Unlimited
Dal 15 Ottobre 2021 al 11 Dicembre 2021
Roma
Luogo: Palazzo Brancaccio
Indirizzo: Viale del Monte Oppio 7
Enti promotori:
- SPAZIO FIELD e Contemporary Cluster
SPAZIO FIELD e Contemporary Cluster [Collective Intelligence] il 15 ottobre 2021 presentano il progetto Unlimited che si svolgerà al piano nobile di Palazzo Brancaccio. Nelle sale del prestigioso museo, SPAZIO FIELD affida la curatela artistica dello spazio a Contemporary Cluster, che presenta una linea curatoriale più ambiziosa, dedicandosi ai master della scena contemporanea, in un dialogo serrato con la storicità del palazzo e la fastosità degli spazi. Le immense sale spingono gli artisti alla creazione di opere sovradimensionali, fuori dai normali limiti di produzione. Seguendo un serrato ritmo bimestrale, il museo accoglierà le artisticità più eminenti del panorama nazionale e internazionale: artisti visivi, designer, performer, fotografi. Unlimited vuole esprimere la potenza artistica del mondo contemporaneo traducendola visivamente in uno spazio maestoso capace di esaltare l’attività creativa della realtà di Contemporary Cluster, sfidando i limiti della possibilità creativa e spingendo l'immaginazione del visitatore verso nuovi orizzonti.
Nelle imponenti sale del museo, quattro sono i progetti espositivi con i quali SPAZIO FIELD e Cluster inaugurano la stagione: il primo è la mostra Talismano di Alessandro Sarra a cura di Claudio Libero Pisano.
Costruire superfici, aprire varchi, creare argini. Tutto questo restituiscono le nove grandi tele che Alessandro Sarra presenta con Talismano, il suo ultimo progetto, nato per le sale di Palazzo Brancaccio. Una ricerca la sua che prosegue da tempo, concentrata sull’attenzione stratificata del colore. In questo caso l’artista compie un passo successivo e sposta sorprendentemente l’attenzione dalla superficie pittorica a quanto c’è dietro, sotto. Un’operazione complessa che sposta lo sguardo sulla tela, non solo sulla sua preparazione standard ma sulla possibilità di creare un percorso fisico e materico al colore che successivamente occuperà la superficie. Arare la tela e suggerire al colore un percorso. La pittura è fatta di stratificazioni, sovrapposizioni nei quali il colore completa il perimetro del telaio. Davanti a queste opere va impiegato uno sguardo attento alla costruzione dell’opera. La pittura più vera in questo caso è in tutto quanto c’è prima, in un processo che finora è stato catalogato unicamente come tecnico. Qui la preparazione è già la pittura.
Le nove grandi tele di Talismano sono anche un omaggio allo spazio che le ospita, alla sua storia come spazio museale. Il blu, scelto come unico colore del progetto, assume delle forme che suggeriscono iconografie antiche. Il blu oltremare puro diventa una promessa benefica, da riconoscere nello spazio imponente dei dipinti.
Il percorso nel museo prosegue con la sala dedicata a Maxim Scherbakov, fondatore di Supaform, studio di design e progettazione con sede a San Pietroburgo. Il progetto, dal titolo Hidden Entourage, è composto da una collezione di otto oggetti che rappresentano un’esperienza visiva che permette di superare l’idea di un design prettamente funzionale. Per una volta, smettiamo di aspettarci che siano gli oggetti a servirci, lasciando andare il controllo su di essi, che splendono di emozione pura e innegabile bellezza.
Maxim Scherbakov, designer russo, fondatore di Supaform, studio dell'approccio minimalista verso l’interior design che lotta contro gli stereotipi sul design, servendosi della fervida immaginazione del suo founder e della volontà di superare alcuni canoni dettati dalle logiche commerciali, dando vita a quello che l’artista ama definire stile barocco minimalista, in un mix di forme e colori monocromatici che incarnano una prospettiva ultra contemporanea.
Cloro, affermato fotografo, illustratore, art director e graphic designer italiano, presenta Stuck, un progetto a cura di Giacomo Guidi, che indaga la tendenza umana di incagliarsi in uno stato mentale e al suo perpetuarsi. Incastrarsi, chiudersi dentro (o fuori), ammutinarsi, credere. Stuck è un diario visivo impostato come una sorta di cut up modulare; indizi palesati e nascosti in un micromondo dove c'è quello che si vede e quello che potrebbe essere. Una visita senza guida e nessuna didascalia; eludere i tranelli della messa in scena propedeutica alla soluzione o fuggire dalla menzogna è cosa buona e giusta, oltre che palesemente inapplicabile.
Alle spalle delle sale espositive si sviluppa il corridoio storico, un luogo fuori dal tempo, riccamente decorato in pieno stile barocco romano. Il corridoio storico ospiterà un ciclo di mostre curate da Paulina Bebecka, direttrice della Postmasters Roma, dove artisti contemporanei dialogheranno con la collezione storica del palazzo. Un viaggio tra il passato del luogo e il futuro delle opere d’arte esposte. Un incontro tra arte, design e storia teso a stimolare il visitatore.
