Appuntamenti online del Museo Egizio
Dal 14 Gennaio 2021 al 26 Gennaio 2021
Torino
Luogo: Pagina Facebook e canale Youtube Museo Egizio
Indirizzo: online
Sito ufficiale: http://www.museoegizio.it
Giovedì 14 gennaio 2021, ore 18
Conferenza egittologica
Ritorni celesti nel firmamento d’Egitto: i due orologi stellari del Museo Egizio
Giovedì 14 gennaio 2021, alle ore 18, il Museo Egizio ospita la conferenza egittologica online "Ritorni celesti nel firmamento d'Egitto: i due orologi stellari del Museo Egizio" tenuta dal curatore Enrico Ferraris.
L’osservazione del moto apparente del firmamento ha dato forma, in Egitto, ad una peculiare concezione circolare del tempo che permea la tradizione religiosa e funeraria egizia. La prima chiara evidenza di un processo di registrazione e traduzione grafica dei moti delle stelle è documentata dalle cosiddette tavole stellari diagonali che decorano i coperchi di sarcofagi datati tra la fine del Primo Periodo Intermedio e l’inizio del Medio Regno (ca. 2000 a.C.) e provenienti principalmente dalla necropoli di Assiut. Una tavola stellare diagonale ha l’aspetto di una griglia nella quale trovano posto i nomi di 36 stelle appositamente selezionate per scandire, con il loro sorgere, le dodici ore della notte nel corso dell’anno; la loro sequenza, si rinnova così idealmente con la levata di Sirio che, a fine Luglio, annunciava l’arrivo della piena del Nilo, l’avvio del nuovo anno agricolo e la promessa di rinascita per gli spiriti dei defunti. Nel corso della conferenza saranno quindi analizzate due tavole stellari diagonali presenti nella collezione del Museo Egizio (Mereru e Iqer) e sarà presentato un nuovo frammento inedito che porta così a 28 il numero complessivo dei documenti, interi o frammentari, esistenti al mondo.
Enrico Ferraris si è laureato in Egittologia presso l’Università di Torino e poi ha conseguito il dottorato di ricerca a Pisa con una tesi intitolata: “Oggetti celesti e culti stellari nella documentazione figurativa e testuale egiziana”. Ha lavorato per la missione di scavo dell’Università di Torino ad Alessandria d’Egitto (2001-2007) e per il Ministero degli Affari Esteri Italiano al Museo Egizio del Cairo nell’ambito del progetto “GEM - Grand Egyptian Museum” (2004). Dal 2013 è curatore presso il Museo Egizio di Torino ed è responsabile del programma di analisi archeometriche dei reperti della tomba intatta di Kha e Merit, denominato TT8 Project (2018-2023). Ha curato la mostra temporanea Archeologia Invisibile (attualmente in corso).
La conferenza si terrà in italiano e sarà introdotta da Christian Greco, Direttore del Museo Egizio.
Lunedì 18 gennaio 2021, ore 18
Conferenza egittologica
Ellesiya 50 anni dopo – Ancient Nubia and Egypt: a story of mutual exchange and interaction
Negli anni Sessanta, a seguito della costruzione della diga di Assuan, il Museo Egizio fu chiamato a contribuire alla campagna per il salvataggio dei tempi della Nubia, che rischiavano di essere sommersi dalle acque del lago Nasser. Il governo egiziano decise di donare all’Italia il tempio di Ellesiya come riconoscimento per la partecipazione del Paese alla vasta operazione di salvataggio: il reperto, dopo una complessa operazione di trasporto e ricostruzione all’interno del Museo Egizio, fu presentato a Torino alla presenza delle autorità italiane ed egiziane nell’autunno del 1970.
Cinquant’anni dopo il Museo Egizio celebra questo importante anniversario: lunedì 18 gennaio 2021 alle ore 18, in una conferenza trasmessa in diretta streaming, Paolo Del Vesco e Johannes Auenmüller, curatori del Museo, presentano la conferenza "Ancient Nubia and Egypt: a story of mutual exchange and interaction". L'antica Nubia e l'Egitto condividono infatti una lunga storia di contatti economici, politici e culturali: il dialogo metterà in luce le relazioni e le influenze reciproche che caratterizzano queste due regioni durante il Nuovo Regno, quando fu costruito il tempio di Ellesiya.
Martedì 26 gennaio 2021, ore 18
Conferenza egittologica
The Archaeology of Mummification: A Saite-Persian Mummification Complex at Saqqara
Martedì 26 gennaio 2021, alle ore 18, il Museo Egizio in collaborazione con ACME ospita la conferenza egittologica online "The Archaeology of Mummification: A Saite-Persian Mummification Complex at Saqqara" tenuta dal professor Ramadan Badry Hussein. Il "Saqqara Saite Tombs Project" riguarda un ciclo di documentazione e scavo delle tombe di epoca saita e persiana situate a sud e a est della piramide del re Unas, a Saqqara. Durante la mappatura del sito le attività di bonifica hanno portato alla luce un complesso di strutture per la mummificazione di grandissimo valore, risalenti al periodo saitico-persiano: questo complesso è composto da una stanza con un ripostiglio per l'imbalsamazione, un laboratorio di mummificazione e un pozzo funerario comune. Questo "atelier" dell'imbalsamatore è significativo per il suo variegato assemblaggio di ceramiche e per il gran numero di vasi su cui sono inscritte le istruzioni per l'imbalsamazione e i nomi delle sostanze: un laboratorio di mummificazione che rappresenta davvero una scoperta senza precedenti nell'archeologia egizia.Nel suo insieme questo complesso di mummificazione apre dunque una nuova strada per la ricerca su quella che lo stesso Hussein definisce "archeologia della mummificazione" nell'antico Egitto.
Ramadan Badry Hussein è attualmente il direttore del "Saqqara Saite Tombs Project" presso l'Istituto di studi sul Vicino Oriente della Eberhard Karls Universität a Tübingen, Germania. Ha studiato egittologia all'Università del Cairo dal 1990 al 1994, e ha poi lavorato come ispettore delle antichità a Giza e Saqqara per sette anni. È stato ammesso al programma di dottorato in Egittologia presso la Brown University nel 2001: qui la sua ricerca si è concentrata sulla lingua dell'antico Egitto e sui testi religiosi. Dal 2003 al 2006, ha aderito al progetto di scavo della Brown University e dell'università del Cairo presso il cimitero di Abu Bakr a Giza. Tornato al Ministero delle Antichità, in Egitto, nel giugno 2009, è stato assegnato al Centro di documentazione e studio delle antichità egizie. È stato poi nominato direttore del Dipartimento delle pubblicazioni e infine Capo del personale del Ministero delle antichità nell'aprile 2011. Per la sua attività di ricerca ha ricevuto borse di ricerca e premi internazionali, come l'Alexander von Humboldt Research Fellowship.
La conferenza si terrà in lingua inglese e sarà introdotta da Christian Greco, Direttore del Museo Egizio
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