Oreste Baldini. Mediterraneum

Oreste Baldini. Mediterraneum, Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali, Roma
Dal 23 Novembre 2013 al 12 Gennaio 2014
Roma
Luogo: Mercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali
Indirizzo: via IV Novembre 94
Orari: da martedì a domenica 9-19
Enti promotori:
- Assessorato alla Cultura Creatività e Promozione Artistica
- Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Costo del biglietto: comprensivo delle 3 mostre: intero € 9.50, ridotto € 7.50; residenti € 8.50/ € 6.50
Telefono per informazioni: +39 06 82077386/ 340 4206787
E-Mail info: c.sanginiti@zetema.it
Sito ufficiale: http://www.mercatiditraiano.it
Il pesce, i sensi e l’arte.
La ricerca artistica, singolare e tenace, di Oreste Baldini si sviluppa intorno ad un unico tema: il Pesce. Rappresentazione nell’inconscio di un’esperienza comune, è archetipo e origine dal significato universale: vita - abbondanza - rinascita. E’ fonte di sostentamento, come proteina elementare di nutrimento, e cibo salvifico. E’ ‘comunicatore silente’ di messaggi divini, rivelatore capace di penetrare e spingersi oltre il non conosciuto.
Il pesce è tramite fra umano e divino.
Saranno i magnifici spazi della Via Biberatica deiMercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali ad accogliere e lasciar ‘brulicare’ le sculture, i dipinti, i disegni e i grandi mosaici di Oreste Baldini, per un totale di 46 lavori, nella suggestiva mostra MEDITERRANEUM, da sabato 23 novembre 2013 a domenica 12 gennaio 2014.
Il progetto è promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con i Servizi Museali di Zètema Progetto Cultura.
MEDITERRANEUM non è solo una mostra ‘da vedere’.E’ soprattutto un’immersione da sperimentare con i sensi,per ‘pescare emozioni’, oltre l’opera-oggetto.La fruizione, estetica ed emozionale, sarà completa.
Le contaminazioni proposte, del resto, rispecchiano l'aspetto poliedrico dell'artista, scultore, pittore e scenografo ma anche attore e doppiatore.
Lungo le 6 tabernae (ambienti) dei Mercati le opere esposte (vista), potranno essere toccate e accarezzate (tatto), mentre delle ciotole con garze imbevute di essenze odorose (olfatto), create daPro-fvmvm Roma, diffondono le fragranze tipiche del Mediterraneo.
Una composizione musicale (udito), creata appositamente per l'evento dal maestro Giancarlo Russo (autore di tante colonne sonore per il cinema), rimanda a sonorità e atmosfere acquatiche. Solo nell’aula che accoglie i bozzetti di fontane, la musica lascerà il posto allo scrosciare dell'acqua.
Infine, il ‘banco del pesce’, con ceramiche dipinte dall'artista.
Il modulo e modello ‘pesce’ segna da sempre la cultura delle popolazioni del mar Mediterraneo e in Magna Grecia i sacerdoti praticavano l’ictomanzia per interpretare il presente e scrutare il futuro. A questo rito dà continuità l’artista romano Oreste Baldini, che lancia le reti nel mare delle forme e restituisce un pesce mai veramente pescato né oggettivamente visto, ma un pesce assoluto, un animale elevato e ideale.
Se il soggetto è unico, l’icona pesce, la rappresentazione è fortemente ricca di sollecitazioni e motivi.
Il pesce è ora stilizzato ed essenziale, ora addensato in armoniosi grovigli, sempre mantenendo la fluidità del movimento acquatico, riprodotta nei materiali più differenti.
La materia privilegiata è il bronzo, spesso patinato, trattato con grande sensibilità e con una forte suggestione di richiamo tattile. Poi, opere in terracotta, quadri in tecnica mista e grandi modelli di mosaico in opus tessellatum realizzati con tessere di marmo b/n, marmi colorati e smalti (un dovuto tributo alla tradizione del mosaico romano rivisitata nella contemporaneità). Alcuni di questi mosaici, realizzati con le esperte Paola Picco e Flavia Tummolo, sono destinati al futuro Acquario di Roma, il più grande d’Europa.
Non mancano oggetti di uso originalmente reinventati, come la ‘bronzea fontana’ e le ‘sedie-sculture in ferro’ con alti schienali a forma di lisca. Pesci dorati guizzano su steli esili di ferro e, nelle piccole sculture, prendono vita miriadi di pesci.
