Silvia Scaringella. Deus sive natura
 
										 
										
										
																		
																																												Silvia Scaringella, Deus sive natura I Ph. Giorgio Benni
											
										
										
									Dal 7 November 2025 al 25 January 2026
Roma
Luogo: Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese
Indirizzo: Via Fiorello La Guardia 6
Orari: dal martedì al venerdì ore 10.00-16.00, sabato e domenica ore 10.00-19.00 (ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura). Chiuso il lunedì
Curatori: Maila Buglioni
Enti promotori:
- Roma Capitale
- Assessorato alla Cultura
- Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali
Costo del biglietto: ingresso gratuito alla mostra e al Museo
Telefono per informazioni: +39 060608
Sito ufficiale: http://www.museiincomuneroma.it
								
								Il Museo Carlo Bilotti Aranciera di Villa Borghese ospita dall’8 novembre 2025 al 25 gennaio 2026 la mostra Silvia Scaringella. Deus sive natura.
L’esposizione, a cura di Maila Buglioni, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, prodotta e organizzata da Lamaro Arte, con il sostegno di Yourban2030, il patrocinio di Carrara City of Crafts and Folk Art, con il supporto tecnico di Tabularasa e in media partnership con HF4 comunicazione. Servizi museali Zètema Progetto Cultura.
 
La mostra intende indagare la possibile relazione e convivenza tra l’essere umano e gli altri esseri viventi, vegetali e animali, da sempre presenti sul pianeta. Se fino all’epoca preindustriale tale coabitazione non generava alcuna problematica, dall’Ottocento in poi l’evoluzione tecnologica ha comportato importanti cambiamenti. A partire dagli anni Duemila l’accelerazione del progresso, sempre più convulso/spasmodico, ha fatto registrare le prime conseguenze negative visibili in primis con i cambiamenti climatici.
 
In un’epoca in cui l’artificio umano sta prevaricando sulla sfera vegetale e animale, l’artista Silvia Scaringella, partendo dalla riflessione di Spinoza Deus Sive Naturae (Dio ossia la natura), ha sentito l’esigenza di esplorare le correlazioni mimetiche ancora esistenti tra i comportamenti dell'umana collettività e gli esseri naturali, il rapporto albero-casa ovvero la casa ancestrale e il bisogno di costruzione umano, la relazione tra la morfologia dei fiori e lo scheletro umano, l’organizzazione societaria e, infine, l’attuale impossibile ipotesi di convivenza tra esseri appartenenti a diverse specie nello stesso spazio.
 
Villa Borghese, con la sua ricca vegetazione composta da alberi e arbusti che prosperano da secoli, è la fonte ispiratrice della mostra. Da questo ambiente naturale l’artista ha tratto i suoi primi studi, dedicati alla raffigurazione del mondo naturale.
La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato da Poligrafiche San Marco.
 
Nata a Roma nel 1986, Silvia Scaringella si diploma in scultura all’Accademia Belle arti di Carrara e si forma in numerosi atelier tecnici e artistici, tra cui quello di Renato Mambor. Nel 2014 si trasferisce e studia presso l’Iwate University, in Giappone, esperienza che ha influenzato il suo linguaggio e pensiero. Partecipa a simposi di pietra nazionali e internazionali, collocando tre opere pubbliche a Palombara Sabina (RM), Morioka (JP) e Sera- vezza (LU). Mostre principali: Istituto di Cultura Ichinoseki e Iwate University, Japan; collaterale Manifesta 12, Palermo; Fondazione Cassa di Risparmio, Carrara; Centro Arti Plastiche, Carrara; Forme nel verde San Quirico d’Orcia, Siena, mostra personale Museo Belmonte Riso, Palermo, mostra personale Parco archeologico di Segesta, Trapani, Biennale Off di Dakar, Senegal, Museo Tubla-Nives, Val Gardena. Vive tra Roma e Carrara, dove ha il suo studio. Nel 2019 vince il concorso “Leonardo e il Volo”, realizzando una scultura permanente per gli Aeroporti di Roma Fiumicino. Nel 2020 vince il concorso “Love-eyes” realizzando una scultura per la città di Tsingtao in Cina. Nel 2021 colloca una scultura al Circolo Ministero Affari Esteri in Roma. Nel 2022 realizza la parte scultorea del murales multimediale a Carrara a cura di Yourban2030, 2024 scultura e installazione permanente presso Catania a cura di Fondazione Fiumara D’arte, 2025 scultura in collezione Vaticana, 2025 scultura pubblica a San Cipriano Piacentino (Sa) a cura di Yourban2030. La sua scultura parte da interessi antropologici e sociologici, dalla ricerca di corrispondenze nei comportamenti collettivi e singoli, del mondo animale e umano, che diventano nelle sue opere moltitudini di esseri relazionati, sistemi olistici rivelati, indicatori di dinamismo ed entropia dell’epoca contemporanea, simbologia di ricercata correlazione esistenziale.
							
