Viaggio teatrale tra gioco e ricordo con Ubu e Gargantua
Dal 07 Febbraio 2013 al 21 Aprile 2013
Roma
Luogo: Villa Doria Pamphilj-Villino Corsini
Indirizzo: largo 3 giugno 1849
Orari: da martedì a domenica 10-17; dal 1 aprile 10-19
Curatori: Danièle Sulewic, Gianni Masella, Maria Alessandra Giuri
Enti promotori:
- Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale
- Biblioteche di Roma
- Teatro di Roma
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 0608/ 06 45460693
Sito ufficiale: http://www.casadeiteatri.culturaroma.it
Viaggio teatrale tra gioco e ricordo è un itinerario fantastico tra personaggi e materiali che raccontano dal di dentro la storia artistica del Teatro della Tosse, un attraversamento che lo spettatore compie tra collage, parole, costumi, oggetti e foto di scena, in compagnia degli artisti Tonino Conte - regista, scrittore e fondatore del Teatro della Tosse - e Danièle Sulewic - scenografa, costumista e ceramista .
Sono aperture sul mondo onirico e antropomorfo che Conte e Sulewic restituiscono dalle opere di Rabelais, Alighieri e Jarry: testimonianze, finestre visive sugli spettacoli, sensazioni tattili, Gargantua di François Rabelais, l’Ubu di Alfred Jarry e l’Inferno di Dante Alighieri accompagnano i visitatori nel cuore della ultra trentennale storia del teatro genovese, unico nel panorama italiano a configurarsi come una “macchina del fantastico”. Un viaggio nel ricordo, dunque, che comprende anche altri autori importanti come Aristofane o Shakespeare, omaggio allo spirito che ha caratterizzato l’avventura del teatro fondato da Tonino Conte e Emanuele Luzzati nel mondo della scena.
Ai suoi inizi, il Teatro della Tosse ha tratto importante fonte di ispirazione in Rabelais e Jarry, scrittori che hanno dato una forte impronta alle avanguardie del ‘900 e non solo. Così anche per il poema di Dante, che ha stimolato energie teatrali continue, ad esempio nello spettacolo Inferno, realizzato dalla Tosse nel 2002, per il quale Danièle Sulewic ha creato un cimitero di forme umane rapprese nella sabbia e nella cenere, alcune di queste visibili nel percorso espositivo.
I collage, gli arazzi istoriati anche con poesie e brani di testi teatrali, i manichini e le statue evocano personaggi e atmosfere di questi spettacoli ricreandoli con l’immaginazione, suggerendo similitudini molto libere. In una parola, sognandoli.
Viaggio teatrale tra gioco e ricordo è anche un gioco di rimandi continui fra i due artisti, i quali si accostano liberamente alla memoria e ai personaggi per contaminarli con opere nuove che ne condividono lo spirito, in una corrispondenza fantastica, appunto, o in un suo contrappunto ideale.
La mostra, alla Casa dei Teatri di Villa Pamphilj dal 7 febbraio al 21 aprile 2013, è organizzata con la collaborazione della Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse e degli archivi fotografici di Giorgio Bergami, Tommaso LePera, Alberto Rizzerio e Beppe Veruggio. La cura e l'allestimento della mostra sono di Danièle Sulewic e Gianni Masella, con la partecipazione di Maria Alessandra Giuri. Ha collaborato Maria De Barbieri. La mostra è promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale, da Biblioteche di Roma e da Teatro di Roma, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
A dare inizio al Viaggio è il manifesto con la grande macchia rossa del pancione di Ubu Re disegnato da Lele Luzzati, che dal 1968 continua la sua vita come simbolo grafico della Tosse. Sempre nella prima sala, altri manifesti teatrali firmati da Luzzati rappresentano esempi significativi della grafica e del teatro italiano.
Dopo lo squillante omaggio al segno del grande scenografo, l’esposizione prosegue con una successione di stanze pensate come autonomi mondi visivi, ognuna con un suo titolo.
Nella stanza La sostanza deisogni sono documentati gli spettacoli che hanno unito ToninoConte e DanièleSulewic, tra un costume di Re Lear della Guerra e uccelli vagamente aristofaneschi, emerge il principio ispiratore della mostra per il quale il teatro è lo spunto da cui la fantasia prende il volo diventando creazione artistica.
Nella stanza Risate alla Rabelaissi entra in un mondo vertiginosamente comico e carnale in cui potersi adagiare sul prato dell’Abbazia di Thélème, insieme a Gargantua, mentre nella stanza Nelmondo di Jarry , introdotto dal personaggio di Ubu, l’assurdo si rispecchia in tante forme diverse nell’esplosione creativa dei collage e delle sculture patafisiche dei due artisti.
