Le Madonne in terracotta di Nocella. La scuola di scultura figula tra arte e devozione popolare
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Le Madonne in terracotta di Nocella. La scuola di scultura figula tra arte e devozione popolare
Dal 07 Dicembre 2014 al 31 Gennaio 2015
Campli | Teramo
Luogo: Museo Archeologico Nazionale
Indirizzo: piazza S. Francesco 1
Costo del biglietto: intero € 2, ridotto € 1
Telefono per informazioni: +39 0861 569158
E-Mail info: sba-abr.museocampli@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://www.archeoabruzzo.beniculturali.it
Queste straordinarie statue fatte di terra, acqua, aria e fuoco, numi protettori delle comunità contadine del teramano, per secoli sono state oggetto di culto e ammirazione. Pesanti e fragili molte di esse sono andate perse nei secoli, rotte mentre si portavano in processione o alienate in ripostigli e, a volte, disperse in occasione delle ristrutturazioni delle chiese. Più recentemente sono state vendute o oggetto di furto.Quelle riscoperte oggi ci restituiscono un patrimonio inimmaginabile, testimonianza di un’abilità artigianale e artistica ancora tutta da scoprire e conoscere.Gli artigiani figuli di Nocella hanno realizzato tali statue, sempre con gli intenti stilistici promossi in Abruzzo alla fine del quattrocento da Silvestro dell’Aquila. Intenti stilistici, mai rinnovati e, spesso, mediati da un gusto popolare, perpetuati per circa duecentocinquanta anni. Terrecotte policrome, quelle di Nocella, sempre ricche di uno straordinario senso artistico-artigianale e di una sapiente maestria, sostenuta da un'elevata tecnologia industriale. I valenti maestri figuli di Nocella, spesso si avvalevano della collaborazione degli artisti operanti a Campli, per eseguire opere di alta qualità formale e delicatezza pittorica.Le statue, infatti, per essere comprese a pieno nella loro qualità artistica, devono essere valutate nella loro integrità: nell’insieme armonico della parte scultorea e della parte coloristica che troppe volte è stata compromessa da inopportuni restauri.Tenendo conto dello spirito dell'iniziativa del Ministero, alla mostra sono presenti anche opere dimenticate nei depositi delle chiese, da recuperare e restaurare, o rimaste chiuse per decenni in chiese inagibili. Alla mostra oltre ad alcune statue grandi presenti nelle chiese, sono esposte alcune statue più piccole adatte per il culto casalingo. Questa committenza di famiglie private che destinava le statuine all’uso di devozione domestica continuò anche quando nelle botteghe dei figuli nocellesi non si fabbricavano più le grandi statue destinate alle chiese. Nella prima metà del Settecento, infatti, la committenza ecclesiale, anche nel nostro territorio, si rivolgeva alle maestranze che sapevano realizzare le sculture di stile Barocco, costruite più semplicemente con stucchi e cartapesta.Pochissime sono le notizie sulla statuaria in terracotta di Nocella, inoltre, tutte sono frammentarie e prive di un’analisi storica e di una ricerca accurata sul territorio.
A questa mancanza pone rimedio la pubblicazione "Le Madonne in terracotta di Nocella - La scuola di scultura figula tra arte e devozione popolare", a firma di Nicolino Farina, edita da Artemia Edizioni di Mosciano S. Angelo, che sarà presentata in anteprima all'inaugurazione della mostra di domenica 7 dicembre 2014, ore 11, con intervento del Funzionario Archeologo Delegato, dottor Glauco Angeletti.
A questa mancanza pone rimedio la pubblicazione "Le Madonne in terracotta di Nocella - La scuola di scultura figula tra arte e devozione popolare", a firma di Nicolino Farina, edita da Artemia Edizioni di Mosciano S. Angelo, che sarà presentata in anteprima all'inaugurazione della mostra di domenica 7 dicembre 2014, ore 11, con intervento del Funzionario Archeologo Delegato, dottor Glauco Angeletti.
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