Carlo Mattioli. Opere anni '70-'90
Dal 23 Aprile 2015 al 23 Maggio 2015
Torino
Luogo: Giampiero Biasutti - Studio d'Arte per il '900
Indirizzo: via della Rocca 10
Orari: da martedì a sabato 10,30-12,30 / 15,30-19
Telefono per informazioni: +39 011 8390690
E-Mail info: info@giampierobiasuttinovecento.com
Sito ufficiale: http://www.giampierobiasuttinovecento.com
Carlo Mattioli (Modena, 8 maggio 1911 - Parma, 12 luglio 1994) nel 1925 si trasferì con la sua famiglia da Modena a Parma. Si formò presso l'Istituto d'Arte ed iniziò la sua attività artistica, con modi che si rifecero all'esperienza di Giorgio Morandi. La prima importante uscita pubblica avvenne nel 1940 alla Biennale di Venezia, Nel 1943 si tenne a Firenze, per interessamento di Ottone Rosai, la sua prima mostra personale.
Gli anni quaranta e cinquanta sono caratterizzati da una produzione che si connotò per un suggestivo tonalismo figurativo. Furono gli anni della sua maturazione culturale, attenta non solo alle più varie esperienze pittoriche passate e contemporanee, ma ricca anche di interessi per la letteratura, in specie per la poesia.
Gli anni sessanta furono quelli della sua piena affermazione presso il grande pubblico. di questi anni la serie dei Nudi, delle Nature Morte ed, in particolare, degli studi sul Cestino del Caravaggio. Nel corso degli anni settanta proseguì e rinnovò la ricerca di una poetica capace di esprimere l'affiorare improvviso alla coscienza, come in una illuminazione istantanea, di emozioni che promanano dalla osservazione di una natura infinitamente cangiante, sia essa rappresentata dalle Spiagge della Versilia (1970 -74), dai Campi di papaveri (dal 1974), dalle Lavande (dal 1978), dalle Ginestre (dal 1979). Tra i numerosi riconoscimenti di questo periodo vanno almeno ricordati una grande retrospettiva a cura di Pier Carlo Santini che venne allestita nel Palazzo Reale di Milano (1985).
Nel 1986, per i suoi settantacinque anni, venne realizzata a Ferrara una mostra antologica di paesaggi; la regione Emilia-Romagna pubblicò un volume sulla sua opera. La rinomanza internazionale di Mattioli è ormai consolidata (come testimonia il lungo elenco di esposizioni personali realizzate anche all'estero). Nel 1993 Mattioli realizzò la sua ultima serie di opere, i paesaggi biancheggianti delle Alpi Apuane. Dopo la scomparsa del pittore nel 1994, la sua opera continua ad essere presente in mostre antologiche sia in Italia che all'estero.
Alcune tra le più importanti mostre organizzate dopo la sua morte:
1995 La Fondazione Magnani Rocca allestisce la prima rassegna antologica dell’opera di Mattioli dopo la sua scomparsa. Introducono il catalogo Marco Vallora, Roberto Tassi ed Erich Steingraber.
1998 Nell’estate e nell’autunno il Palazzo del Governatore di Lussemburgo e il Museo della cattedrale di Barcellona ospitano due mostre antologiche.
2011 Nel centenario della nascita Maurizio Calvesi cura la grande retrospettiva “Carlo Mattioli. Una luce ombra” al Braccio di Carlo Magno in Vaticano
2013 Il Museo Morandi di Bologna ospita la mostra “Carlo Mattioli Nature Morte”.
La mostra, propone una ventina di dipinti dagli anni 70 agli anni 90.
Alcune delle opere in mostra:
- Paesaggio anno 1979/1990 olio su tavola cm. 39,5x24,2
- Campo di papaveri e grano anno 1980/1982 olio tela cm. 50x45
- Le ginestre anno 1979/80 olio tela cm. 88x71
Gli anni quaranta e cinquanta sono caratterizzati da una produzione che si connotò per un suggestivo tonalismo figurativo. Furono gli anni della sua maturazione culturale, attenta non solo alle più varie esperienze pittoriche passate e contemporanee, ma ricca anche di interessi per la letteratura, in specie per la poesia.
Gli anni sessanta furono quelli della sua piena affermazione presso il grande pubblico. di questi anni la serie dei Nudi, delle Nature Morte ed, in particolare, degli studi sul Cestino del Caravaggio. Nel corso degli anni settanta proseguì e rinnovò la ricerca di una poetica capace di esprimere l'affiorare improvviso alla coscienza, come in una illuminazione istantanea, di emozioni che promanano dalla osservazione di una natura infinitamente cangiante, sia essa rappresentata dalle Spiagge della Versilia (1970 -74), dai Campi di papaveri (dal 1974), dalle Lavande (dal 1978), dalle Ginestre (dal 1979). Tra i numerosi riconoscimenti di questo periodo vanno almeno ricordati una grande retrospettiva a cura di Pier Carlo Santini che venne allestita nel Palazzo Reale di Milano (1985).
Nel 1986, per i suoi settantacinque anni, venne realizzata a Ferrara una mostra antologica di paesaggi; la regione Emilia-Romagna pubblicò un volume sulla sua opera. La rinomanza internazionale di Mattioli è ormai consolidata (come testimonia il lungo elenco di esposizioni personali realizzate anche all'estero). Nel 1993 Mattioli realizzò la sua ultima serie di opere, i paesaggi biancheggianti delle Alpi Apuane. Dopo la scomparsa del pittore nel 1994, la sua opera continua ad essere presente in mostre antologiche sia in Italia che all'estero.
Alcune tra le più importanti mostre organizzate dopo la sua morte:
1995 La Fondazione Magnani Rocca allestisce la prima rassegna antologica dell’opera di Mattioli dopo la sua scomparsa. Introducono il catalogo Marco Vallora, Roberto Tassi ed Erich Steingraber.
1998 Nell’estate e nell’autunno il Palazzo del Governatore di Lussemburgo e il Museo della cattedrale di Barcellona ospitano due mostre antologiche.
2011 Nel centenario della nascita Maurizio Calvesi cura la grande retrospettiva “Carlo Mattioli. Una luce ombra” al Braccio di Carlo Magno in Vaticano
2013 Il Museo Morandi di Bologna ospita la mostra “Carlo Mattioli Nature Morte”.
La mostra, propone una ventina di dipinti dagli anni 70 agli anni 90.
Alcune delle opere in mostra:
- Paesaggio anno 1979/1990 olio su tavola cm. 39,5x24,2
- Campo di papaveri e grano anno 1980/1982 olio tela cm. 50x45
- Le ginestre anno 1979/80 olio tela cm. 88x71
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