Esterno notte. Fotografie e proiezioni sulla città

Esterno notte. Fotografie e proiezioni sulla città, Torino
Dal 01 Ottobre 2020 al 01 Ottobre 2020
Torino
Luogo: Galleria In Arco
Indirizzo: piazza Vittorio Veneto 1/3
Orari: ore 21
La "Galleria In Arco" partecipa all'iniziativa promossa da CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia con la proiezione del video su Alighiero Boetti "Mosaici elettronici byzantyny della pittura" realizzato nel 1986 da Federico Tiezzi.
Nel video di Federico Tiezzi Boetti racconta se stesso, parlando diffusamente della propria arte, le fonti d'ispirazione e le implicazioni concettuali filosofiche della propria opera; é un autoritratto di un artista schivo, celato dietro le sue opere, la cui immagine filtrata dai suoi stessi video rivela un'anima nel contempo caotica e dolce apparendo al nostro sguardo nella frenesia dei pensieri, progetti e idee. Quasi sommessamente racconta: "Esistevano le condizioni per una vita appassionata, ma ho dovuto distruggerle per poterle recuperare..". Osservando le piccole tele colorate e piene di lettere, messaggi filosofici e pensieri, non stiamo a perderci in elaborazioni concettuali ed elucubrazioni. Non siamo di fronte a un artista che costruisce cumuli di paroloni per enfatizzare un'opera che non arriva e che tutti fingono di comprendere per quella gentilezza che un po' è anche imbarazzo, quel non volersi sentire fuori luogo. "I quadri, le opere d'arte sono sorgenti continue di parole e di pensieri, ma il cerchio non si chiude. C'è sempre questa rotondità per cui le cose sono infinite, continuano e variano" Boetti si esprime con frasi semplici e basilari che portano alla luce un'arte fatta da donne umili, capaci di portare avanti con sapienza le loro tradizioni, con tutti i loro piccoli errori e le imperfezioni, il suo pensiero esprime concetti universali, di quelli che smuovono chi osserva, con i colori che esplodono. L'opera poi ha alle spalle una storia esemplare di umanità e tutta la semplicità che comportano situazioni e sensazioni del quotidiano, la fatica e il lavoro delle donne afghane; ogni filo nasconde le loro storie, una piccola parte di loro è rimasta incastrata tra le trame e poi elevata ad arte, resa a suo modo immortale, a dispetto del tempo e della storia che passano trascinandosi dietro vorticosamente ogni cosa. Boetti propone a sé stesso dei sistemi nei quali agire, spesso coinvolgendo altre persone. Sono la geografia, la matematica, la geometria, i servizi postali a fornire la piattaforma delle proprie scelte. Il suo lavoro mette in discussione il ruolo tradizionale dell'artista, interrogando i concetti di serialità, ripetitività e paternità dell'opera d'arte.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI

-
Dal 25 marzo 2025 al 24 agosto 2025 Brescia | Museo di Santa Giulia
Joel Meyerowitz. A Sense of Wonder. Fotografie 1962-2022
-
Dal 22 marzo 2025 al 20 luglio 2025 Ferrara | Palazzo dei Diamanti
Alphonse Mucha / Giovanni Boldini
-
Dal 22 marzo 2025 al 08 giugno 2025 Venezia | Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna
Raoul Schultz. Opere 1953-1970
-
Dal 22 marzo 2025 al 21 settembre 2025 Abano Terme | Museo Villa Bassi Rathgeb
WOMEN POWER. L'universo femminile nelle fotografie dell’agenzia MAGNUM dal dopoguerra a oggi
-
Dal 23 marzo 2025 al 21 giugno 2025 Possagno | Museo Gypsotheca Antonio Canova
CANOVA E LA NASCITA DELLA SCULTURA MODERNA. IL TESEO SUL MINOTAURO
-
Dal 16 marzo 2025 al 20 luglio 2025 Firenze | Palazzo Strozzi
Tracey Emin. Sex and Solitude