Sandra Sfodera. Bioforme

Sandra Sfodera. Bioforme, Genesi
Dal 20 Gennaio 2013 al 04 Febbraio 2013
Roma
Luogo: Museo Fondazione Crocetti
Indirizzo: via Cassia 492
Orari: lunedì, giovedì e venerdì 11-13/ 15-19; sabato e domenica 11-18
Telefono per informazioni: +39 06 33711468
E-Mail info: info@museocrocetti.it
Sito ufficiale: http://www.museocrocetti.it/ita/
“BIOFORME” è un progetto di ricerca della pittrice Sandra Sfodera che esplora il mondo scientifico attraverso l’Arte. Un percorso espositivo tracciato non solo con il segno e il colore, ma anche con i materiali impiegati. Un “osmosi - come lei stessa scrive - tendente alla scoperta di quella segreta ed intrinseca bellezza presente nelle leggi della Natura”.
“E’ solo l’amore per la natura o è una spasmodica voglia di raccontarla attraverso la sua pittorica capacità narrativa ciò che queste tele descrivono? Questo l’interrogativo a cui è sottoposto l’osservatore e che la curatrice Nicoletta Di Benedetto, giornalista che da anni si occupa di critica d’arte, cerca di spiegare nella sua presentazione. “Scienza e Arte i due mondi fantastici e fantasmagorici di Sandra Sfodera. Chi conosce già il percorso artistico della pittrice sa che l’uno non può prescindere dall’altro. Attraverso questi suoi mondi riesce a mettere in mostra la bellezza più recondita di un microcosmo reso noto solo alla lente indagatrice del microscopio e non percepibile ad occhio nudo (…), quadri che raccontano un mondo irreale, fantastico, fatto di forme e colori che si rincorrono e si intrecciano in giochi iperbolici. Sono le Micro-Macro vedute che si schiudono allo spettatore (…), opere che eleggono la pittrice poeta di un mondo fantasioso ma che la sua sapienza artistica ha saputo rendere reale anche dalla tecnica e dai materiali utilizzati. Sabbie raccolte direttamente sulle spiagge irlandesi o su quelle mediterranee, e poi cristalli, polvere di rame, e di ottone, solfati, sostanze mischiate all’olio diventano protagonisti fondamentali dell’opera d’arte. Destrutturate e ricomporre i soggetti questo l’obiettivo che l’artista si impone e affronta con tenacia e padronanza di espressione. Dall’immagine pura del vetrino passa alla libertà di interpretazione crittografando la microbiologia per rendere opera d’arte ciò che per natura lo è già”.
Sandra Sfodera, nata a Roma dove vive e lavora, è laureata in Scienze Biologiche con specializzazione in Microbiologia, insegna scienze matematiche. La sua ventennale esperienza nel campo dell’arte è iniziata presso lo “Studio Arte di Piazza Navona” sotto la guida della pittrice Ninni Verga. Si dedica ad attività di ricerca sia in campo artistico che teatrale. Ha collaborato all’organizzazione del “I Seminario Internazionale Scuola e Teatro” con il patrocinio del Teatro di Roma e l’Università di Bruxelles. Alcune delle sue opere sono state scelte per le copertine dei libri della scrittrice e storica dell’arte Olivia Casares. Dal 1993 ad oggi ha esposto in numerose mostre personali e collettive non solo in Italia ma anche all’estero. Nel 2001 ha ricevuto la “Targa d’Argento” al XXVIII Premio Sulmona, nel 2006 il premio alla XXI edizione del Premio Italia – sezione Pittura, nel 2007 il Premio “Video Padiglione Virtuale” alla Biennale di Venezia, nel 2011 il Premio per la pittura Bonifacio VIII ad Anagni.
Tra gli articoli da lei pubblicati: “A proposito dell’inquinamento: Fantafiaba, l’oasi desiderata”; “Le trasformazioni geometriche, punto di incontro tra Arte e Scienza” pubblicato sulla Rivista Biologi Italiani.
Oltre alla pittura si cimenta, con brillanti risultati, anche con la tecnica incisoria.
“E’ solo l’amore per la natura o è una spasmodica voglia di raccontarla attraverso la sua pittorica capacità narrativa ciò che queste tele descrivono? Questo l’interrogativo a cui è sottoposto l’osservatore e che la curatrice Nicoletta Di Benedetto, giornalista che da anni si occupa di critica d’arte, cerca di spiegare nella sua presentazione. “Scienza e Arte i due mondi fantastici e fantasmagorici di Sandra Sfodera. Chi conosce già il percorso artistico della pittrice sa che l’uno non può prescindere dall’altro. Attraverso questi suoi mondi riesce a mettere in mostra la bellezza più recondita di un microcosmo reso noto solo alla lente indagatrice del microscopio e non percepibile ad occhio nudo (…), quadri che raccontano un mondo irreale, fantastico, fatto di forme e colori che si rincorrono e si intrecciano in giochi iperbolici. Sono le Micro-Macro vedute che si schiudono allo spettatore (…), opere che eleggono la pittrice poeta di un mondo fantasioso ma che la sua sapienza artistica ha saputo rendere reale anche dalla tecnica e dai materiali utilizzati. Sabbie raccolte direttamente sulle spiagge irlandesi o su quelle mediterranee, e poi cristalli, polvere di rame, e di ottone, solfati, sostanze mischiate all’olio diventano protagonisti fondamentali dell’opera d’arte. Destrutturate e ricomporre i soggetti questo l’obiettivo che l’artista si impone e affronta con tenacia e padronanza di espressione. Dall’immagine pura del vetrino passa alla libertà di interpretazione crittografando la microbiologia per rendere opera d’arte ciò che per natura lo è già”.
Sandra Sfodera, nata a Roma dove vive e lavora, è laureata in Scienze Biologiche con specializzazione in Microbiologia, insegna scienze matematiche. La sua ventennale esperienza nel campo dell’arte è iniziata presso lo “Studio Arte di Piazza Navona” sotto la guida della pittrice Ninni Verga. Si dedica ad attività di ricerca sia in campo artistico che teatrale. Ha collaborato all’organizzazione del “I Seminario Internazionale Scuola e Teatro” con il patrocinio del Teatro di Roma e l’Università di Bruxelles. Alcune delle sue opere sono state scelte per le copertine dei libri della scrittrice e storica dell’arte Olivia Casares. Dal 1993 ad oggi ha esposto in numerose mostre personali e collettive non solo in Italia ma anche all’estero. Nel 2001 ha ricevuto la “Targa d’Argento” al XXVIII Premio Sulmona, nel 2006 il premio alla XXI edizione del Premio Italia – sezione Pittura, nel 2007 il Premio “Video Padiglione Virtuale” alla Biennale di Venezia, nel 2011 il Premio per la pittura Bonifacio VIII ad Anagni.
Tra gli articoli da lei pubblicati: “A proposito dell’inquinamento: Fantafiaba, l’oasi desiderata”; “Le trasformazioni geometriche, punto di incontro tra Arte e Scienza” pubblicato sulla Rivista Biologi Italiani.
Oltre alla pittura si cimenta, con brillanti risultati, anche con la tecnica incisoria.
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