QUOTIDIANA. Programma espositivo sull’arte italiana contemporanea

Installation View Alessio Barchitta I Ph. Carlo Romano

 

Dal 16 Settembre 2022 al 17 Marzo 2024

Roma

Luogo: Museo di Roma – Palazzo Braschi

Indirizzo: Piazza San Pantaleo 10

Orari: dal martedì alla domenica 10.00 - 19.00 | 24 e 31 dicembre 10.00 - 14.00. Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura. Giorni di chiusura: lunedì, 1° gennaio, 1° maggio, 25 dicembre

Enti promotori:

  • La Quadriennale di Roma
  • Roma Culture
  • Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Sito ufficiale: http://www.museodiroma.it


Il Museo di Roma ospita una serie di mostre dedicate alla scoperta di fenomeni e autori dell’arte italiana del XXI secolo. Le due sale al piano terra del Museo di Roma sono aperte al pubblico con un palinsesto di mostre, ideate e prodotte dalla Quadriennale, con l’obiettivo di approfondire alcuni orientamenti significativi dell’arte italiana del XXI secolo.
QUOTIDIANA si struttura in due cicli espositivi, PAESAGGIO e PORTFOLIO.
PAESAGGIO intende creare approfondimenti critici sulla ricerca degli artisti italiani: ciascuna mostra parte dalla scrittura di un saggio commissionato a curatori italiani e stranieri (in egual numero) e disponibile alla lettura del pubblico, con l’obiettivo di indagare fenomeni artistici del nuovo secolo o ricerche di specifici autori. Viene esposto, per ogni mostra, un numero limitato di opere, da una a tre, in modo da poter dare la massima attenzione agli elementi costitutivi dei singoli lavori.
Il ciclo espositivo PAESAGGIO si articola in sei mostre, ciascuna con cadenza bimestrale, allestite nella sala più grande al piano terra di Palazzo Braschi (Sala 2).
Dal 16 settembre al 13 novembre 2022
la mostra di Francis Offman (nato in Ruanda nel 1987) è introdotta da un saggio di Hans Ulrich Obrist (direttore della Serpentine Gallery di Londra e tra i più importanti curatori internazionali). Dal 19 novembre 2022 al 15 gennaio 2023
> Appunti per un’archeologia del futuro di Alessandro Biggio (Cagliari, 1974) e Antonio Fiorentino (Barletta, 1987); la mostra si concentra sui processi di trasformazione della materia e dei significati culturali attraverso il tempo. Dal 20 gennaio 2023 al 12 marzo 2023
> Eva & Franco Mattes (Brescia, 1976), la mostra trae origine da una riflessione di Nadim Samman, curatore al KW Institute for Contemporary Art di Berlino, che affronta criticamente alcuni aspetti della ricerca del duo artistico, una delle più interessanti del XXI secolo. Dal 17 marzo al 7 maggio 2023
mostra di Carlo e Fabio Ingrassia (Catania, 1985), da un saggio di Michelangelo Pistoletto. Dal 13 maggio al 2 luglio 2023
> Ryts Monet e Alterazioni Video dal saggio di Marie-Therese Bruglacher, curatrice indipendente che indaga una linea dell’arte italiana contemporanea definibile come ‘anti-monumentale’. Dal 6 luglio al 10 settembre 2023
> Dinamica di assestamento e mancata stasi di Donato Piccolo (Roma, 1976) e Luca Vitone (Genova, 1964), dal testo di Gaia Bobò Dal 23 settembre al 19 novembre 2023
Roberto Pugliese, Quayola - dal testo di Valentino Catricalà Primitivo PORTFOLIO è un’introduzione ad artisti italiani under 35, scelti dalla Direzione artistica della Quadriennale in collaborazione con la curatrice in residenza presso l’Istituzione, Gaia Bobò. Gli artisti sono presentati attraverso una sola opera (o progetto) e un portfolio sul proprio lavoro. L’obiettivo è quello di registrare l’emersione di nuovi autori della scena nazionale, dando loro l’opportunità di mostrare il proprio lavoro in un ambito istituzionale, presentandolo attraverso un inquadramento ragionato di immagini che possano servire da contestualizzazione della propria ricerca.
Il ciclo espositivo PORTFOLIO si articola in undici mostre, ciascuna con cadenza mensile, allestite nella sala più piccola al piano terreno di Palazzo Braschi (Sala 1).
Dal 16 settembre al 9 ottobre 2022
Alessio Barchitta (Barcellona Pozzo di Gotto, 1991) offre una panoramica su una ricerca che, servendosi di materiali di scarto dal passato fortemente connotato, attiva connessioni tra diverse latitudini e identità culturali. Dal 14 ottobre al 13 novembre 2022
Daniele di Girolamo (Pescara, 1995) autore di installazioni che diventano sistemi di interazione materica in cui il suono si pone come elemento trasformativo dell’ambiente circostante. Dal 19 novembre all’11 dicembre 2022