							L’esposizione, a cura di Maila Buglioni, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, prodotta e organizzata da Lamaro Arte, con il sostegno di Yourban2030, il patrocinio di Carrara City of Crafts and Folk Art, con il supporto tecnico di Tabularasa e in media partnership con HF4 comunicazione. Servizi museali Zètema Progetto Cultura.
La mostra intende indagare la possibile relazione e convivenza tra l’essere umano e gli altri esseri viventi, vegetali e animali, da sempre presenti sul pianeta. Se fino all’epoca preindustriale tale coabitazione non generava alcuna problematica, dall’Ottocento in poi l’evoluzione tecnologica ha comportato importanti cambiamenti. A partire dagli anni Duemila l’accelerazione del progresso, sempre più convulso/spasmodico, ha fatto registrare le prime conseguenze negative visibili in primis con i cambiamenti climatici.
In un’epoca in cui l’artificio umano sta prevaricando sulla sfera vegetale e animale, l’artista Silvia Scaringella, partendo dalla riflessione di Spinoza Deus Sive Naturae (Dio ossia la natura), ha sentito l’esigenza di esplorare le correlazioni mimetiche ancora esistenti tra i comportamenti dell'umana collettività e gli esseri naturali, il rapporto albero-casa ovvero la casa ancestrale e il bisogno di costruzione umano, la relazione tra la morfologia dei fiori e lo scheletro umano, l’organizzazione societaria e, infine, l’attuale impossibile ipotesi di convivenza tra esseri appartenenti a diverse specie nello stesso spazio.
Villa Borghese, con la sua ricca vegetazione composta da alberi e arbusti che prosperano da secoli, è la fonte ispiratrice della mostra. Da questo ambiente naturale l’artista ha tratto i suoi primi studi, dedicati alla raffigurazione del mondo naturale.
La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato da Poligrafiche San Marco.
Nata a Roma nel 1986, Silvia Scaringella si diploma in scultura all’Accademia Belle arti di Carrara e si forma in numerosi atelier tecnici e artistici, tra cui quello di Renato Mambor. Nel 2014 si trasferisce e studia presso l’Iwate University, in Giappone, esperienza che ha influenzato il suo linguaggio e pensiero. Partecipa a simposi di pietra nazionali e internazionali, collocando tre opere pubbliche a Palombara Sabina (RM), Morioka (JP) e Sera- vezza (LU). Mostre principali: Istituto di Cultura Ichinoseki e Iwate University, Japan; collaterale Manifesta 12, Palermo; Fondazione Cassa di Risparmio, Carrara; Centro Arti Plastiche, Carrara; Forme nel verde San Quirico d’Orcia, Siena, mostra personale Museo Belmonte Riso, Palermo, mostra personale Parco archeologico di Segesta, Trapani, Biennale Off di Dakar, Senegal, Museo Tubla-Nives, Val Gardena. Vive tra Roma e Carrara, dove ha il suo studio. Nel 2019 vince il concorso “Leonardo e il Volo”, realizzando una scultura permanente per gli Aeroporti di Roma Fiumicino. Nel 2020 vince il concorso “Love-eyes” realizzando una scultura per la città di Tsingtao in Cina. Nel 2021 colloca una scultura al Circolo Ministero Affari Esteri in Roma. Nel 2022 realizza la parte scultorea del murales multimediale a Carrara a cura di Yourban2030, 2024 scultura e installazione permanente presso Catania a cura di Fondazione Fiumara D’arte, 2025 scultura in collezione Vaticana, 2025 scultura pubblica a San Cipriano Piacentino (Sa) a cura di Yourban2030. La sua scultura parte da interessi antropologici e sociologici, dalla ricerca di corrispondenze nei comportamenti collettivi e singoli, del mondo animale e umano, che diventano nelle sue opere moltitudini di esseri relazionati, sistemi olistici rivelati, indicatori di dinamismo ed entropia dell’epoca contemporanea, simbologia di ricercata correlazione esistenziale.
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