Titina Maselli nel centenario della nascita
Dal 12 Dicembre 2024 al 21 Aprile 2025
Roma
Luogo: Musei di Villa Torlonia - Casino dei Principi
Indirizzo: Via Nomentana 70
Orari: dal martedì alla domenica ore 9.00-19.00 24 e 31 dicembre 9.00-14.00 Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura Giorni di chiusura: Lunedì, 1 maggio
Enti promotori:
- In collaborazione con Sapienza Università di Roma / Archivi del Novecento / Archivio Titina Maselli
Telefono per informazioni: +39 060608
E-Mail info: info@museivillatorlonia.it
Sito ufficiale: http://www.museivillatorlonia.it
Dal 12 dicembre 2024 al 21 aprile 2025 i Musei di Villa Torlonia Casino dei Principi e il MLAC Museo Laboratorio di Arte Contemporanea della Sapienza Università di Roma ospitano la grande antologica “Titina Maselli”, dedicata a una delle artiste italiane del Novecento più conosciute, in occasione del centenario della nascita (1924-2024).
L’esposizione, a cura di Claudio Crescentini, Federica Pirani, Ilaria Schiaffini, Claudia Terenzi e Giulia Tulino, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con Sapienza Università di Roma, l’Archivio Titina Maselli e con il Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario di Titina Maselli. Organizzazione e servizi museali: Zètema Progetto Cultura. Il catalogo della mostra è edito da Electa.
Il progetto è parte di quella serie di iniziative espositive e culturali, portato avanti da diversi anni dalla Sovrintendenza Capitolina, legate allo studio e alla conoscenza di importanti figure d’artiste del XX secolo presenti nelle collezioni d’arte capitoline; Titina Maselli è una delle principali.
Un momento importante per la valorizzazione dell’opera dell’artista nell’ambito dell’equilibrio di genere tramite il quale si è inteso anche spostare dal cono d’ombra degli ultimi decenni del XXI secolo un’artista che ha precorso i tempi, le teorie e la storia dell’arte contemporanea. La mostra intende, infatti, riportare l’attenzione sulla pittura e la figura di un’artista che ha fatto dell’autonomia e della libertà visiva la propria bandiera, precorrendo i tempi, grazie alla sua formazione visiva svolta fra Roma, New York e Parigi, e che è da considerare anche come anticipatrice di temi e iconografie della Pop Arte romana. Le sue prospettive urbane, la serie sui grattacieli, le nature morte con materiali di scarto della fine anni Quaranta e Cinquanta, sono state infatti un sicuro termine di paragone e formazione per la nuova generazione artistica degli anni Sessanta.
L’esposizione si sviluppa lungo un percorso cronologico ed estetico che attraversa i principali temi iconografici cari alla pittrice (i ritratti, lo sport, i camion, oltre ai già individuati paesaggi urbani e alle nature morte oggettuali), presentando una serie di lavori poco conosciuti e/o da lungo tempo non esposti, oltre a opere conservate in collezioni pubbliche, e a dipinti e documenti presenti nelle collezioni capitoline. Esposte, inoltre, opere provenienti dall’archivio dell’artista, da fondazioni e collezioni private. A compendio della mostra anche un ampio apparato documentale, archivistico, video e fotografico.
L’esposizione, a cura di Claudio Crescentini, Federica Pirani, Ilaria Schiaffini, Claudia Terenzi e Giulia Tulino, è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali in collaborazione con Sapienza Università di Roma, l’Archivio Titina Maselli e con il Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario di Titina Maselli. Organizzazione e servizi museali: Zètema Progetto Cultura. Il catalogo della mostra è edito da Electa.
Il progetto è parte di quella serie di iniziative espositive e culturali, portato avanti da diversi anni dalla Sovrintendenza Capitolina, legate allo studio e alla conoscenza di importanti figure d’artiste del XX secolo presenti nelle collezioni d’arte capitoline; Titina Maselli è una delle principali.
Un momento importante per la valorizzazione dell’opera dell’artista nell’ambito dell’equilibrio di genere tramite il quale si è inteso anche spostare dal cono d’ombra degli ultimi decenni del XXI secolo un’artista che ha precorso i tempi, le teorie e la storia dell’arte contemporanea. La mostra intende, infatti, riportare l’attenzione sulla pittura e la figura di un’artista che ha fatto dell’autonomia e della libertà visiva la propria bandiera, precorrendo i tempi, grazie alla sua formazione visiva svolta fra Roma, New York e Parigi, e che è da considerare anche come anticipatrice di temi e iconografie della Pop Arte romana. Le sue prospettive urbane, la serie sui grattacieli, le nature morte con materiali di scarto della fine anni Quaranta e Cinquanta, sono state infatti un sicuro termine di paragone e formazione per la nuova generazione artistica degli anni Sessanta.
L’esposizione si sviluppa lungo un percorso cronologico ed estetico che attraversa i principali temi iconografici cari alla pittrice (i ritratti, lo sport, i camion, oltre ai già individuati paesaggi urbani e alle nature morte oggettuali), presentando una serie di lavori poco conosciuti e/o da lungo tempo non esposti, oltre a opere conservate in collezioni pubbliche, e a dipinti e documenti presenti nelle collezioni capitoline. Esposte, inoltre, opere provenienti dall’archivio dell’artista, da fondazioni e collezioni private. A compendio della mostra anche un ampio apparato documentale, archivistico, video e fotografico.
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