Salvatore Giunta. Interferenze di segni e parole

Salvatore Giunta. Interferenze di segni e parole
Dal 11 Febbraio 2013 al 25 Febbraio 2013
Roma
Luogo: Biblioteca Rispoli
Indirizzo: piazza Grazioli 4
Orari: lun e mart 9-22; merc, giov e ven 9-19; sab 9-13
Curatori: Bruna Condoleo
Enti promotori:
- Comune di Roma
- Biblioteche di Roma
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 45460561
E-Mail info: biblioteca.rispoli@bibliotechediroma.it
Sito ufficiale: http://www.bibliotechediroma.it
Segni e parole interagiscono con raffinata espressività dialettica in un evento singolare, in cui le emozioni palpitanti di un poeta si trasfigurano nelle linee, nei segni, negli accordi cromatici delle opere grafiche di Salvatore Giunta. Non nuovo ad esperienze collaborative con i poeti, in questa inedita mostra Salvatore Giunta traspone liberamente sulle sue carte a mano sensazioni, turbamenti e liriche visioni, tratti dalla lettura di una recente Raccolta poetica di Roberto Piperno.
La carta, infatti, grazie alle qualità tattili e luministiche della materia, sa generare vibrazioni di forme e di spazio, producendo differenti relazioni tonali e percettive e dunque rendendosi capace di evocare, per contiguità psichica, immagini, ricordi, stati d’animo… Un linguaggio grafico, quello di Giunta, che gioca su lievi contrasti, sull’opacità e sui riflessi, sulla ruvidezza e sulla levigatezza della carta per creare un lirico incantamento.
Nei soffici collage i segni s’intrecciano in forme melodiose, creando sofisticati bilanciamenti lineari; le tonalità sommesse e i soffici dosaggi coloristici si configurano, com’è consuetudine dell’artista, in eleganti accordi musicali.
La carta, infatti, grazie alle qualità tattili e luministiche della materia, sa generare vibrazioni di forme e di spazio, producendo differenti relazioni tonali e percettive e dunque rendendosi capace di evocare, per contiguità psichica, immagini, ricordi, stati d’animo… Un linguaggio grafico, quello di Giunta, che gioca su lievi contrasti, sull’opacità e sui riflessi, sulla ruvidezza e sulla levigatezza della carta per creare un lirico incantamento.
Nei soffici collage i segni s’intrecciano in forme melodiose, creando sofisticati bilanciamenti lineari; le tonalità sommesse e i soffici dosaggi coloristici si configurano, com’è consuetudine dell’artista, in eleganti accordi musicali.
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