:REWILD
Dal 15 Ottobre 2022 al 13 Novembre 2022
Roma
Luogo: MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Indirizzo: Via Guido Reni 4/a
Orari: da martedì a domenica 11 – 19, la biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo
Curatori: Manuel Cirauqui
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Sito ufficiale: http://www.maxxi.art
Il 15 ottobre apre al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, nello spazio extra MAXXI :REWILD, seconda di tre mostre del progetto S+T+ARTS Repairing the Present, a cura di Manuel Cirauqui, curatore al Guggenheim di Bilbao e direttore di Eina Idea Barcelona (fino al 13 novembre 2022).
S+T+ARTS, Repairing the Present è un’iniziativa della Commissione Europea che promuove il dialogo tra scienza, tecnologia e arte per esplorare soluzioni che migliorino l’ecosistema globale, dove l’arte gioca un ruolo fondamentale per la costruzione di visioni alternative e innovatrici a prova di futuro.
Le ricerche artistiche sono state sviluppate nel corso di 21 residenze tematiche distribuite in 12 paesi europei dall’inizio del 2022, e ora approdano a un percorso espositivo.
Oltre a:REWILD al MAXXI, le altre mostre sono :REWORLD al MEET Digital Culture Center di Milano (4 -30 Ottobre 2022) e :RETOOL allo ZKM | Center for Art and Media a Karlsruhe in Germania (18 Novembre - 18 Dicembre 2022). All’inizio di dicembre si terrà a Bruxelles una conferenza finale che concluderà la serie di mostre Repairing the Present.
:REWILD al MAXXI
Da nuove mappe arboree cittadine a licheni depurativi, da geobatteri illuminanti a nuove prospettive sul ciclo dei rifiuti, la mostra affronta l'urgenza della cooperazione tra le specie e parla della necessità dell'umanità di ripristinare i modelli selvaggi negli ecosistemi odierni. Visioni diverse che pongono tutte l'accento sulle possibili contaminazioni dei regni: naturale e sintetico, artificiale e organico, animale e minerale, verso rinnovate forme di Antropocene.
In mostra al MAXXI otto progetti di: Samira Benini Allaouat, Penelope Cain, Filip Van Dingenen and David Shongo, Adriana Knouf, Lugh O’Neill, Studio Lapatsch | Unger e Studio Johanna Schmeer, Susi Gutsche e Olga Kisseleva, queste ultime vincitrici delle residenze d’artista promosse da SONY CSL Roma in collaborazione con il MAXXI. LE OPERE
Susi Gutscheha sviluppato il progetto TRACEWASTE un’istallazione audiovisiva interattiva, un’"isola dei rifiuti” ("Müllinsel") che, attraverso una raccolta di BIG DATA, rende visibili le imprevedibili e sorprendenti dinamiche nel percorso di smaltimento dei rifiuti in Itali. Olga Kisseleva, in collaborazione con Liu Bauerha realizzato Cities Live Like Trees, un invito a riflettere su prospettive innovative per migliorare la qualità della vita nelle città. Questo lavoro tiene conto della ricerca di Leonardo da Vinci sulle strutture arborescenti. Cerca, infatti, attraverso un’importante raccolta di dati, nuovi modi per integrare gli alberi nel paesaggio urbano e mantenere viva la struttura della città.
Samira Benini Allaouat presenta GEO-LLUM un'opera d'arte performativa concepita come un essere organico e in crescita, dove il ruolo dell'uomo è prendersene cura. L’artista immagina il ruolo dell'illuminazione pubblica nelle aree verdi urbane concentrandosi sui geobatteri che hanno la capacità di creare elettricità gratuita mentre bio-bonificano il suolo contaminato. GEO-LLUM è anche inclusa nel primo programma pilota di biorisanamento nel quartiere Hort del Clot di Barcellona.
One and the Care of Many di Penelope Cain (AUS/NL) è una narrazione visiva, di scienza, meraviglia e speranza attraverso il micro mondo dei licheni. Senza radici, né vegetale né animale, il lichene assorbe CO2 ed è quindi una parte importante degli ecosistemi. Il progetto riflette sui benefici di un ripopolamento di questa specie nelle città.
Filip Van Dingenen e David Shongo con Suskewiet Visions indagano come una tradizione folclorica, il SUSSKEWIET, una volta ricontestualizzata possa rivelare una potenziale intelligenza collettiva che armonizzi la nostra relazione dominante con le entità non umane.
Adriana Knouf lavora come artista, scrittrice e xenologa, concentrandosi su argomenti come i media, l'arte spaziale e i futuri queer e trans. TX-2: MOONSHADOW è un esperimento di costruzione speculativa di satelliti. Una vela solare fatta a mano che mostra futuri bizzarri e postcoloniali.
KARST di Lugh O'Neill in collaborazione con altri artisti, è una composizione di suono 3D, registrata ed eseguita sul posto, che consente un'interazione artistica e performativa con i luoghi.
