Otello Scatolini. Armonia 5.0. Allorché di due farete Uno
Otello Scatolini, Androgino, 2015
Dal 11 November 2025 al 3 January 2026
Roma
Luogo: Mattatoio di Roma
Indirizzo: Piazza Orazio Giustiniani 4
Orari: dal martedì alla domenica, dalle ore 11.00 alle 20.00 L’ingresso è consentito fino a un’ora prima della chiusura Lunedì chiuso
Curatori: Claudio Strinati
Enti promotori:
- Assessorato alla Cultura di Roma Capitale
- Azienda Speciale Palaexpo
Costo del biglietto: Ingresso gratuito
Sito ufficiale: http://www.mattatoioroma.it
Dal 12 novembre 2025 al 3 gennaio 2026 il Mattatoio di Roma presenta la mostra di Otello Scatolini, Armonia 5.0. Allorché di due farete Uno, promossa da Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo.
Realizzata da Azienda Speciale Palaexpo.
La mostra nasce da un’idea di Ivana Della Portella Vicepresidente Azienda Speciale Palaexpo con delega al Mattatoio di Roma ed è a cura di Claudio Strinati.
La mostra riunisce le opere realizzate da Otello Scatolini (Roma, 1964) nell’arco di circa quindici anni, connesse tra loro da uno dei fili conduttori principali della sua ricerca, svolta tra disegno, pittura e scultura: l’armonia del titolo che l’artista ricerca da alcuni anni anche attraverso una pratica meditativa, e che trova compimento sia nelle forme, sia nelle tecniche utilizzate, cercando un equilibrio tra marmo, resina, colori e diversi materiali, conferendo alla scultura monumentale la leggerezza dell’acqua. Il sottotitolo della mostra esplica questo dualismo, rappresentato dalla grande scultura Androgino (2015), nuovo essere vitruviano lanciato nel XXI secolo e culminante nell’Uovo Cosmico (2005), sintesi del gesto magico, creatore e guaritore dell’arte. Tra le opere in mostra, un grande spazio è dedicato alle grandi tele recanti una scrittura sussurrata e quasi inintelligibile che ritroviamo anche in alcune sculture (Grida e sussurri, 2010; Mo(a)rmorio, 2010): colata nel piombo e nell’oro, riferimento alla sublimazione alchemica, la scrittura diventa mantra e suggerisce al visitatore il silenzio e il pensiero, in opposizione alle grida e alla superficialità dominanti.
Otello Scatolini è un artista che sembra nascere dalla pietra stessa, come se la scultura non fosse per lui un linguaggio appreso, ma un codice inscritto fin dall’origine nella sua biografia. Figlio d’arte, ha imparato in un cinquantennio a conoscere il marmo e la fatica del lavoro manuale con una naturalezza che non si disgiunge mai dalla consapevolezza formale approfondita attraverso un percorso accademico rigoroso. La sua è una scultura che nasce dall’ascolto: ascolto della materia, delle sue resistenze e delle sue promesse; ascolto delle parole e del suo significato profondo.
La stessa fase progettuale è per Scatolini una fase di silenzio e di pensiero che si trasforma in parole guida e segno, poi in disegno e quindi in opera scolpita: due sale della mostra sono dedicate alla restituzione e alla condivisione di questa esperienza originaria, permettendo ai visitatori di immergersi virtualmente nello studio dell’artista attraverso l’impiego di visori in 3D. Un’esperienza immersiva dell’atto creativo alla presenza dell’artista, che in diverse occasioni guiderà il pubblico attraverso tutte le fasi del suo lavoro, raccontandone la genesi, l’atto materiale e il significato finale.
Il catalogo della mostra di prossima uscita raccoglierà le fotografie di tutte le opere esposte e il testo critico del curatore della mostra Claudio Strinati.
Incontri con l’artista e visita immersiva nel suo studio con visori 3D:
Sabato 22 novembre h.17. Domenica 30 novembre h.11.30. Sabato 13 dicembre h.17 Sabato 20 dicembre h.17
Sono previsti incontri con gli allievi delle Accademie di Belle Arti e delle Scuole d’Arte e dei Mestieri di Roma Capitale.
Inaugurazione 11 novembre, ore 18
Realizzata da Azienda Speciale Palaexpo.
