Théo Mercier. Bad Timing
Dal 10 Giugno 2023 al 25 Settembre 2023
Roma
Luogo: Villa Medici
Indirizzo: Viale Trinità dei Monti 1
Borsista di Villa Medici nel 2013-2014, l’artista e regista Théo Mercier torna dieci anni dopo in questo luogo che ha segnato una svolta decisiva nella sua carriera artistica per presentare BAD TIMING. Questa mostra personale si svilupperà nel contesto dell’architettura, negli spazi interni ed esterni di Villa Medici a partire dal 10 giugno 2023, con una culminazione espositiva che avrà luogo a settembre 2023.
Lo scenario della mostra proposta da Théo Mercier sembra essere definito fin dall’inizio. Una pioggia di auto si è abbattuta sul piazzale di Villa Medici. Rivolti al suolo e con le ali aperte, questi uccelli dal corpo ferito emettono gli ultimi respiri di una radio musicale difficilmente udibile. Avanzando oltre, è possibile scorgere una serie di sedie in bronzo che si sciolgono al sole qua e là nell’edificio. Abbandonate, deformate, schiacciate o spaccate tra il peso di una pesante pietra e la forza di aspirazione di un pallone di elio teso verso lo zenit, queste sculture indicano infatti la strada di un enigma che troverà la sua soluzione negli spazi interni di Villa Medici.
Al riparo dalla malinconia del cielo, è nelle sale espositive che conducono all’antica cisterna che Théo Mercier mette in scena la risoluzione sotterranea di questa situazione distopica, attingendo all’antica tradizione dei Palazzi della Memoria. Le sculture che invita in questo spazio della memoria paradossale sono strutture ibride di elettrodomestici usati e sculture di marmo amputate, provenienti dalle collezioni di Villa Medici. Questa nuova serie di sculture prese in prestito, legate con diverse tecniche shibari, esprime il sadismo e il piacere dell’artista nel trattare le sfarzose vestigia del passato e i residui post-industriali del caos contemporaneo.
Théo Mercier è nato a Parigi nel 1984 e vive tra Parigi e Marsiglia. Rivendicando una libertà formale, Théo Mercier si adopera per decostruire i meccanismi della storia, degli oggetti e delle rappresentazioni in cui trova armoniose contraddizioni. Esploratore, collezionista e artista, conduce una riflessione al crocevia tra antropologia, geopolitica e turismo. Il risultato è un vasto corpus di opere popolato da miti distopici e sculture iconoclaste in cui passato, presente e futuro, vita e morte, artigianato e industria, profano e sacro, realtà e finzione si scontrano in una ordinata cacofonia. Già borsista di Villa Medici e candidato al Premio Marcel Duchamp nel 2014, Théo Mercier ha allestito mostre personali alla Conciergerie di Parigi, alla Fondazione Luma Westbau (Zurigo), alla Collection Lambert (Avignone), al Museo El Eco (Città del Messico), al Musée de la Chasse et de la Nature (Parigi), al [mac] Musée d’art contemporain (Marsiglia), al Lieu Unique (Nantes) e al Tri Postal (Lille).
Passando dalla pratica del “white cube” a quella della “scatola nera”, Théo Mercier ha messo in scena Du futur faisons table rase (2014), Radio Vinci Park (scritto con François Chaignaud, 2016), La Fille du collectionneur (2017), Affordable Solution for Better Living (scritto con Steven Michel, 2018), grazie a cui hanno ricevuto il Leone d’Argento alla Biennale di Venezia 2019, BIG SISTERS (co-scritta con Steven Michel, 2020) e OUTREMONDE, una serie di “paesaggi viventi” intorno all’infanzia e all’immaginario della sabbia creati tra il 2021-2022. Le sue esposizioni sono state presentate a Nanterre-Amandiers, al Festival d’Automne, alla Ménagerie de verre, al Centre Pompidou (Parigi), al Festival d’Avignon, tra gli altri. Rappresenta il Padiglione francese alla Quadriennale di Praga nel 2023 con la sua collaboratrice Céline Peychet. Attualmente sta preparando una nuova creazione coreografica sui rifiuti, intitolata Skinless, la cui creazione è prevista per la primavera del 2024.
Sabato 16 settembre : 22.00
Domenica 17 settembre : 21.30
Luogo: Centro Commerciale I Granai – Parcheggio coperto
Théo Mercier e François Chaignaud presenteranno lo spettacolo Radio Vinci Park, nell’ambito del Short Theatre Festival 2023 e con il sostegno di Hermès.
Da Monteverdi a Brahms, passando per i grandi classici, Radio Vinci Park mette in scena un inquietante rituale ‘motor-meccanico’ di lotta motociclista, una vera e propria danza all’interno di uno scenario urbano, che porta Short Theatre 2023 a insinuarsi in un luogo poco frequentato dagli itinerari dell’arte – un garage coperto a Roma70, quartiere residenziale della periferia della città.
