Artissima Telephone

© Michele Spanghero / Galerie Alberta Pane Paris, Venezia / Galerie Mazzoli Berlin, Modena, Düsseldorf | Michele Spanghero, Smart Phone, 2019. File audio 4'33'' loop

 

Dal 31 Ottobre 2019 al 03 Novembre 2019

Torino

Luogo: OGR – Officine Grandi Riparazioni

Indirizzo: corso Castelfidardo 22

Orari: 10-20

Curatori: Vittoria Martini

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 011 19744106

E-Mail info: info@artissima.it

Sito ufficiale: http://www.artissima.it



Artissima lancia Artissima Telephone, una mostra nata dalla collaborazione con le OGR – Officine Grandi Riparazioni e concepita per gli spazi dell’istituzione torinese, in continuità con l’indagine sul suono iniziata lo scorso anno con Sound.

Ideata da Ilaria Bonacossa e curata da Vittoria Martini, la mostra offre una ricognizione sul telefono come mezzo espressivo artistico attraverso una selezione di progetti realizzati da alcuni artisti presentati dalle gallerie partecipanti alla fiera. 

Artissima Telephone
 nasce in risposta al rapporto simbiotico e oramai ossessivo che ognuno di noi ha con i propri device, oggetti che ci rendono sempre più connessi alla rete e che fungono da tramite essenziale nelle relazioni sociali. Nello spazio del Duomo alle OGR verrà proposta una selezione eterogenea di opere che utilizzano il telefono come medium oggettuale o concettuale portando lo spettatore a fare l’esperienza oggi paradossale di doversi recare in un luogo preciso e alzare un ricevitore per poter ascoltare uno specifico lavoro, pur avendo in tasca il proprio smartphone connesso ventiquattro ore su ventiquattro.
 
Artissima Telephone gioca, attraverso l’arte, sul passaggio dalla telefonia fissa all’era dello smartphone, esplorando il modo in cui le dinamiche sociali sono cambiate con l’introduzione delle componenti di mobilità (spazio) e simultaneità (tempo). L’utilizzo dello smartphone, considerato qualcosa di più che un semplice dispositivo vocale, ha fatto sì che si perdesse il legame con un luogo designato per le telefonate, rendendo in qualche modo pubblica la vita di ognuno. La consapevolezza di una totale mobilità trasforma i cellulari in tecnologie sociali capaci di unire spazi digitali confermando la virtuale onnipresenza dell'utente.

Relazionandosi con il tema di Artissima 2019, il binomio desiderio-censuraArtissima Telephone offre un’ulteriore riflessione sullo sviluppo delle tecnologie e su come esse abbiano ridefinito le nozioni di pubblico e privato, di spazio fisico e digitale, di intimità e condivisione. Questa mobilità ibrida della comunicazione privata è però soggetta a costante controllo, diventando vero e proprio strumento per monitorizzare posizione e scelte di ciascuno. Artissima Telephone propone opere che ragionano su queste tematiche e/o che generano forme di “resistenza attiva” suggerendo un “ascolto” più profondo. Indagando il carattere aurale della contemporaneità, la mostra attiva un’esperienza uditiva in grado di arricchire e amplificare quella visiva.

Gli artisti e le gallerie selezionati per Artissima Telephone sono:
Aaajiao, HOUSE OF EGORN Berlino
Apparatus 22, GALLLERIAPIÙ Bologna 
Matthew Attard, MICHELA RIZZO Venezia
Axel M.
Xiaoyi Chen, MATÈRIA Roma
Larisa Crunțeanu, ANCA POTERASU Bucharest
Roberto Fassone, FANTA-MLN Milano
Shadi Habib Allah, RODEO Londra, Pireo
Nona Inescu, SPAZIOA Pistoia
Antal Lakner, GLASSYARD Budapest
Glenda León, SENDA Barcellona
Camille Llobet, FLORENCE LOEWY Parigi
Anna Maria Maiolino, RAFFAELLA CORTESE Milano
Josep Maynou, BOMBON Barcellona
Marzia Migliora, LIA RUMMA Milano, Napoli, Progetto speciale Telefono Rosa, Torino
Francesco Pedraglio, NORMA MANGIONE Torino
Michelangelo Pistoletto, GIORGIO PERSANO Torino
Selma Selman, NOVEMBAR Belgrado
Michele Spanghero, ALBERTA PANE Parigi, Venezia + 
MAZZOLI Berlino, Modena, Dusseldorf
Myles Starr, VIN VIN Vienna
Alberto Tadiello, Vicenza
Emilio Vavarella, GALLLERIAPIÙ Bologna 
Cesare Viel, PINKSUMMER Genova

Vittoria Martini è una storica dell’arte. Dal 2013 insegna Storia delle mostre e delle pratiche curatoriali a Campo (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino).
Tra le sue pubblicazioni più recenti, “1948|1968 The Venice Biennale at its turning”, in Making Art History in Europe after 1945, Routledge/Ashgate (with S. Collicelli Cagol) [forthcoming 2020]; How La Biennale as a brand was born. Venice as the archetype of a biennial city, in “Journal of On Biennials and Other Exhibitions”, [forthcoming Fall 2019]; Il canone espositivo e il caso Ambiente/Arte, in AAVV “Ricerche di S/Confine”, Gennaio 2018; “Utalia. Retrospettive prospettive e corsivi sull’arte italiana più prossima”, in, in AA.VV., That’s IT! Sull'ultima generazione di artisti in Italia e a un metro e ottanta dal confine (con G. Bertolino), Corraini 2018; The Importance of the re-contextualization of an art fair, in “The Exhibitionist”, December 2017. Attualmente sta lavorando al libro Thomas Hirschhorn’s The Bijlmer Spinoza-Festival. The Ambassador’s Diary (2009-2019), (Nero Editions, 2020).
Apertura al pubblico 31 ottobre ore 19-21

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