La serie di mostre dal titolo The Worlds Within si apre con sette artisti del panorama internazionale: Nicola Verlato, Malù della Piccola, Alessandro Giannì, Donato Piccolo, Radek Szlaga, Alex McLeod, Sara Birns. Circondata dalla collezione principesca di Palazzo Brancaccio, la mostra promette un percorso unico per il visitatore che, tra le statue, specchi e una vista mozzafiato del ninfeo, ha la possibilità di vivere un viaggio attraverso lo spazio e il tempo, alla scoperta dei piccoli universi contemporanei in dialogo con la sontuosità dello spazio.
Presente, infine, nel corridoio storico, nella sala della cariatidi, il Belvedere dell’architetto designer Luca De Bona e il fotografo e visual artist Massimiliano Tuveri, un progetto corale che si cristallizza e si compone di oggetti, complementi ed arredi quali presenze narrative all’interno del paesaggio domestico: presenze che hanno la capacità di parlarci e il potere di accompagnarci emotivamente nel nostro vivere quotidiano.
Il progetto racchiude in sé un insieme di suggestioni fortemente evocative: da un lato si ispira al Vedutismo e al Grand Tour, al tempo stesso, vuole raccontare il paesaggio contemporaneo, le vedute e gli skyline del presente. Le città simbolo dell’Italia del Grand Tour sono così reinterpretate dall’obiettivo di oggi, e catturate con i loro pregi e i loro difetti totalmente contemporanei: ne emergono viste al primo sguardo apparentemente canoniche, che ad una visione più attenta sorprendono e mostrano dettagli sempre nuovi, spesso inaspettati e sorprendenti.
Il 15 Ottobre, infine, a Palazzo Brancaccio, in occasione dell’opening di SPAZIO FIELD, avrà luogo negli stessi saloni Cluster Sounds lo showcase della prima V/A su cd nata dalla collaborazione tra il Contemporary Cluster e Purple Brain - organizzazione di eventi di Carolina Fiori e Tommaso Favretto - e primo “release” di Purple Brain Productions, la neonata label discografica dell’agenzia Purple Brain che collabora fluidamente con il Contemporary Cluster da 4 anni, con eventi musicali in cross over con il mondo dell’arte.
Durante la serata si alterneranno in consolle i producers presenti nella compilation, rappresentativi di una musica elettronica elegante e sperimentale: Decomposer, Fabio Sestili, Light Spheres, Kapitano e We- Reset con il pianista e compositore Arshid Azarine. Gli artisti condurranno l’ascoltatore lungo un viaggio sonoro che celebra la fluidità. Partendo da sottili suggestioni acustiche fino a sinuose ritmiche sperimentali, ci si muove verso l’assenza di confini tra ispirazione e opera , tra arte e artista. La cover del CD è stata realizzata dal duo artistico Motorefisico di Lorenzo Pagliara e Gianmaria Zonfrillo, entrambi architetti e designer romani.
Nelle imponenti sale del museo, quattro sono i progetti espositivi con i quali SPAZIO FIELD e Cluster inaugurano la stagione: il primo è la mostra Talismano di Alessandro Sarra a cura di Claudio Libero Pisano.
Costruire superfici, aprire varchi, creare argini. Tutto questo restituiscono le nove grandi tele che Alessandro Sarra presenta con Talismano, il suo ultimo progetto, nato per le sale di Palazzo Brancaccio. Una ricerca la sua che prosegue da tempo, concentrata sull’attenzione stratificata del colore. In questo caso l’artista compie un passo successivo e sposta sorprendentemente l’attenzione dalla superficie pittorica a quanto c’è dietro, sotto. Un’operazione complessa che sposta lo sguardo sulla tela, non solo sulla sua preparazione standard ma sulla possibilità di creare un percorso fisico e materico al colore che successivamente occuperà la superficie. Arare la tela e suggerire al colore un percorso. La pittura è fatta di stratificazioni, sovrapposizioni nei quali il colore completa il perimetro del telaio. Davanti a queste opere va impiegato uno sguardo attento alla costruzione dell’opera. La pittura più vera in questo caso è in tutto quanto c’è prima, in un processo che finora è stato catalogato unicamente come tecnico. Qui la preparazione è già la pittura.
Le nove grandi tele di Talismano sono anche un omaggio allo spazio che le ospita, alla sua storia come spazio museale. Il blu, scelto come unico colore del progetto, assume delle forme che suggeriscono iconografie antiche. Il blu oltremare puro diventa una promessa benefica, da riconoscere nello spazio imponente dei dipinti.