Infine nella stanza InfernoeParadiso, dal mondo sotterraneo a quello celeste, gli “infernali” manichini di DanièleSulewic fanno da contrappunto a una serie di opere di ToninoConte dedicate al viso della Madonna.
Alla rievocazione degli spettacoli danno il loro apporto le immagini dei fotografi che hanno seguito l’attivita’ del teatro negli anni, e che hanno messo a disposizione i loro archivi: Giorgio Bergami, Tommaso Le Pera, Alberto Rizzerio e Beppe Veruggio.
Sono aperture sul mondo onirico e antropomorfo che Conte e Sulewic restituiscono dalle opere di Rabelais, Alighieri e Jarry: testimonianze, finestre visive sugli spettacoli, sensazioni tattili, Gargantua di François Rabelais, l’Ubu di Alfred Jarry e l’Inferno di Dante Alighieri accompagnano i visitatori nel cuore della ultra trentennale storia del teatro genovese, unico nel panorama italiano a configurarsi come una “macchina del fantastico”. Un viaggio nel ricordo, dunque, che comprende anche altri autori importanti come Aristofane o Shakespeare, omaggio allo spirito che ha caratterizzato l’avventura del teatro fondato da Tonino Conte e Emanuele Luzzati nel mondo della scena.
Ai suoi inizi, il Teatro della Tosse ha tratto importante fonte di ispirazione in Rabelais e Jarry, scrittori che hanno dato una forte impronta alle avanguardie del ‘900 e non solo. Così anche per il poema di Dante, che ha stimolato energie teatrali continue, ad esempio nello spettacolo Inferno, realizzato dalla Tosse nel 2002, per il quale Danièle Sulewic ha creato un cimitero di forme umane rapprese nella sabbia e nella cenere, alcune di queste visibili nel percorso espositivo.
I collage, gli arazzi istoriati anche con poesie e brani di testi teatrali, i manichini e le statue evocano personaggi e atmosfere di questi spettacoli ricreandoli con l’immaginazione, suggerendo similitudini molto libere. In una parola, sognandoli.
Viaggio teatrale tra gioco e ricordo è anche un gioco di rimandi continui fra i due artisti, i quali si accostano liberamente alla memoria e ai personaggi per contaminarli con opere nuove che ne condividono lo spirito, in una corrispondenza fantastica, appunto, o in un suo contrappunto ideale.
La mostra, alla Casa dei Teatri di Villa Pamphilj dal 7 febbraio al 21 aprile 2013, è organizzata con la collaborazione della Fondazione Luzzati - Teatro della Tosse e degli archivi fotografici di Giorgio Bergami, Tommaso LePera, Alberto Rizzerio e Beppe Veruggio. La cura e l'allestimento della mostra sono di Danièle Sulewic e Gianni Masella, con la partecipazione di Maria Alessandra Giuri. Ha collaborato Maria De Barbieri. La mostra è promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale, da Biblioteche di Roma e da Teatro di Roma, in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
A dare inizio al Viaggio è il manifesto con la grande macchia rossa del pancione di Ubu Re disegnato da Lele Luzzati, che dal 1968 continua la sua vita come simbolo grafico della Tosse. Sempre nella prima sala, altri manifesti teatrali firmati da Luzzati rappresentano esempi significativi della grafica e del teatro italiano.
Dopo lo squillante omaggio al segno del grande scenografo, l’esposizione prosegue con una successione di stanze pensate come autonomi mondi visivi, ognuna con un suo titolo.
Nella stanza La sostanza deisogni sono documentati gli spettacoli che hanno unito ToninoConte e DanièleSulewic, tra un costume di Re Lear della Guerra e uccelli vagamente aristofaneschi, emerge il principio ispiratore della mostra per il quale il teatro è lo spunto da cui la fantasia prende il volo diventando creazione artistica.
Nella stanza Risate alla Rabelaissi entra in un mondo vertiginosamente comico e carnale in cui potersi adagiare sul prato dell’Abbazia di Thélème, insieme a Gargantua, mentre nella stanza Nelmondo di Jarry , introdotto dal personaggio di Ubu, l’assurdo si rispecchia in tante forme diverse nell’esplosione creativa dei collage e delle sculture patafisiche dei due artisti.
Infine nella stanza InfernoeParadiso, dal mondo sotterraneo a quello celeste, gli “infernali” manichini di DanièleSulewic fanno da contrappunto a una serie di opere di ToninoConte dedicate al viso della Madonna.
Alla rievocazione degli spettacoli danno il loro apporto le immagini dei fotografi che hanno seguito l’attivita’ del teatro negli anni, e che hanno messo a disposizione i loro archivi: Giorgio Bergami, Tommaso Le Pera, Alberto Rizzerio e Beppe Veruggio.
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