I movimenti del coreografo e cantate François Chaignaud si scontrano con il violento rombo dei motori prodotto dallo stuntman motociclista Cyril Bourny, a sua volta in netto contrasto con la grazia armoniosa della musica barocca suonata dal vivo dalla clavicembalista Marie-Pierre Brébant. Tre figure che rivelano tre diverse relazioni tra corpo e macchina, in un rituale che, a metà strada tra l’atto di addomesticamento, la danza di corteggiamento, il rapimento, il duello e l’attacco, trasforma gradualmente il parcheggio sotterraneo in un’arena.
Lo scenario della mostra proposta da Théo Mercier sembra essere definito fin dall’inizio. Una pioggia di auto si è abbattuta sul piazzale di Villa Medici. Rivolti al suolo e con le ali aperte, questi uccelli dal corpo ferito emettono gli ultimi respiri di una radio musicale difficilmente udibile. Avanzando oltre, è possibile scorgere una serie di sedie in bronzo che si sciolgono al sole qua e là nell’edificio. Abbandonate, deformate, schiacciate o spaccate tra il peso di una pesante pietra e la forza di aspirazione di un pallone di elio teso verso lo zenit, queste sculture indicano infatti la strada di un enigma che troverà la sua soluzione negli spazi interni di Villa Medici.
Al riparo dalla malinconia del cielo, è nelle sale espositive che conducono all’antica cisterna che Théo Mercier mette in scena la risoluzione sotterranea di questa situazione distopica, attingendo all’antica tradizione dei Palazzi della Memoria. Le sculture che invita in questo spazio della memoria paradossale sono strutture ibride di elettrodomestici usati e sculture di marmo amputate, provenienti dalle collezioni di Villa Medici. Questa nuova serie di sculture prese in prestito, legate con diverse tecniche shibari, esprime il sadismo e il piacere dell’artista nel trattare le sfarzose vestigia del passato e i residui post-industriali del caos contemporaneo.
Théo Mercier è nato a Parigi nel 1984 e vive tra Parigi e Marsiglia. Rivendicando una libertà formale, Théo Mercier si adopera per decostruire i meccanismi della storia, degli oggetti e delle rappresentazioni in cui trova armoniose contraddizioni. Esploratore, collezionista e artista, conduce una riflessione al crocevia tra antropologia, geopolitica e turismo. Il risultato è un vasto corpus di opere popolato da miti distopici e sculture iconoclaste in cui passato, presente e futuro, vita e morte, artigianato e industria, profano e sacro, realtà e finzione si scontrano in una ordinata cacofonia. Già borsista di Villa Medici e candidato al Premio Marcel Duchamp nel 2014, Théo Mercier ha allestito mostre personali alla Conciergerie di Parigi, alla Fondazione Luma Westbau (Zurigo), alla Collection Lambert (Avignone), al Museo El Eco (Città del Messico), al Musée de la Chasse et de la Nature (Parigi), al [mac] Musée d’art contemporain (Marsiglia), al Lieu Unique (Nantes) e al Tri Postal (Lille).
Passando dalla pratica del “white cube” a quella della “scatola nera”, Théo Mercier ha messo in scena Du futur faisons table rase (2014), Radio Vinci Park (scritto con François Chaignaud, 2016), La Fille du collectionneur (2017), Affordable Solution for Better Living (scritto con Steven Michel, 2018), grazie a cui hanno ricevuto il Leone d’Argento alla Biennale di Venezia 2019, BIG SISTERS (co-scritta con Steven Michel, 2020) e OUTREMONDE, una serie di “paesaggi viventi” intorno all’infanzia e all’immaginario della sabbia creati tra il 2021-2022. Le sue esposizioni sono state presentate a Nanterre-Amandiers, al Festival d’Automne, alla Ménagerie de verre, al Centre Pompidou (Parigi), al Festival d’Avignon, tra gli altri. Rappresenta il Padiglione francese alla Quadriennale di Praga nel 2023 con la sua collaboratrice Céline Peychet. Attualmente sta preparando una nuova creazione coreografica sui rifiuti, intitolata Skinless, la cui creazione è prevista per la primavera del 2024.
Sabato 16 settembre : 22.00
Domenica 17 settembre : 21.30
Luogo: Centro Commerciale I Granai – Parcheggio coperto
Théo Mercier e François Chaignaud presenteranno lo spettacolo Radio Vinci Park, nell’ambito del Short Theatre Festival 2023 e con il sostegno di Hermès.
Da Monteverdi a Brahms, passando per i grandi classici, Radio Vinci Park mette in scena un inquietante rituale ‘motor-meccanico’ di lotta motociclista, una vera e propria danza all’interno di uno scenario urbano, che porta Short Theatre 2023 a insinuarsi in un luogo poco frequentato dagli itinerari dell’arte – un garage coperto a Roma70, quartiere residenziale della periferia della città.
I movimenti del coreografo e cantate François Chaignaud si scontrano con il violento rombo dei motori prodotto dallo stuntman motociclista Cyril Bourny, a sua volta in netto contrasto con la grazia armoniosa della musica barocca suonata dal vivo dalla clavicembalista Marie-Pierre Brébant. Tre figure che rivelano tre diverse relazioni tra corpo e macchina, in un rituale che, a metà strada tra l’atto di addomesticamento, la danza di corteggiamento, il rapimento, il duello e l’attacco, trasforma gradualmente il parcheggio sotterraneo in un’arena.
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