Solo / Diamond. Deadline
Dal 13 Ottobre 2018 al 10 Novembre 2018
Roma
Luogo: Rosso20sette arte contemporanea
Indirizzo: via del Sudario 39
Orari: dal martedì al sabato 11-19.30; lunedì chiuso
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 64761113
E-Mail info: info@rosso27.com
Sito ufficiale: http://www.rosso27.com
Sabato 13 ottobre 2018 alle ore 18.00 Rosso20sette arte contemporanea presenta Deadline dei noti street artist Solo e Diamond, con un testo critico in catalogo di Giorgio de Finis.
In mostra 28 opere, 14 per ogni artista: bozzetti originali e tele dei più importanti murales realizzati da Solo e da Diamond nel corso della loro carriera e ricerca artistica.
Tutte le opere e i relativi murales saranno pubblicati in un catalogo con i testi critici di Giorgio de Finise Anya Baglioni.
“Ci sono alcuni luoghi comuni che sembrano ineludibili quando si parla di street art. Si tratta di questioni che per taluni assumono un valore identitario (per altri, critici e curatori, sempre alla ricerca di criteri ordinatori e semeiotici, “identificativo”), definendo un vero e proprio checkpoint tra le due nazioni (ideologie, religioni, tribù) dei “puristi” e di coloro che, invece, si sottraggono alle gabbie di una aderenza senza appello ai dogmi a) della deperibilità (l'opera deve essere per sua natura effimera), b) dell'illegalità (che ha come corollario anche il site-specific; è l'artista che sceglie il muro, vale a dire un pezzo di città che vuole adottare o invadere col suo segno, non il committente che offre come un foglio bianco una quinta urbana), e ultimo, c) dell'estraneità della street art ai luoghi deputati dell'arte, musei, gallerie, collezioni (e in generale agli spazi chiusi).
La mostra di Diamond e Solo affronta di petto questi temi, ma saltando a pié pari la questione del posizionamento, con la nonscialance di chi sa il fatto suo, perché queste “scelte” le ha già ponderate e vi si è sottratto da tempo. Così il tema della sparizione, della “morte” dell'opera di street art, non viene celebrata, consacrata, ma contrastata con la doppia mossa di riportare l'attenzione sulla sua nascita (il bozzetto), e, perfino sulla sua eventuale “rinascita”: l'opera sacrificata sull'altare della strada si può sempre “rifare”. E' interessante notare come, a dispetto di quello che comunemente si pensa, qui il “passaggio in galleria” non opera nella direzione della creazione dell'aura, ma in quella di una sua riduzione. In maniera laica e prosaica, Diamond e Solo rivendicano la dimensione irriducibilmente umana dell'arte. Tratto questo sì davvero caratterizzante il dna di una pratica artistica (il grafitismo e la street art) nata per ritrovare, fuori di chiese e recinti, il posto originario dell'arte, quello a contatto con la vita, come fu fin da principio, quando i sapiensiniziarono a dipingere le caverne che abitavano.” (Giorgio de Finis)
Solo nasce nel 1982 a Roma, dove vive e lavora. Nel 2002 si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Roma dove scopre la sua predilezione per la figura rispetto allo "studio calligrafico" ed inizia il suo percorso classico su tela. Si laurea con un'antologica su Ronnie Cutrone, impreziosita da una rara intervista a New York al maestro della Pop Art a fumetti e ultimo esponente di quella che fu la Factory di Andy Warhol. La produzione di Solo è varia e complessa: alle opere su tela, che vengono esposte in varie gallerie del mondo, affianca la sua produzione sui muri, realizzati nei quartieri di periferia. E così, dalla mostra al Macro di Roma curata da Achille Bonito Oliva dal titolo "Tracks", alle gallerie di Parigi, Praga, Berlino, Miami e Londra, dai muri di Prima Valle a Roma, ai poster nelle zone disagiate di Rio de Janeiro e Los Angeles. Nel 2015 organizza il "Festival Internazionale di Poesia e Street Art" nel suo quartiere di origine, il Trullo, a Roma, progetto fortunato che trova la sua realizzazione con l'aiuto di altre realtà artistiche sbocciate proprio fra quelle vie, come i "Poeti der Trullo" e i "Pittori Anonimi". A Londra, sempre nel 2015, crea un progetto chiamato "Comics Parkour", con il quale dissemina per la città vari murales di grandi dimensioni, come se fossero parte di un fumetto le cui pagine sono state disperse dal vento.Nel 2018 partecipa alla collettiva ART IS MONEY MONEY IS ART presso la galleria Rosso20sette di Roma, collettiva di 18 artisti fra i quali Wharol, Banksy, Haring, Dface, Beuys.
Diamond nasce a Roma nel 1977. Dimostra sin dall‘infanzia una naturale predisposizione per il disegno. Esordisce come writer sulla scena romana all‘inizio degli anni Novanta e contemporaneamente, dopo il liceo artistico, conclude i suoi studi all‘Accademia di Belle Arti di Roma conseguendo il titolo di "maestro d‘arte". La sua esperienza nel mondo dei graffiti si evolve: approda alla street-art, divenendone uno dei maggiori esponenti della capitale. Conosciuto per il suo stile liberty e art nouveau di fine ‘800 inizi ‘900, per la predilezione per le figure femminili e per le molteplici tecniche usate: spray, pennello, marker, bic, matita, inchiostro giapponese e black ivory. Le sue opere murali sono presenti in varie città del mondo. Tra le sue esposizioni recenti: "Cross the streets" Museo Macro Roma, "Decades", Guido Reni district Roma, ART IS MONEY MONEY IS ART, collettiva presso Rosso20sette Roma, Coup de fouet, Antony Roth Contemporain, Parigi.
Testo critico in catalogo di Giorgio de Finis in allegato
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