Il percorso nel museo prosegue con la sala dedicata a Maxim Scherbakov, fondatore di Supaform, studio di design e progettazione con sede a San Pietroburgo. Il progetto, dal titolo Hidden Entourage, è composto da una collezione di otto oggetti che rappresentano un’esperienza visiva che permette di superare l’idea di un design prettamente funzionale. Per una volta, smettiamo di aspettarci che siano gli oggetti a servirci, lasciando andare il controllo su di essi, che splendono di emozione pura e innegabile bellezza.
Maxim Scherbakov, designer russo, fondatore di Supaform, studio dell'approccio minimalista verso l’interior design che lotta contro gli stereotipi sul design, servendosi della fervida immaginazione del suo founder e della volontà di superare alcuni canoni dettati dalle logiche commerciali, dando vita a quello che l’artista ama definire stile barocco minimalista, in un mix di forme e colori monocromatici che incarnano una prospettiva ultra contemporanea.
Cloro, affermato fotografo, illustratore, art director e graphic designer italiano, presenta Stuck, un progetto a cura di Giacomo Guidi, che indaga la tendenza umana di incagliarsi in uno stato mentale e al suo perpetuarsi. Incastrarsi, chiudersi dentro (o fuori), ammutinarsi, credere. Stuck è un diario visivo impostato come una sorta di cut up modulare; indizi palesati e nascosti in un micromondo dove c'è quello che si vede e quello che potrebbe essere. Una visita senza guida e nessuna didascalia; eludere i tranelli della messa in scena propedeutica alla soluzione o fuggire dalla menzogna è cosa buona e giusta, oltre che palesemente inapplicabile.
Alle spalle delle sale espositive si sviluppa il corridoio storico, un luogo fuori dal tempo, riccamente decorato in pieno stile barocco romano. Il corridoio storico ospiterà un ciclo di mostre curate da Paulina Bebecka, direttrice della Postmasters Roma, dove artisti contemporanei dialogheranno con la collezione storica del palazzo. Un viaggio tra il passato del luogo e il futuro delle opere d’arte esposte. Un incontro tra arte, design e storia teso a stimolare il visitatore.
La serie di mostre dal titolo The Worlds Within si apre con sette artisti del panorama internazionale: Nicola Verlato, Malù della Piccola, Alessandro Giannì, Donato Piccolo, Radek Szlaga, Alex McLeod, Sara Birns. Circondata dalla collezione principesca di Palazzo Brancaccio, la mostra promette un percorso unico per il visitatore che, tra le statue, specchi e una vista mozzafiato del ninfeo, ha la possibilità di vivere un viaggio attraverso lo spazio e il tempo, alla scoperta dei piccoli universi contemporanei in dialogo con la sontuosità dello spazio.
Presente, infine, nel corridoio storico, nella sala della cariatidi, il Belvedere dell’architetto designer Luca De Bona e il fotografo e visual artist Massimiliano Tuveri, un progetto corale che si cristallizza e si compone di oggetti, complementi ed arredi quali presenze narrative all’interno del paesaggio domestico: presenze che hanno la capacità di parlarci e il potere di accompagnarci emotivamente nel nostro vivere quotidiano.
Il progetto racchiude in sé un insieme di suggestioni fortemente evocative: da un lato si ispira al Vedutismo e al Grand Tour, al tempo stesso, vuole raccontare il paesaggio contemporaneo, le vedute e gli skyline del presente. Le città simbolo dell’Italia del Grand Tour sono così reinterpretate dall’obiettivo di oggi, e catturate con i loro pregi e i loro difetti totalmente contemporanei: ne emergono viste al primo sguardo apparentemente canoniche, che ad una visione più attenta sorprendono e mostrano dettagli sempre nuovi, spesso inaspettati e sorprendenti.
Il 15 Ottobre, infine, a Palazzo Brancaccio, in occasione dell’opening di SPAZIO FIELD, avrà luogo negli stessi saloni Cluster Sounds lo showcase della prima V/A su cd nata dalla collaborazione tra il Contemporary Cluster e Purple Brain - organizzazione di eventi di Carolina Fiori e Tommaso Favretto - e primo “release” di Purple Brain Productions, la neonata label discografica dell’agenzia Purple Brain che collabora fluidamente con il Contemporary Cluster da 4 anni, con eventi musicali in cross over con il mondo dell’arte.
Durante la serata si alterneranno in consolle i producers presenti nella compilation, rappresentativi di una musica elettronica elegante e sperimentale: Decomposer, Fabio Sestili, Light Spheres, Kapitano e We- Reset con il pianista e compositore Arshid Azarine. Gli artisti condurranno l’ascoltatore lungo un viaggio sonoro che celebra la fluidità. Partendo da sottili suggestioni acustiche fino a sinuose ritmiche sperimentali, ci si muove verso l’assenza di confini tra ispirazione e opera , tra arte e artista. La cover del CD è stata realizzata dal duo artistico Motorefisico di Lorenzo Pagliara e Gianmaria Zonfrillo, entrambi architetti e designer romani.
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