La mostra nasce da un’idea di Ivana Della Portella Vicepresidente Azienda Speciale Palaexpo con delega al Mattatoio di Roma ed è a cura di Claudio Strinati.
La mostra riunisce le opere realizzate da Otello Scatolini (Roma, 1964) nell’arco di circa quindici anni, connesse tra loro da uno dei fili conduttori principali della sua ricerca, svolta tra disegno, pittura e scultura: l’armonia del titolo che l’artista ricerca da alcuni anni anche attraverso una pratica meditativa, e che trova compimento sia nelle forme, sia nelle tecniche utilizzate, cercando un equilibrio tra marmo, resina, colori e diversi materiali, conferendo alla scultura monumentale la leggerezza dell’acqua. Il sottotitolo della mostra esplica questo dualismo, rappresentato dalla grande scultura Androgino (2015), nuovo essere vitruviano lanciato nel XXI secolo e culminante nell’Uovo Cosmico (2005), sintesi del gesto magico, creatore e guaritore dell’arte. Tra le opere in mostra, un grande spazio è dedicato alle grandi tele recanti una scrittura sussurrata e quasi inintelligibile che ritroviamo anche in alcune sculture (Grida e sussurri, 2010; Mo(a)rmorio, 2010): colata nel piombo e nell’oro, riferimento alla sublimazione alchemica, la scrittura diventa mantra e suggerisce al visitatore il silenzio e il pensiero, in opposizione alle grida e alla superficialità dominanti.
Otello Scatolini è un artista che sembra nascere dalla pietra stessa, come se la scultura non fosse per lui un linguaggio appreso, ma un codice inscritto fin dall’origine nella sua biografia. Figlio d’arte, ha imparato in un cinquantennio a conoscere il marmo e la fatica del lavoro manuale con una naturalezza che non si disgiunge mai dalla consapevolezza formale approfondita attraverso un percorso accademico rigoroso. La sua è una scultura che nasce dall’ascolto: ascolto della materia, delle sue resistenze e delle sue promesse; ascolto delle parole e del suo significato profondo.
La stessa fase progettuale è per Scatolini una fase di silenzio e di pensiero che si trasforma in parole guida e segno, poi in disegno e quindi in opera scolpita: due sale della mostra sono dedicate alla restituzione e alla condivisione di questa esperienza originaria, permettendo ai visitatori di immergersi virtualmente nello studio dell’artista attraverso l’impiego di visori in 3D. Un’esperienza immersiva dell’atto creativo alla presenza dell’artista, che in diverse occasioni guiderà il pubblico attraverso tutte le fasi del suo lavoro, raccontandone la genesi, l’atto materiale e il significato finale.
Il catalogo della mostra di prossima uscita raccoglierà le fotografie di tutte le opere esposte e il testo critico del curatore della mostra Claudio Strinati.
Incontri con l’artista e visita immersiva nel suo studio con visori 3D:
Sabato 22 novembre h.17. Domenica 30 novembre h.11.30. Sabato 13 dicembre h.17 Sabato 20 dicembre h.17
Sono previsti incontri con gli allievi delle Accademie di Belle Arti e delle Scuole d’Arte e dei Mestieri di Roma Capitale.
Inaugurazione 11 novembre, ore 18
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 8 November 2025 al 11 January 2026
Venezia | Museo Correr
CARATTERI. Calligrafia e tipografia: Corea del Sud e Stati Uniti
-
Dal 8 November 2025 al 22 February 2026
Brescia | Museo di Santa Giulia
Material for an Exhibition. Storie, memorie e lotte dalla Palestina e dal Mediterraneo
-
Dal 8 November 2025 al 18 January 2026
Perugia | Perugia, Spoleto e Gubbio
Mimmo Paladino. Antologica
-
Dal 7 November 2025 al 25 January 2026
Roma | Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese
Silvia Scaringella. Deus sive natura
-
Dal 5 November 2025 al 1 March 2026
Asti | Palazzo Mazzetti
PAOLO CONTE. Original
-
Dal 28 October 2025 al 15 February 2026
Brescia | Pinacoteca Tosio Martinengo
Peter Paul Rubens. Giovan Carlo Doria a cavallo