Giorgia Oldano. Animalia. Oltre il giardino di Philes
Dal 01 Dicembre 2015 al 21 Dicembre 2015
Torino
Luogo: Chiesa di San Michele Arcangelo
Indirizzo: via Giovanni Giolitti 44
Orari: da lunedì a sabato 15-20; domenica 11-17
Enti promotori:
- Con il patrocinio del Comune di Torino
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 347 8342791
E-Mail info: sirioslm@icloud.com
In questa mostra patrocinata dal Comune di Torino e inserita nella rassegna Contemporary Art 2015 si evocano le suggestioni del dipinto di un “giardino reale” celebrato dal poeta bizantino Manuel Philes (ca. 1275-1375) in alcuni versi del suo Carmina (62), interpretabili anche come sorta di metafora del buon governo. Tuttavia, con questo progetto site specific si va oltre quella visione antica attraverso le rappresentazioni contemporanee di animali nel loro habitat naturale. Si tratta di opere su carta raffiguranti specie a rischio di estinzione quali tigri e rinoceronti, ma anche orsi e stambecchi, gufi, uccelli tropicali e altro ancora, tutte esposte nella cripta della chiesa di San Michele Arcangelo, ove si tengono celebrazioni di rito bizantino. Lo spazio per così dire “profano” di questo luogo di culto si trasforma così in una sorta di “paradiso terrestre”: la natura è rappresentata in tutta la sua bellezza dal giovane talento torinese Giorgia Oldano —menzione speciale al Golden Turtle Contest 2015 di Mosca, BBC International Wildlife Artist of the Year 2013 e Campionessa Italiana di Disegno Naturalistico al Festival Italiano delle Arti Naturalistiche 2011. Caratterizzati da una raffinata resa chiaroscurale, i lavori monocromi a matita di questa wildlife artist paiono trasfondere l’élan vital degli animali selvaggi, in particolare i cosiddetti “Big Five” a rischio di estinzione.
Al di là dell’esperienza estetica offerta dai disegni di Giorgia Oldano, realizzati con meticolosità paragonabile a quella dei maestri miniatori fiamminghi, questa mostra offre implicitamente spunti di riflessione sulla evoluzione di realtà piemontesi quali il Parco Michelotti, il bio-parco Zoom e le regge venatorie sabaude. Invero, si crea una sovrapposizione ideale tra l’idea di parco naturale del nuovo millennio e la concezione medievale di “giardino” nella civiltà bizantina e in alcuni contesti mediorientali. Ad animare quel tipo di giardino erano pavoni, cervi, leoni e altre “fiere” oltre a specie faunistiche – reali o immaginarie – alle quali gli autori di bestiari, conferivano un’aura soprannaturale, poteri magici o immortalità, come si legge nel De animalium proprietate di Philes (cfr. Nancy P. Sevcenko, “Wild Animals in the Byzantine Park” in Byzantine Garden Culture, a cura di A. Littlewood, H. Maguire e J. Wolschke-Bulmahn, Dumbarton Oaks, Washington, 2002, pp. 69-86).
Attraverso i disegni dell’artista, che – per così dire – inducono l’osservatore ad andare “oltre il giardino di Philes”, Animalia propone una interpretazione del tema “arte e natura” in chiave contemporanea e al tempo stesso invita a riscoprire la storia di un’Europa le cui radici culturali si estendono da occidente al vicino oriente e sulle sponde del Mediterraneo.
Questa mostra è dunque un percorso visivo all’interno di un microcosmo affascinante, dove il presente s’intreccia col passato, la poesia con le scienze naturali, la cultura con l’arte.
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