> Giuseppe Di Liberto (Palermo, 1996) la cui ricerca si sofferma sulla caducità della materia come riflessione collettiva e individuale sulla morte, espone Cortei, un’opera scultorea in argilla che si trasforma lungo la durata della mostra. Dal 17 dicembre 2022 al 15 gennaio 2023
Gabriella Siciliano (Napoli 1990) espone Mi manchi, installazione site specific, dimensioni ambientali, il cui linguaggio installativo, performativo e video si struttura attraverso la contaminazione tra estetiche pop e pratiche rituali e tribali nelle quali l’artista affonda le sue origini. Dal 20 gennaio 2023 al 12 febbraio 2023
Martina Biolo (Padova, 1996), artista che conduce una ricerca scultorea che evoca le dinamiche e le implicazioni proprie dell’intimità dello spazio domestico, espone Tana un’opera scultorea in cui l’artista riproduce i cuscini del divano della sua casa d’infanzia, disponendoli come nei rifugi costruiti dai bambini per nascondersi e creare uno spazio di protezione all’interno delle mura domestiche. Dal 17 febbraio al 12 marzo 2023
> Andreas Zampella (Salerno, 1989), pittore che mette in scena visioni stranianti del quotidiano come strumenti di riflessione sui processi di rappresentazione, espone Passaggio al buio, un dipinto di piccole dimensioni concepito e realizzato in una condizione di penombra, all’interno di un ambiente illuminato unicamente dai raggi di luce mattutina che provengono da prese d’aria. In corrispondenza di una di queste, l’artista immagina la presenza di un elemento di vegetazione spontanea germogliata sul muro. Dal 17 marzo al 9 aprile 2023
Irene Fenara (Bologna, 1990), la cui pratica indaga la natura delle immagini e dei meccanismi della visione, soffermandosi in particolare sulle implicazioni legate alle riprese di immagini da parte di dispositivi ottici quali le telecamere di sorveglianza, da anni al centro della sua ricerca. Dal 13 aprile al 7 maggio 2023
Marta Naturale (Mirano 1990) espone due opere di piccole dimensioni – Riverbero e Passaggio, del 2023 – realizzate a olio su ardesia, tecnica molto presente nella storia dell’arte, in particolare tra Cinque e Seicento. Grazie a questa scelta, che implica una superficie molto scura del supporto, Marta Naturale riesce a conseguire una particolare qualità della luce, arrivando alla definizione di un’atmosfera sospesa che avvolge queste due vedute di interni domestici. Dal 13 maggio al 4 giugno 2023
Jacopo Rinaldi (Roma, 1988) espone la sua opera iio sono un disgraziato il mio destino è di morir in prigione strangolato (2020). L’opera si compone di riproduzioni su pellicola specchiante di due delle cinque fotografie che l’anarchico Gaetano Bresci (1869-1901) teneva con sé al momento dell’attentato al re Umberto I, probabilmente raffiguranti persone appartenenti alla sua cerchia di affetti. Dal 9 giugno al 2 luglio 2023
Ambra Castagnetti (Genova, 1993) espone la sua opera: Furiosa (2022), una scultura in bronzo, resina e cera, raffigurante un busto femminile che si presenta come stratificazione ibrida di diverse forme e materiali. Dal 6 luglio al 10 settembre 2023
Lucia Cristiani (Milano, 1991) espone la sua opera Maida, 2022, fiori di campo galvanizzati in argento Dal 23 settembre al 15 ottobre 2023
Edoardo Manzoni con l’opera Senza titolo (Fame): una serie di sculture in cui l’artista costruisce rudimentali trappole realizzate giustapponendo un’esca, un ramoscello di bacche colorate, a elementi ostili, come dissuasori per piccioni deformati o strutture in legno ricoperte di spine. Dal 20 ottobre al 19 novembre 2023
Federica Francesconi espone l'opera Clickbait (2022), un dittico monocromo di grandi dimensioni. Nell’atrio d’ingresso che connette le due sale è allestito uno spazio di lettura dove sono messi a disposizione del pubblico i testi critici sviluppati dai curatori delle due rassegne.
In parallelo all’attività espositiva, nella Sala Tenerani si svolgono incontri sull’arte italiana del XXI secolo, dedicati agli Amici della Quadriennale e coordinati da Ludovico Pratesi, e una serie di conferenze e dibattiti aperti al pubblico.

QUOTIDIANA
 rientra nel Programma dei 95 anni della Quadriennale (1927-2022) per il quale la Fondazione ha ricevuto un contributo da parte della Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

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