Oscar Niemeyer. Memoriali
Dal 07 Dicembre 2017 al 12 Gennaio 2018
Roma
Luogo: Galleria Candido Portinari - Ambasciata del Brasile
Indirizzo: piazza Navona 10
Curatori: Nicoletta Trasi
L’opera di Oscar Niemeyer è senz’altro la concretizzazione della sua genialità creativa, ma è anche l’espressione del suo impegno ideologico e di solidarietà con i movimenti sociali, popolari e democratici. E i numerosi memoriali che ha progettato, ne sono la testimonianza.
La Mostra Oscar Niemeyer. Memoriali è un omaggio all’architetto brasiliano scomparso il 5 dicembre 2012, ed espone questa parte meno nota della sua produzione, ma non meno importante.
Si tratta di una selezione – suggerita da Niemeyer stesso durante l’intervista che la curatrice gli fece nel 2005 – che comprende alcuni memoriali e monumenti progettati dagli anni Settanta agli anni Duemila.
Queste opere, realizzate “per non dimenticare”, sono Monumenti in memoria di personalità particolarmente importanti per l’evoluzione democratica del Brasile oppure Memoriali in ricordo di eventi tragici legati alla repressione durante la dittatura militare.
I nove progetti, posti in sequenza cronologica, sono rappresentati da fotografie in bianco e nero del brasiliano Leonardo Finotti, in parte fatte ad hoc per questa mostra e da schizzi inediti provenienti dall’archivio della Fondazione Oscar Niemeyer.
La fotografia del memoriale di Copacabana fu scattata da Kadu Niemeyer il giorno prima dell’improvviso ed imprevisto smantellamento, pertanto unica testimonianza di questo complesso scultoreo.
La Mostra ospita anche il film Oscar Niemeyer, an architect committed to this century che mette ben in evidenza l’artista che ha sempre creduto nell’ideale socialista, il personaggio impegnato che ha sempre combattuto per i suoi ideali.
Durante l’intervista di N. Trasi nel 2005, Niemeyer espresse così il suo essere architetto: “Ho sempre considerato la mia opera d’architetto come secondaria rispetto a qualcosa di molto più importante: la fine delle ingiustizie. Alla mia età ne sono ancora più convinto [...]. Se prendiamo i memoriali che ho realizzato, la maggior parte di essi ha un senso politico che mi è molto caro [...]. Questi monumenti sono le opere di protesta tra le più importanti, che rivelano la mia posizione di semplice architetto”.
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