Personale di Giulia Efisi
Dal 12 Maggio 2018 al 03 Giugno 2018
Siena
Luogo: Galleria PH Neutro
Indirizzo: via delle Terme 45
Orari: Da martedì a domenica: 10.30-13 / 15.30-19.30. Lunedì chiuso
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0577 051079
E-Mail info: siena@ph-neutro.com
Sito ufficiale: http://www.ph-neutro.com
Dal 12 maggio al 3 giugno 2018, negli spazi della GalleriaPH Neutro, in Via delle Terme, 45, a Siena, sono esposte 28 opere scelte tra i lavori più rappresentativi della fotografa toscana Giulia Efisi.
Giulia Efisi ha esposto a Milano, Roma,Firenze e Berlino, e ha deciso di tornare a esporre in Toscana, a Sienapresso la GalleriaPH Neutro con una mostra personale che intende ripercorrere la ricerca artistica e intellettuale compiuta dagli esordi fino ai progetti più recenti, il cui sinuoso percorso si è articolato in ambiti anche molto diversi.Tra i lavori esposti figurano alcuni scatti selezionati dai progetti “Luoghi alterati” (2013), “Erano Loro” (2014), “Il mio nome è Giulia” (2015), “Simbolo” (2015 – 2018, il progetto che nel tempo si arricchisce di nuove immagini), “Metafisica” (2017),“Circe” (2017).
Sin dagli esordi Giulia Efisi ha esplorato due concetti, l’identità e i momenti di passaggio, che sono divenuti temi centrali del suo percorso espressivo, ma se inizialmente la sua ricerca era incentrata sul corpo, a tratti trasfigurato, dinamico, gioioso, riflessivo, vulnerabile e seducente, in seguito si è dedicata alla riscoperta del suo universo personale, intimo, fatto di persone e oggetti della memoria, e negli ultimi anni si è dedicata alla ricerca sull’identità dell’altro.
Giulia Efisinon ama accumulare ricordi, non ama classificarli e non ha paura di deteriorarli, per lei i ricordi sono “materiale quotidiano da vivere” ed è per questo che li seleziona, li scompone, li dilata e riduce ai minimi termini, per meglio valorizzare ciò che resta. Per questa ragione sovraespone, o immerge nell’oscurità, luoghi, contesti, volti di persone incontrate per caso, trattenendo solo ciò che per lei, di quell’incontro o di quell’esperienza, è stato insegnamento di vita.
A livello estetico tutto ciò si traduce in audaci contrastie nell’esaltazione degli elementi essenziali, soprattutto nei ritrattiin cui le espressioni ricercate e “teatrali” si alternano ad altre più intime e fugaci. Alcuni soggetti sembrano spogliati della loro immagine pubblica, mentre altri sembrano rimossi dalla loro quotidianità per risplendere di una luce nuova e più autentica.
Ilnon-colore, il bianco e nero, il tratto minimalista ed evanescente del suo lavoro, la sensazione di vuoto, è la cifra stilistica diGiulia Efisi, come lei stessa afferma: “quel preciso bianco e nero che toglie ogni rotondità, ogni possibilità di sfumatura, rende ancora più forte il pensiero che intendo trasmettere con le mie immagini. Mi appartiene in modo profondo, riflette anche ciò che io sono oggi. Il superfluo non mi è mai piaciuto, la linearità del pensiero mi appartiene per natura e, secondo la mia modalità espressiva, niente è più appropriato di un bianco e nero così esibito, anche se per certi aspetti può risultare fin troppo labile”.
Quando è invitata a parlare di sé, Giulia Efisiafferma “non ho mai creduto nelle biografie, anche perché sono certa che la forza di un’immagine sia indipendente dalle mostre effettuate o dagli studi fatti. Mi è stata richiesta più volte dunque a questo punto non posso esimermi dal compilarla in qualche maniera, consapevole del fatto che sarà sicuramente mancante e lacunosa in più parti e in più modalità. Sono nata il 12 giugno 1971, sono stata una bambina felice, sognante e fantasiosa, ho rincorso le fate e i folletti fino a che ho potuto. Crescendo, ho studiato molto e completato il percorso universitario. La Filosofia è la disciplina a me più consona. Sono un insegnante e solo intorno ai quaranta anni mi sono scoperta fotografa. E la mia vita è cambiata”.
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