La Cina ad Adria
Dal 30 Luglio 2016 al 15 Agosto 2016
Adria | Rovigo
Luogo: Sala Cordella
Indirizzo: corso Vittorio Emanuele II, 35
Enti promotori:
- Comune di Adria
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 339 3985644
E-Mail info: ceccato.bottegadellearti@gmail.com
La Bottega delle Arti Stampe Antiche di Padova di Claudio Ceccato vi invita a visitare la Mostra della Stampa Antica Città di Adria, organizzata in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Adria.
In occasione dell’importante mostra “Meraviglie dello Stato di Chu” allestita all’interno del Museo Archeologico Nazionale di Adria, anche la Bottega delle Arti ha deciso di omaggiare l’eccezionale tradizione storica e artistica dell’antica Cina attraverso una serie di immagini a stampa dal XVII al XIX secolo che, mostrando vedute, personaggi, architetture e territori cinesi, restituiscono l’idea che di questo mondo avevano gli artisti e i cartografi occidentali.
Alcune splendide vedute settecentesche colorate a mano d’epoca descrivono l’aspetto delle maggiori città cinesi, come Pechino, Nanchino e Canton, portando in evidenza gli elementi più caratterizzanti e spettacolari di questi luoghi: la Grande Muraglia; la torre di Porcellana, un edificio facente parte del complesso del tempio di Bao’en di Nanchino risalente al XV secolo e alla dinastia Ming, distrutto intorno alla metà del XIX secolo; l’antico ponte sul fiume Yongding, chiamato “Ponte di Marco Polo”, che deve tale appellativo e la sua fama alla visita, nel XIII secolo, del celebre viaggiatore Marco Polo che lo lodò come un’opera architettonica senza pari.
Gli esemplari settecenteschi di Teodoro Viero offrono una panoramica sulla moda cinese, ritraendo l’abbigliamento dell’Imperatore e dell’Imperatrice, ma anche soggetti particolari come “el Mandarino da guerra”.
Dalla celeberrima serie di Giulio Ferrario intitolata Il Costume Antico e Moderno sono tratte alcune raffigurazioni che descrivono con precisione non solo i costumi dell’antica Cina, ma anche mestieri e tradizioni. L’opera di Ferrario è il risultato di un serio impegno volto alla sistematizzazione “enciclopedica” di un insieme di saperi per istruire e intrattenere il lettore interessato all’esotico.
Particolarmente interessanti sono poi le incisioni appartenenti al Gabinetto armonico pieno d’instrumenti sonori (1723) del gesuita Filippo Bonanni che, con l’ausilio dell’incisore A. Van Westerrout, delinea la storia degli strumenti musicali noti, soffermandosi anche su quelli cinesi.
L’immagine del territorio cinese è infine restituita attraverso l’opera a stampa dei maggiori cartografi occidentali tra XVII e XIX secolo: Ortelio, Blaeu, Zatta, Seuter ecc. Immancabile all’interno dell’esposizione, dato anche il secolare rapporto che unisce la Cina con Venezia e il Veneto, un omaggio ai maggiori incisori del XVIII secolo, come i vedutisti (Carlevarijs, Marieschi, Canaletto, Visentini, Brustolon, Costa ecc.), gli indiscussi maestri Giambattista e il figlio Giandomenico Tiepolo, i paesaggisti come Marco Ricci, Giuliano Giampiccoli, Francesco Bartolozzi. Artisti che con le loro incisioni sono riusciti a raccontare tutte le sfumature di un’epoca, narrando la nascita, la fioritura e l’esaurirsi di uno dei secoli d’oro della Serenissima Repubblica, contribuendo in maniera decisiva alla formazione dell’immagine stessa della città, divulgata in tutto il mondo.
La mostra, infine, riserva uno spazio speciale al territorio che la ospita, il Polesine e il Delta del Po, descritti attraverso la ricca tradizione cartografica e vedutistica, ma anche grazie a quegli incisori specializzati nella rappresentazione della tipica flora e fauna che contraddistingue questi luoghi.
Orario: lunedì-venerdì 15.30-20.00 sabato e domenica: 10.00-13.00/15.30-20.00
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