Dominique Philbert / ERO. Urban Mystical Expressions
Dal 25 Ottobre 2014 al 07 Dicembre 2014
Martina Franca | Taranto
Luogo: Palazzo Barnaba
Indirizzo: via Principe Umberto 49
Orari: venerdì, sabato e domenica 17.30-20.30
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 080 4801759
E-Mail info: studiocarrieri@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.carrierinoesi.it
Il mio lavoro, beh, è totalmente ‘punky’, giovane e ‘new wave’
Dominique ERO Philbert, 1984
A poco più di un mese dalla chiusura della mostra City as Canvas, la prima che celebra a New York la storia di un movimento chiamato a rivoluzionare l’arte della fine del XX secolo, la Fondazione Studio Carrieri desidera ricordare con la mostra Urban Mystical Expressions il trentennale della propria collaborazione con Dominique Philbert, in arte ERO (1967-2011), uno dei massimi rappresentanti del Graffiti Writing newyorkese degli anni ’80.
La storia di Dominique Philbert, nato da genitori di origine afro-caraibica e arrivato a New York all’età di quattro anni, è per molti versi simile a quella degli altri graffiti writers cresciuti nelle zone malfamate di New York in quei decenni, se non fosse per il fatto che ERO è l’unico della sua generazione a aver fatto parte di una cerchia molto ristretta di graffiti writers celebri nati in media dieci anni prima di lui.
Nel 1982, a soli 15 anni, ERO vende la sua prima tela per $ 500 grazie a Patti Astor, la direttrice e fondatrice della Fun Gallery di New York, prima di partecipare, nei tre anni seguenti, a progetti di ambito nazionale e internazionale, come la mostra Arte di Frontiera New York Graffiti, organizzata alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna nel 1984 a partire da un progetto di Francesca Alinovi, o la storica collettiva New York Graffiti Writers 1972-1984 della galleria Gallozzi - La Placa di New York.
Tra il 1984 e il 1985, ERO soggiorna a più riprese a Martina Franca, dove collabora con lo Studio Carrieri. Con una decina di opere realizzate tra il 1983 e il 1985, tra cui la serie intitolata Urban Mystical Expressions, partecipa nel gennaio 1985 alla mostra La Lettera Emancipata - Quattro Strateghi con Daze, Phase Two e Rammellzee, e poi alle fiere internazionali di Madrid, Milano e Basilea. Quest’importante gruppo di opere offre uno spaccato unico e imprescindibile sull’ultima evoluzione del Graffiti Writing newyorkese, prima della crisi estetica – e commerciale – suscitata dalla repressione di questo movimento messa in atto dal sindaco di New York Edward I. Koch tra il 1978 e il 1989. Come Christian Omodeo sottolinea nel saggio critico che introduce il catalogo edito in occasione di questa mostra, la presentazione di queste opere nel 2014 fa riscoprire quella carica dirompente che permise a un giovanissimo ERO di ergersi al pari dei nomi sacri del Graffiti Writing newyorkese e legittima quei toni acidi che fecero da contraltare all’evoluzione del paesaggio sonoro newyorkese e al diffondersi dei suoni elettronici della New Wave, oltre che dell’Hip Hop.
Specialista franco-italiano di Urban Art, Christian Omodeo è storico dell’arte. Dopo aver sostenuto la sua tesi di dottorato presso l’Université Paris-Sorbonne, svolto attività di ricerca presso l’Institut National d’Histoire de l’Art e insegnato presso l’Université de Picardie-Jules Verne, lavora oggi come professore e curatore freelance. Ha fondato Le Grand Jeu, un’agenzia specializzata nello sviluppo di progetti di Urban Art, nel 2012.
Dominique ERO Philbert, 1984
A poco più di un mese dalla chiusura della mostra City as Canvas, la prima che celebra a New York la storia di un movimento chiamato a rivoluzionare l’arte della fine del XX secolo, la Fondazione Studio Carrieri desidera ricordare con la mostra Urban Mystical Expressions il trentennale della propria collaborazione con Dominique Philbert, in arte ERO (1967-2011), uno dei massimi rappresentanti del Graffiti Writing newyorkese degli anni ’80.