Bodies of Water Bodies of Water, del duo di designer Anja Lapatsch (DE) e Annika Unger (DE) dello Studio Lapatsch | Unger, in collaborazione con lo Studio Johanna Schmeer (DE), è un'opera d'arte che utilizza rocce specifiche degli strati geologici della città di Berlino per modificare la qualità delle altre acque in modo che il loro contenuto minerale e il loro sapore diventino simili all'acqua potabile di Berlino. Il progetto è frutto di un'indagine geoidrologica sui sistemi idrici sotterranei regionali di Berlino e sulle loro qualità e sfide specifiche.
“Questo trittico di mostre fornisce una narrazione modulare per navigare sia nella diversità dei progetti di residenza di Repairing the Present sia nella problematica generale delle urgenze contemporanee. In condizioni antropogeniche critiche - come il riscaldamento globale e i fenomeni estremi correlati, le epidemie, la scarsità di risorse, le guerre persistenti e l'ecocidio - dobbiamo portare la nostra nozione di collaborazione oltre l'umano e recuperare, ridisegnare le tecnologie disponibili oggi e nel prossimo futuro. L'obiettivo è che tutti noi raggiungiamo forme di vita e di sviluppo più armoniose, attente e sostenibili. Gli artisti e gli studi di Repairing the Present mostrano un'incredibile capacità di portare avanti una molteplicità di sforzi in ambiti diversi come l'epidemiologia, la bioingegneria, le politiche dei rifiuti, la critica culturale, i nuovi materiali e la crittografia, solo per citarne alcuni. Ogni mostra del ciclo :REWORLD :REWILD :RETOOL sarà un'occasione per sperimentare lo sviluppo della loro ricerca e per trovare ispirazione nel contatto diretto con le opere" – afferma il curatore, Manuel Cirauqui.
S+T+ARTS è un’iniziativa della Commissione Europea che promuove il confronto e il dialogo tra Scienza, Tecnologia e Arti, con l’obiettivo di affrontare, attraverso la creatività degli artisti, le conseguenze che l’inarrestabile sviluppo tecnologico sta generando nella società. Fino ad oggi, attraverso le sue precedenti edizioni, S+T+ARTS ha ospitato oltre 125 residenze in tutta Europa, ciascuna in risposta alle strategie del Green Deal dell'UE o agli obiettivi del New European Bauhaus, facilitando così la consapevolezza del pubblico su sfide globali e paneuropee.
Partner di S+T+ARTS Repairing the Present sono 12 importanti istituzioni europee operanti in ambito culturale, artistico, tecnologico e di ricerca, oltre al MAXXI e a SONY CSL Roma, Art Hub Copenhagen, CYENS, MEET, CCCB, In4Art, STATE, Onassis Stegi, Kerniskova, Snowball & Gluon, Ars Electronica.
S+T+ARTS, Repairing the Present è un’iniziativa della Commissione Europea che promuove il dialogo tra scienza, tecnologia e arte per esplorare soluzioni che migliorino l’ecosistema globale, dove l’arte gioca un ruolo fondamentale per la costruzione di visioni alternative e innovatrici a prova di futuro.
Le ricerche artistiche sono state sviluppate nel corso di 21 residenze tematiche distribuite in 12 paesi europei dall’inizio del 2022, e ora approdano a un percorso espositivo.
Oltre a:REWILD al MAXXI, le altre mostre sono :REWORLD al MEET Digital Culture Center di Milano (4 -30 Ottobre 2022) e :RETOOL allo ZKM | Center for Art and Media a Karlsruhe in Germania (18 Novembre - 18 Dicembre 2022). All’inizio di dicembre si terrà a Bruxelles una conferenza finale che concluderà la serie di mostre Repairing the Present.
:REWILD al MAXXI
Da nuove mappe arboree cittadine a licheni depurativi, da geobatteri illuminanti a nuove prospettive sul ciclo dei rifiuti, la mostra affronta l'urgenza della cooperazione tra le specie e parla della necessità dell'umanità di ripristinare i modelli selvaggi negli ecosistemi odierni. Visioni diverse che pongono tutte l'accento sulle possibili contaminazioni dei regni: naturale e sintetico, artificiale e organico, animale e minerale, verso rinnovate forme di Antropocene.
In mostra al MAXXI otto progetti di: Samira Benini Allaouat, Penelope Cain, Filip Van Dingenen and David Shongo, Adriana Knouf, Lugh O’Neill, Studio Lapatsch | Unger e Studio Johanna Schmeer, Susi Gutsche e Olga Kisseleva, queste ultime vincitrici delle residenze d’artista promosse da SONY CSL Roma in collaborazione con il MAXXI. LE OPERE
Susi Gutscheha sviluppato il progetto TRACEWASTE un’istallazione audiovisiva interattiva, un’"isola dei rifiuti” ("Müllinsel") che, attraverso una raccolta di BIG DATA, rende visibili le imprevedibili e sorprendenti dinamiche nel percorso di smaltimento dei rifiuti in Itali. Olga Kisseleva, in collaborazione con Liu Bauerha realizzato Cities Live Like Trees, un invito a riflettere su prospettive innovative per migliorare la qualità della vita nelle città. Questo lavoro tiene conto della ricerca di Leonardo da Vinci sulle strutture arborescenti. Cerca, infatti, attraverso un’importante raccolta di dati, nuovi modi per integrare gli alberi nel paesaggio urbano e mantenere viva la struttura della città.
