Oscar Murillo. Marks and Whispers
Oscar Murillo, (senza titolo) trasmettitori, 2009, Dettaglio, Olio, bastoncino d'olio e sporco su tela, 150 × 180 cm | © Oscar Murillo | Foto: Tim Bowditch e Reinis Lismanis | Courtesy Oscar Murillo e Gagosian
Dal 12 April 2024 al 15 June 2024
Roma
Luogo: Gagosian Gallery
Indirizzo: Via Crispi 16
Orari: da martedì a sabato 10:30–19
Telefono per informazioni: +39 06 4208 6498
E-Mail info: rome@gagosian.com
Sito ufficiale: http://gagosian.com
Questi teli che evocano i sudari celano altre esistenze alludendo a una realtà catastrofica, intangibile nel tempo, nello spazio e nella storia.
—Oscar Murillo
Gagosian è lieta di annunciare Marks and Whispers, una mostra di dipinti, opere su carta ed un film di Oscar Murillo esposti nella sede romana della galleria a partire dal 12 aprile. La mostra sottolinea le dimensioni formali, politiche e sociali del colore rosso nell’opera di Murillo dell’ultimo decennio.
Murillo è noto per tele monumentali realizzate con elementi cuciti insieme che incorporano componenti gestuali, testuali e scarti materici del suo studio. Produce anche libri, disegni, installazioni scultoree e video che analizzano e mappano gli spostamenti delle popolazioni, il potere e le risorse nei flussi della globalizzazione e degli scambi culturali. Attraverso le molteplici declinazioni della sua pratica, Murillo esplora i concetti di collettività e cultura condivisa, manifestando un forte impegno nei confronti della presenza materica.
In Marks and Whispers ogni opera si connota come un segno, richiamando stati di fragilità, disperazione, vulnerabilità e precarietà. Fissati a pareti indipendenti, i dipinti attivano il fulcro ovale della galleria, le loro superfici pittoriche stratificate con tinte scarlatte alludono all’angoscia che sottende un mondo privilegiato. Sottili veli di tessuto celano il retro delle pareti, evocando l’intensità del procedimento pittorico e trasformandole in recipienti di memoria sommersa.
Presentato come un’arena o un anfiteatro, lo spazio della galleria inquadra i dipinti di Murillo rendendoli parte di un discorso collettivo: gli elementi interni alle pareti evocano e mettono in dialogo diverse componenti ricorrenti nella sua pratica. Questi interventi richiamano i teli neri che l’artista aveva sospeso al soffitto del padiglione centrale dei Giardini in occasione della 56° Biennale di Venezia – All the World’s Futures nel 2015 e le più recenti installazioni alla Fondazione Memmo a Roma nel 2021 e al WIELS Contemporary Art Centre di Bruxelles e alla Kunsthalle di Vienna nel 2024.
Nel cortometraggio di Murillo WRAPPED (2024), gli stessi teli che schermano il retro delle pareti sono avvolti e legati su sé stessi in un volume allungato posto in una cassetta di plastica, risultando non più delicati ma quasi sfigurati. Nel film Murillo calcia il fagotto di tessuto per le strade di Roma senza destinazione apparente. Questo lavoro vuole rappresentare la natura casuale ma violenta dell’incertezza e rispecchia la pratica interrogativa e sfaccettata di Murillo.
Dal 20 luglio al 26 agosto, Murillo presenterà alla Tate Modern di Londra The Flooded Garden una nuova installazione commissionata nell’ambito del programma UNIQLO Tate Play. Contemporaneamente alla mostra di Roma, l’opera di Murillo è oggetto di esposizioni al Museu Serralves a Porto, al WIELS Contemporary Art Centre di Bruxelles e alla Kunsthalle Wien di Vienna.
—Oscar Murillo
Gagosian è lieta di annunciare Marks and Whispers, una mostra di dipinti, opere su carta ed un film di Oscar Murillo esposti nella sede romana della galleria a partire dal 12 aprile. La mostra sottolinea le dimensioni formali, politiche e sociali del colore rosso nell’opera di Murillo dell’ultimo decennio.
Murillo è noto per tele monumentali realizzate con elementi cuciti insieme che incorporano componenti gestuali, testuali e scarti materici del suo studio. Produce anche libri, disegni, installazioni scultoree e video che analizzano e mappano gli spostamenti delle popolazioni, il potere e le risorse nei flussi della globalizzazione e degli scambi culturali. Attraverso le molteplici declinazioni della sua pratica, Murillo esplora i concetti di collettività e cultura condivisa, manifestando un forte impegno nei confronti della presenza materica.
In Marks and Whispers ogni opera si connota come un segno, richiamando stati di fragilità, disperazione, vulnerabilità e precarietà. Fissati a pareti indipendenti, i dipinti attivano il fulcro ovale della galleria, le loro superfici pittoriche stratificate con tinte scarlatte alludono all’angoscia che sottende un mondo privilegiato. Sottili veli di tessuto celano il retro delle pareti, evocando l’intensità del procedimento pittorico e trasformandole in recipienti di memoria sommersa.
Presentato come un’arena o un anfiteatro, lo spazio della galleria inquadra i dipinti di Murillo rendendoli parte di un discorso collettivo: gli elementi interni alle pareti evocano e mettono in dialogo diverse componenti ricorrenti nella sua pratica. Questi interventi richiamano i teli neri che l’artista aveva sospeso al soffitto del padiglione centrale dei Giardini in occasione della 56° Biennale di Venezia – All the World’s Futures nel 2015 e le più recenti installazioni alla Fondazione Memmo a Roma nel 2021 e al WIELS Contemporary Art Centre di Bruxelles e alla Kunsthalle di Vienna nel 2024.
Nel cortometraggio di Murillo WRAPPED (2024), gli stessi teli che schermano il retro delle pareti sono avvolti e legati su sé stessi in un volume allungato posto in una cassetta di plastica, risultando non più delicati ma quasi sfigurati. Nel film Murillo calcia il fagotto di tessuto per le strade di Roma senza destinazione apparente. Questo lavoro vuole rappresentare la natura casuale ma violenta dell’incertezza e rispecchia la pratica interrogativa e sfaccettata di Murillo.
Dal 20 luglio al 26 agosto, Murillo presenterà alla Tate Modern di Londra The Flooded Garden una nuova installazione commissionata nell’ambito del programma UNIQLO Tate Play. Contemporaneamente alla mostra di Roma, l’opera di Murillo è oggetto di esposizioni al Museu Serralves a Porto, al WIELS Contemporary Art Centre di Bruxelles e alla Kunsthalle Wien di Vienna.
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