Respiri. Etty Bruni e Adriana Pignataro
Dal 27 Ottobre 2022 al 10 Novembre 2022
Roma
Luogo: Galleria Vittoria
Indirizzo: Via Margutta 103
Orari: tutti i giorni 15:00 - 19:00. Fuori orario su appuntamento
Curatori: Tiziana Todi
Telefono per informazioni: +39 06.36001878
Giovedì 27 ottobre Galleria Vittoria inaugura alle ore 18.00 la mostra Respiri, bipersonale di Etty Bruni e Adriana Pignataro a cura di Tiziana Todi, in occasione della manifestazione Rome Art Week.
La mostra è un omaggio all’arte astratta al femminile mettendo in dialogo due stili differenti, dal linguaggio lirico di Etty Bruni al linguaggio materico di Adriana Pignataro e al tempo stesso, vuole sottolineare il coraggio di esprimere liberamente le emozioni, concetti e creatività attraverso colori e forme.
Scrive Tiziana Todi, curatrice della mostra:
Le opere in mostra danzano tra loro, si abbracciano; il respiro dello spettatore diviene affannoso, veloce, perché quello che ha davanti, lo emoziona nel profondo.
Etty Bruni e Adriana Pignataro vogliono comunicare e vanno oltre con colori, segni, linee e luci proiettando oggetti reali per poi abolirli: così volumi liberi fluttuano sulle tele, creando la giusta armonia.
Le due artiste descrivono in modo concreto ciò che le circonda, creando così stupore per il diverso che sfugge ai più. Le opere esulano dalla rappresentazione di oggetti reali con composizioni in grado di essere indipendenti da riferimenti visuali, così da esaltare i propri sentimenti attraverso le immagini in questo caso non dipinte: i segni, le pennellate e i tratti di colore diventano protagonisti delle tele.
Il loro sentimento è un linguaggio autonomo fatto di pensieri che non rappresenta la realtà ma raffigurazioni che esprimono messaggi combinando punti, linee e forme. Quindi pur non essendo riconoscibile l’immagine davanti all’opera si ha subito la sensazione di quello che si vuole trasmettere.
In questo, che può sembrare irrazionalismo, in realtà c’è il bisogno di fornire una visione personale e profondamente artistica delle opere presentate.
L’astrazione ha un’origine quasi ancestrale: nasce nei graffiti delle caverne e da sempre accompagna l'uomo, la ritroviamo nelle culture più antiche, nella rappresentazione dei vasi nell’antica Grecia, nella scrittura cinese e nella filosofia orientale. Il segno da sempre è l'espressione che attraverso il gesto traduce l’esatta immagine di ciò che l’istinto viscerale vuole rappresentare.
Così il segno diventa espressione, un racconto che toglie il respiro.
La mostra è un omaggio all’arte astratta al femminile mettendo in dialogo due stili differenti, dal linguaggio lirico di Etty Bruni al linguaggio materico di Adriana Pignataro e al tempo stesso, vuole sottolineare il coraggio di esprimere liberamente le emozioni, concetti e creatività attraverso colori e forme.
Scrive Tiziana Todi, curatrice della mostra:
Le opere in mostra danzano tra loro, si abbracciano; il respiro dello spettatore diviene affannoso, veloce, perché quello che ha davanti, lo emoziona nel profondo.
Etty Bruni e Adriana Pignataro vogliono comunicare e vanno oltre con colori, segni, linee e luci proiettando oggetti reali per poi abolirli: così volumi liberi fluttuano sulle tele, creando la giusta armonia.
Le due artiste descrivono in modo concreto ciò che le circonda, creando così stupore per il diverso che sfugge ai più. Le opere esulano dalla rappresentazione di oggetti reali con composizioni in grado di essere indipendenti da riferimenti visuali, così da esaltare i propri sentimenti attraverso le immagini in questo caso non dipinte: i segni, le pennellate e i tratti di colore diventano protagonisti delle tele.
Il loro sentimento è un linguaggio autonomo fatto di pensieri che non rappresenta la realtà ma raffigurazioni che esprimono messaggi combinando punti, linee e forme. Quindi pur non essendo riconoscibile l’immagine davanti all’opera si ha subito la sensazione di quello che si vuole trasmettere.
In questo, che può sembrare irrazionalismo, in realtà c’è il bisogno di fornire una visione personale e profondamente artistica delle opere presentate.
L’astrazione ha un’origine quasi ancestrale: nasce nei graffiti delle caverne e da sempre accompagna l'uomo, la ritroviamo nelle culture più antiche, nella rappresentazione dei vasi nell’antica Grecia, nella scrittura cinese e nella filosofia orientale. Il segno da sempre è l'espressione che attraverso il gesto traduce l’esatta immagine di ciò che l’istinto viscerale vuole rappresentare.
Così il segno diventa espressione, un racconto che toglie il respiro.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 19 marzo 2024 al 30 giugno 2024
Milano | Palazzo Reale
Cézanne | Renoir. Capolavori dal Musée de L’Orangerie e dal Musée D’Orsay
-
Dal 15 marzo 2024 al 30 giugno 2024
Lecco | Palazzo delle Paure
INFORMALE. La pittura italiana degli anni Cinquanta
-
Dal 15 marzo 2024 al 08 settembre 2024
Roma | Museo Napoleonico
Giuseppe Primoli e il fascino dell'Oriente
-
Dal 15 marzo 2024 al 09 giugno 2024
Firenze | Museo Novecento
Jannis Kounellis. La stanza vede. Disegni 1973–1990
-
Dal 14 marzo 2024 al 15 luglio 2024
Massa Marittima | Museo di San Pietro all’Orto
Il Sassetta e il suo tempo. Uno sguardo all'arte senese del primo Quattrocento
-
Dal 10 marzo 2024 al 09 giugno 2024
Perugia | Galleria Nazionale dell’Umbria
L’enigma del Maestro di San Francesco. Lo stil novo del Duecento umbro