Samira Benini Allaouat presenta GEO-LLUM un'opera d'arte performativa concepita come un essere organico e in crescita, dove il ruolo dell'uomo è prendersene cura. L’artista immagina il ruolo dell'illuminazione pubblica nelle aree verdi urbane concentrandosi sui geobatteri che hanno la capacità di creare elettricità gratuita mentre bio-bonificano il suolo contaminato. GEO-LLUM è anche inclusa nel primo programma pilota di biorisanamento nel quartiere Hort del Clot di Barcellona.
One and the Care of Many di Penelope Cain (AUS/NL) è una narrazione visiva, di scienza, meraviglia e speranza attraverso il micro mondo dei licheni. Senza radici, né vegetale né animale, il lichene assorbe CO2 ed è quindi una parte importante degli ecosistemi. Il progetto riflette sui benefici di un ripopolamento di questa specie nelle città.
Filip Van Dingenen e David Shongo con Suskewiet Visions indagano come una tradizione folclorica, il SUSSKEWIET, una volta ricontestualizzata possa rivelare una potenziale intelligenza collettiva che armonizzi la nostra relazione dominante con le entità non umane.
Adriana Knouf lavora come artista, scrittrice e xenologa, concentrandosi su argomenti come i media, l'arte spaziale e i futuri queer e trans. TX-2: MOONSHADOW è un esperimento di costruzione speculativa di satelliti. Una vela solare fatta a mano che mostra futuri bizzarri e postcoloniali.
KARST di Lugh O'Neill in collaborazione con altri artisti, è una composizione di suono 3D, registrata ed eseguita sul posto, che consente un'interazione artistica e performativa con i luoghi.
Bodies of Water Bodies of Water, del duo di designer Anja Lapatsch (DE) e Annika Unger (DE) dello Studio Lapatsch | Unger, in collaborazione con lo Studio Johanna Schmeer (DE), è un'opera d'arte che utilizza rocce specifiche degli strati geologici della città di Berlino per modificare la qualità delle altre acque in modo che il loro contenuto minerale e il loro sapore diventino simili all'acqua potabile di Berlino. Il progetto è frutto di un'indagine geoidrologica sui sistemi idrici sotterranei regionali di Berlino e sulle loro qualità e sfide specifiche.
“Questo trittico di mostre fornisce una narrazione modulare per navigare sia nella diversità dei progetti di residenza di Repairing the Present sia nella problematica generale delle urgenze contemporanee. In condizioni antropogeniche critiche - come il riscaldamento globale e i fenomeni estremi correlati, le epidemie, la scarsità di risorse, le guerre persistenti e l'ecocidio - dobbiamo portare la nostra nozione di collaborazione oltre l'umano e recuperare, ridisegnare le tecnologie disponibili oggi e nel prossimo futuro. L'obiettivo è che tutti noi raggiungiamo forme di vita e di sviluppo più armoniose, attente e sostenibili. Gli artisti e gli studi di Repairing the Present mostrano un'incredibile capacità di portare avanti una molteplicità di sforzi in ambiti diversi come l'epidemiologia, la bioingegneria, le politiche dei rifiuti, la critica culturale, i nuovi materiali e la crittografia, solo per citarne alcuni. Ogni mostra del ciclo :REWORLD :REWILD :RETOOL sarà un'occasione per sperimentare lo sviluppo della loro ricerca e per trovare ispirazione nel contatto diretto con le opere" – afferma il curatore, Manuel Cirauqui.
S+T+ARTS è un’iniziativa della Commissione Europea che promuove il confronto e il dialogo tra Scienza, Tecnologia e Arti, con l’obiettivo di affrontare, attraverso la creatività degli artisti, le conseguenze che l’inarrestabile sviluppo tecnologico sta generando nella società. Fino ad oggi, attraverso le sue precedenti edizioni, S+T+ARTS ha ospitato oltre 125 residenze in tutta Europa, ciascuna in risposta alle strategie del Green Deal dell'UE o agli obiettivi del New European Bauhaus, facilitando così la consapevolezza del pubblico su sfide globali e paneuropee.
Partner di S+T+ARTS Repairing the Present sono 12 importanti istituzioni europee operanti in ambito culturale, artistico, tecnologico e di ricerca, oltre al MAXXI e a SONY CSL Roma, Art Hub Copenhagen, CYENS, MEET, CCCB, In4Art, STATE, Onassis Stegi, Kerniskova, Snowball & Gluon, Ars Electronica.
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olga kisseleva ·
maxxi museo nazionale delle arti del xxi secolo ·
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penelope cain ·
filip van dingenen and david shongo ·
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