La storia di Dominique Philbert, nato da genitori di origine afro-caraibica e arrivato a New York all’età di quattro anni, è per molti versi simile a quella degli altri graffiti writers cresciuti nelle zone malfamate di New York in quei decenni, se non fosse per il fatto che ERO è l’unico della sua generazione a aver fatto parte di una cerchia molto ristretta di graffiti writers celebri nati in media dieci anni prima di lui.
Nel 1982, a soli 15 anni, ERO vende la sua prima tela per $ 500 grazie a Patti Astor, la direttrice e fondatrice della Fun Gallery di New York, prima di partecipare, nei tre anni seguenti, a progetti di ambito nazionale e internazionale, come la mostra Arte di Frontiera New York Graffiti, organizzata alla Galleria d’Arte Moderna di Bologna nel 1984 a partire da un progetto di Francesca Alinovi, o la storica collettiva New York Graffiti Writers 1972-1984 della galleria Gallozzi - La Placa di New York.
Tra il 1984 e il 1985, ERO soggiorna a più riprese a Martina Franca, dove collabora con lo Studio Carrieri. Con una decina di opere realizzate tra il 1983 e il 1985, tra cui la serie intitolata Urban Mystical Expressions, partecipa nel gennaio 1985 alla mostra La Lettera Emancipata - Quattro Strateghi con Daze, Phase Two e Rammellzee, e poi alle fiere internazionali di Madrid, Milano e Basilea. Quest’importante gruppo di opere offre uno spaccato unico e imprescindibile sull’ultima evoluzione del Graffiti Writing newyorkese, prima della crisi estetica – e commerciale – suscitata dalla repressione di questo movimento messa in atto dal sindaco di New York Edward I. Koch tra il 1978 e il 1989. Come Christian Omodeo sottolinea nel saggio critico che introduce il catalogo edito in occasione di questa mostra, la presentazione di queste opere nel 2014 fa riscoprire quella carica dirompente che permise a un giovanissimo ERO di ergersi al pari dei nomi sacri del Graffiti Writing newyorkese e legittima quei toni acidi che fecero da contraltare all’evoluzione del paesaggio sonoro newyorkese e al diffondersi dei suoni elettronici della New Wave, oltre che dell’Hip Hop.
Specialista franco-italiano di Urban Art, Christian Omodeo è storico dell’arte. Dopo aver sostenuto la sua tesi di dottorato presso l’Université Paris-Sorbonne, svolto attività di ricerca presso l’Institut National d’Histoire de l’Art e insegnato presso l’Université de Picardie-Jules Verne, lavora oggi come professore e curatore freelance. Ha fondato Le Grand Jeu, un’agenzia specializzata nello sviluppo di progetti di Urban Art, nel 2012.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 31 gennaio 2025 al 10 marzo 2025
Mantova | Palazzo Ducale di Mantova
Lorenzo Puglisi
-
Dal 30 gennaio 2025 al 08 settembre 2025
Milano | Osservatorio Prada
A Kind of Language: Storyboards and Other Renderings for Cinema
-
Dal 01 febbraio 2025 al 15 marzo 2025
Bologna | Galleria Cavour 1959
Oltre il Reale: David LaChapelle a Bologna
-
Dal 28 gennaio 2025 al 11 maggio 2025
Bologna | MAMbo - Museo di Arte Moderna di Bologna
Valeria Magli. Morbid
-
Dal 25 gennaio 2025 al 15 giugno 2025
Brescia | Palazzo Martinengo
LA BELLE ÉPOQUE. L'arte nella Parigi di Boldini e De Nittis
-
Dal 25 gennaio 2025 al 06 aprile 2025
Castelfranco Veneto | Museo Casa Giorgione - Teatro Accademico - Palazzo Soranzo Novello
Studiosi e libertini. Il Settecento nella città di Giorgione. Francesco Maria Preti