Paolo Medici. Historia variazioni di bellezza
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Paolo Medici. Historia variazioni di bellezza, Galleria Michelangelo, Roma
Dal 13 Dicembre 2014 al 31 Gennaio 2015
Roma
Luogo: Galleria Michelangelo
Indirizzo: via G. Giraud 6
Orari: da lunedì a sabato 15,30-19,30
Enti promotori:
- Roma Capitale - Presidenza del Consiglio Roma I Centro
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 329 6131511
Sito ufficiale: http://www.galleriamichelangelo.com
Sabato 13 dicembre 2014 alle ore 18.00 la Galleria Michelangelo di Roma aprirà al pubblico la personale dell'artista Paolo Medici “HISTORIA variazioni di bellezza “ a cura del critico d'arte Francesco Gallo Mazzeo.
Una mostra retrospettiva, che racchiude con circa 40 opere il periodo 2002 / 2014 di questo artista romano che risiede a Bologna, in cui si evidenziano alcuni dei suoi cicli pittorici più significativi come acque – femmes - le storie di Leda - il volto, segno dell'anima - mademoiselle e frammenti.
In questi ultimi anni Medici ha indirizzato la sua ricerca artistica sulla figura femminile, puntando la sua attenzione principalmente sul volto. Questa indagine sulla fisiognomica lo ha portato alla rappresentazione di primi piani stretti su volti femminili densi di espressività. Volti dominati dal pensiero e dall'attesa, immersi in atmosfere di malinconico incanto, che si stagliano sullo sfondo azzurro di “acque” o sul nero di “femmes” Volti che si concretizzano tramite una minuziosa esattezza compositiva, fondata su quell'incerto confine che divide realtà ed apparenza, sulla corporeità dei sensi e l'impenetrabile mistero in cui sembrano perdersi. Sapientemente incastonate sulle tele, le visioni femminili di Medici non hanno nessuna connessione con il termine ritratto, si pongono, piuttosto, come risultanti di una concezione della figura umana che si potrebbe definire antropocentrica. Di qui la rappresentazione del volto come conseguenza visibile dei moti dell'animo.
Lo sbalorditivo e seducente effetto di insieme, amplificato dalla sapiente tecnica del “ frottage “, conduce lo spettatore da una realtà quotidiana ad un regno estetico popolato da muse dove il magico momento della contemplazione viene prolungato nel tempo. L'aspetto più sorprendente di questi volti femminili è che non cedono mai la propria identità all'imitazione; essi posseggono la straordinaria proprietà di renderci testimoni delle scoperte dell'artista, perché il gesto che li ha sottratti al vuoto e li ha posti in essere non li ha mai traditi. Per quest'abile cesellatore di anime, la pittura ed il disegno diventano preziosi strumenti analitici per indagare, scandagliare ed interpretare, attraverso il volto, le forme e le espressioni, il senso profondo dell'esistenza. In questo contesto, ogni figura rappresenta un varco verso l'infinito.
Paolo Medici è nato a Roma nel 1955, ha studiato pittura come allievo nello studio di Corrado Cagli, nel 1978 si è trasferito a Bologna dove vive e lavora. Numerose le mostre personali in musei e gallerie private.
Una mostra retrospettiva, che racchiude con circa 40 opere il periodo 2002 / 2014 di questo artista romano che risiede a Bologna, in cui si evidenziano alcuni dei suoi cicli pittorici più significativi come acque – femmes - le storie di Leda - il volto, segno dell'anima - mademoiselle e frammenti.
In questi ultimi anni Medici ha indirizzato la sua ricerca artistica sulla figura femminile, puntando la sua attenzione principalmente sul volto. Questa indagine sulla fisiognomica lo ha portato alla rappresentazione di primi piani stretti su volti femminili densi di espressività. Volti dominati dal pensiero e dall'attesa, immersi in atmosfere di malinconico incanto, che si stagliano sullo sfondo azzurro di “acque” o sul nero di “femmes” Volti che si concretizzano tramite una minuziosa esattezza compositiva, fondata su quell'incerto confine che divide realtà ed apparenza, sulla corporeità dei sensi e l'impenetrabile mistero in cui sembrano perdersi. Sapientemente incastonate sulle tele, le visioni femminili di Medici non hanno nessuna connessione con il termine ritratto, si pongono, piuttosto, come risultanti di una concezione della figura umana che si potrebbe definire antropocentrica. Di qui la rappresentazione del volto come conseguenza visibile dei moti dell'animo.
Lo sbalorditivo e seducente effetto di insieme, amplificato dalla sapiente tecnica del “ frottage “, conduce lo spettatore da una realtà quotidiana ad un regno estetico popolato da muse dove il magico momento della contemplazione viene prolungato nel tempo. L'aspetto più sorprendente di questi volti femminili è che non cedono mai la propria identità all'imitazione; essi posseggono la straordinaria proprietà di renderci testimoni delle scoperte dell'artista, perché il gesto che li ha sottratti al vuoto e li ha posti in essere non li ha mai traditi. Per quest'abile cesellatore di anime, la pittura ed il disegno diventano preziosi strumenti analitici per indagare, scandagliare ed interpretare, attraverso il volto, le forme e le espressioni, il senso profondo dell'esistenza. In questo contesto, ogni figura rappresenta un varco verso l'infinito.
Paolo Medici è nato a Roma nel 1955, ha studiato pittura come allievo nello studio di Corrado Cagli, nel 1978 si è trasferito a Bologna dove vive e lavora. Numerose le mostre personali in musei e gallerie private.
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