Infine, i kudurru, sculture simili ad antichi cippi votivi dove decine di pesci proliferano.
Il ‘pesce pescatore di stelle’ accoglie e saluta all’avvio del percorso. Cosi il viaggio sensoriale attraverso MEDITERRANEUM, offerto dalla poesia di Baldini, è punto d’approdo e allo stesso tempo nascita, dove inizio e fine si congiungono.
La ricerca artistica, singolare e tenace, di Oreste Baldini si sviluppa intorno ad un unico tema: il Pesce. Rappresentazione nell’inconscio di un’esperienza comune, è archetipo e origine dal significato universale: vita - abbondanza - rinascita. E’ fonte di sostentamento, come proteina elementare di nutrimento, e cibo salvifico. E’ ‘comunicatore silente’ di messaggi divini, rivelatore capace di penetrare e spingersi oltre il non conosciuto.
Il pesce è tramite fra umano e divino.
Saranno i magnifici spazi della Via Biberatica deiMercati di Traiano - Museo dei Fori Imperiali ad accogliere e lasciar ‘brulicare’ le sculture, i dipinti, i disegni e i grandi mosaici di Oreste Baldini, per un totale di 46 lavori, nella suggestiva mostra MEDITERRANEUM, da sabato 23 novembre 2013 a domenica 12 gennaio 2014.
Il progetto è promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con i Servizi Museali di Zètema Progetto Cultura.
MEDITERRANEUM non è solo una mostra ‘da vedere’.E’ soprattutto un’immersione da sperimentare con i sensi,per ‘pescare emozioni’, oltre l’opera-oggetto.La fruizione, estetica ed emozionale, sarà completa.
Le contaminazioni proposte, del resto, rispecchiano l'aspetto poliedrico dell'artista, scultore, pittore e scenografo ma anche attore e doppiatore.
Lungo le 6 tabernae (ambienti) dei Mercati le opere esposte (vista), potranno essere toccate e accarezzate (tatto), mentre delle ciotole con garze imbevute di essenze odorose (olfatto), create daPro-fvmvm Roma, diffondono le fragranze tipiche del Mediterraneo.
Una composizione musicale (udito), creata appositamente per l'evento dal maestro Giancarlo Russo (autore di tante colonne sonore per il cinema), rimanda a sonorità e atmosfere acquatiche. Solo nell’aula che accoglie i bozzetti di fontane, la musica lascerà il posto allo scrosciare dell'acqua.
Infine, il ‘banco del pesce’, con ceramiche dipinte dall'artista.
Il modulo e modello ‘pesce’ segna da sempre la cultura delle popolazioni del mar Mediterraneo e in Magna Grecia i sacerdoti praticavano l’ictomanzia per interpretare il presente e scrutare il futuro. A questo rito dà continuità l’artista romano Oreste Baldini, che lancia le reti nel mare delle forme e restituisce un pesce mai veramente pescato né oggettivamente visto, ma un pesce assoluto, un animale elevato e ideale.
Se il soggetto è unico, l’icona pesce, la rappresentazione è fortemente ricca di sollecitazioni e motivi.
Il pesce è ora stilizzato ed essenziale, ora addensato in armoniosi grovigli, sempre mantenendo la fluidità del movimento acquatico, riprodotta nei materiali più differenti.
La materia privilegiata è il bronzo, spesso patinato, trattato con grande sensibilità e con una forte suggestione di richiamo tattile. Poi, opere in terracotta, quadri in tecnica mista e grandi modelli di mosaico in opus tessellatum realizzati con tessere di marmo b/n, marmi colorati e smalti (un dovuto tributo alla tradizione del mosaico romano rivisitata nella contemporaneità). Alcuni di questi mosaici, realizzati con le esperte Paola Picco e Flavia Tummolo, sono destinati al futuro Acquario di Roma, il più grande d’Europa.
Non mancano oggetti di uso originalmente reinventati, come la ‘bronzea fontana’ e le ‘sedie-sculture in ferro’ con alti schienali a forma di lisca. Pesci dorati guizzano su steli esili di ferro e, nelle piccole sculture, prendono vita miriadi di pesci.
Infine, i kudurru, sculture simili ad antichi cippi votivi dove decine di pesci proliferano.
Il ‘pesce pescatore di stelle’ accoglie e saluta all’avvio del percorso. Cosi il viaggio sensoriale attraverso MEDITERRANEUM, offerto dalla poesia di Baldini, è punto d’approdo e allo stesso tempo nascita, dove inizio e fine si congiungono.
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