Robert Capa. Il fotoreporter

Robert Capa, Soldier walking through field on recconnaissnace mission, near Troina, Sicily, Italy, August 4-5, 1943 © International Center of Photography/Magnum Photos
Dal 21 Settembre 2023 al 19 Novembre 2023
Roma
Luogo: Galleria dell'Accademia d'Ungheria in Roma
Indirizzo: Via Giulia 1
Orari: lunedì-venerdì 9:30-19:30, sabato e domenica 11:00-19:30
Costo del biglietto: ingresso gratuito
In occasione dei 110 anni dalla nascita di Robert Capa, giovedì 21 settembre, alle ore 19:30 presso la Galleria dell'Accademia d'Ungheria in Roma si terrà il vernissage della mostra fotografica Robert Capa, il fotorepoter.
L'esposizione è organizzata in collaborazione con il Robert Capa Contemprary Photography Center Budapest.
Robert Capa (22 ottobre 1913–25 maggio 1954), il fotografo di fama mondiale nato a Budapest, fu testimone oculare degli eventi storici che hanno determinato il XX secolo nonché messaggero in ventitré paesi di quattro continenti. Per tutta la sua vita sostenne che il linguaggio universale della fotografia potesse apportare cambiamenti, rendendo il mondo un posto migliore. Seppe guardare le cose con uno sguardo “creativo”, qualunque cosa toccasse prendeva una forma nuova, mai vista prima. Fu in grado di vedere ciò che gli altri non riuscirono e, con il suo cambio di prospettiva, seppe dare una nuova definizione alle cose, avvicinandosi al mondo con un nuovo approccio. Il suo talento incandescente e pervasivo ha permeato tutte le sue attività e la sua vita. Il suo coraggio, la sua audacia, il potere visivo delle sue fotografie non hanno pari. La sua immensa empatia e umanità hanno caratterizzato tutte le sue attività, è stato uno degli “avventurieri etici”, secondo le parole di Henri Cartier-Bresson, e l’atteggiamento morale nelle sue immagini è un esempio per tutti.
La mostra rende omaggio all’uomo che vide cinque campi di battaglia e, corpo a corpo con la morte, documentò la storia dando una nuova definizione alla metodologia della fotografia di guerra.
Conquistò fama mondiale grazie alla fotografia scattata durante la guerra civile spagnola, intitolata Morte di un miliziano lealista, fronte di Córdoba, Spagna nel 1936. Questo periodo fu tra i più tristi della sua vita, segnato dalla tragica perdita della sua compagna, la collega di origini polacche Gerda Taro.
Capa scattò fotografie di soldati e partigiani, raffigurandoli sia in momenti di vita quotidiana che durante le battaglie, dalla posizione dell’osservatore partecipe e infinitamente empatico. Era lì con loro, ed è da molto vicino che scattò le sue fotografie. Famose sono le sue parole al riguardo: “Se le tue foto non sono abbastanza buone, non eri abbastanza vicino.”
Su suggerimento di Capa, insieme ai fotografi Henri Cartier-Bresson, George Rodger e
David “Chim” Seymour, nel 1947 fu fondata l’agenzia Magnum Photos.
La selezione della mostra Robert Capa, il fotoreporter presenta settantacinque immagini della sua vita, dalla foto che cattura la conferenza di Trockij (una delle sue prime commissioni) a quella scattata durante la guerra d’Indocina. Le fotografie in mostra raccontano sia il mondo della guerra che i momenti di pace di Robert Capa.
Grazie alle fotografie acquistate nel 2008, quello di Budapest è diventato uno dei centri di riferimento del patrimonio Capa insieme ai centri di New York e di Tokyo. La serie intitolata Raccolta Master III (Master’s Set III) che documenta la vita di Robert Capa, comprende 937 ingrandimenti realizzati negli anni ‘90. Queste fotografie sono state selezionate da Cornell Capa (fratello minore di Robert Capa) e dallo storico della fotografia Richard Whelan (monografista di Robert Capa) tra il 1990 e il 1992 tra quasi 70mila negativi lasciati da Capa.
Le fotografie in mostra sono state selezionate dalle immagini della collezione ungherese Robert Capa Master Collection, conservata nel Centro di Fotografia Contemporanea Robert Capa di Budapest.
L'esposizione è organizzata in collaborazione con il Robert Capa Contemprary Photography Center Budapest.
Robert Capa (22 ottobre 1913–25 maggio 1954), il fotografo di fama mondiale nato a Budapest, fu testimone oculare degli eventi storici che hanno determinato il XX secolo nonché messaggero in ventitré paesi di quattro continenti. Per tutta la sua vita sostenne che il linguaggio universale della fotografia potesse apportare cambiamenti, rendendo il mondo un posto migliore. Seppe guardare le cose con uno sguardo “creativo”, qualunque cosa toccasse prendeva una forma nuova, mai vista prima. Fu in grado di vedere ciò che gli altri non riuscirono e, con il suo cambio di prospettiva, seppe dare una nuova definizione alle cose, avvicinandosi al mondo con un nuovo approccio. Il suo talento incandescente e pervasivo ha permeato tutte le sue attività e la sua vita. Il suo coraggio, la sua audacia, il potere visivo delle sue fotografie non hanno pari. La sua immensa empatia e umanità hanno caratterizzato tutte le sue attività, è stato uno degli “avventurieri etici”, secondo le parole di Henri Cartier-Bresson, e l’atteggiamento morale nelle sue immagini è un esempio per tutti.
La mostra rende omaggio all’uomo che vide cinque campi di battaglia e, corpo a corpo con la morte, documentò la storia dando una nuova definizione alla metodologia della fotografia di guerra.
Conquistò fama mondiale grazie alla fotografia scattata durante la guerra civile spagnola, intitolata Morte di un miliziano lealista, fronte di Córdoba, Spagna nel 1936. Questo periodo fu tra i più tristi della sua vita, segnato dalla tragica perdita della sua compagna, la collega di origini polacche Gerda Taro.
Capa scattò fotografie di soldati e partigiani, raffigurandoli sia in momenti di vita quotidiana che durante le battaglie, dalla posizione dell’osservatore partecipe e infinitamente empatico. Era lì con loro, ed è da molto vicino che scattò le sue fotografie. Famose sono le sue parole al riguardo: “Se le tue foto non sono abbastanza buone, non eri abbastanza vicino.”
Su suggerimento di Capa, insieme ai fotografi Henri Cartier-Bresson, George Rodger e
David “Chim” Seymour, nel 1947 fu fondata l’agenzia Magnum Photos.
La selezione della mostra Robert Capa, il fotoreporter presenta settantacinque immagini della sua vita, dalla foto che cattura la conferenza di Trockij (una delle sue prime commissioni) a quella scattata durante la guerra d’Indocina. Le fotografie in mostra raccontano sia il mondo della guerra che i momenti di pace di Robert Capa.
Grazie alle fotografie acquistate nel 2008, quello di Budapest è diventato uno dei centri di riferimento del patrimonio Capa insieme ai centri di New York e di Tokyo. La serie intitolata Raccolta Master III (Master’s Set III) che documenta la vita di Robert Capa, comprende 937 ingrandimenti realizzati negli anni ‘90. Queste fotografie sono state selezionate da Cornell Capa (fratello minore di Robert Capa) e dallo storico della fotografia Richard Whelan (monografista di Robert Capa) tra il 1990 e il 1992 tra quasi 70mila negativi lasciati da Capa.
Le fotografie in mostra sono state selezionate dalle immagini della collezione ungherese Robert Capa Master Collection, conservata nel Centro di Fotografia Contemporanea Robert Capa di Budapest.
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