2018-2019)serie di opere composte da teste bendate e imbavagliate - con un chiaro rimando alla questione curda - Le Origini del mondo (2019), frammenti di corpo esposti in teche di plexiglass, i disegni intitolati Le guerriere dagli occhi verdi (2018 - 2019) Innesti (2018)opera/albero di arance innestato con limoni, che presenta fiori d’arancio mentre i limoni sono in frutto e viceversa. L’innesto è colto quale artificializzazione ante litteramche precede le numerose protesi contemporanee che vengono congiunte alla carne umana. 
  
L’intero progetto vuole mettere in luce la questione curda e per questo motivo nel corso dei tre giorni saranno presentati documenti divulgativi e testimonianze sul contesto di Kobane e sulla costruzione di un edificio residenziale e scolastico per gli orfani di Kobane, all’interno del quale si troveranno una casa accoglienza, un asilo, una scuola, un parco e uno spazio giochi. http://www.uikionlus.com/category/progetto-bimbi-di-kobane/

L’opera diventa in questo modo veicolo attivo, segno, narrazione, responsabilità umana prima di qualsiasi altra cosa, un’opera che raccoglie per donare. Diventa pretesto per una scultura sociale, fatta materialmente dalla partecipazione e dalle relazioni estetiche e politiche.

Le donazioni potranno essere effettuate a favore di:
Ufficio di Informazione del Kurdistan In Italia Onlus
CAUSALE: ASILO KOBANE
CODICE FISCALE: 97165690583
IBAN: IT89 F 02008 05209 000102651599 
BIC/ SWIFT: UNCRITM1710



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